Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Partita di medio-bassa classifica quella che va in scena alle h.15 di sabato 5 novembre 2022, per la tredicesima giornata del campionato di Serie A di calcio 2022/23, giocata davanti a 7.834 spettatori ufficiali, tra paganti (1.321) e abbonati (6.513). Non conteggiati evidentemente i bambini della Scuola del tifo e i loro accompagnatori, sistemati per l’occasione in Curva Nord. Lo svolgimento della gara al sabato pomeriggio certo non aiuta ad avere una maggiore affluenza di pubblico. Gli emiliani vengono dal pesante kappaò subito al “Maradona” contro il Napoli di Spalletti, vincitore 4-0, pur non giocando male, mentre l’Empoli viene dalla brutta sconfitta casalinga con l’Atalanta, un netto 0-2. Invero assai pochi gli Ultras del Sassuolo quest’oggi al “Carlo Castellani”, una cinquantina, forse qualcosa di più, ed in verità i numeri da trasferta per loro sono questi.

Sventolano un bandierone, con la scritta “1920”, anno di nascita della compagine neroverde, e qualche bandierina, ma il loro tifo è piuttosto scarso, fanno quello che possono ma i cori sono sporadici e, in verità, non si sentono quasi mai. Sono da ammirare per la tenacia, per la caparbietà e per l’impegno che ci mettono, non certo per i numeri, che non sono proprio il loro forte. Con gli Ultras sono presenti a fianco, come al solito, quelli del Club “Sasòl” che gli danno una mano nel tifare. Possiamo tranquillamente dire che ancora una volta hanno deluso e che la loro prova è stata insufficiente, per una trasferta che per loro è tra le più vicine. Vista anche la rivalità, ormai non più recentissima, che nutrono verso gli empolesi, ci si aspettava qualcosa di più. Gli Ultras di casa della “Maratona Emiliano Del Rosso” interpretano invece la partita nel migliore dei modi, incitando la squadra azzurra in modo costante e continuo, con ben poche soste. Sicuramente una delle migliori prove stagionali quella degli Ultras azzurri, coadiuvata dallo sventolio di almeno tre bandieroni e da diverse bandierine.

Nonostante il match non sia sicuramente spettacolare, povero di contenuti tecnici e con non tante palle-gol, specie per l’attacco neroverde, la Maratona preme sull’acceleratore ed esplode letteralmente al gol di Tommaso Baldanzi al 64° minuto, gioiellino 19enne fatto in casa, originario di Castelfiorentino. Il pubblico empolese grida a squarciagola il suo cognome all’annuncio del gol dello speaker dello stadio, quasi come una liberazione. La Maratona sale di giri: l’Empoli sfiora il 2-0 in altre 2/3 occasioni, il Sassuolo è spuntato e minaccia poche volte la porta difesa da Vicario; con quella di oggi per loro è la quinta partita di fila a secco. Gli Ultras azzurri dedicano cori per i diffidati, viene bene il “E non ci avrete mai come volete voi…diffidati con noi, diffidati con noi…”. Bene anche il “Forza Azzurro” (alla seconda però) e il “Tutto lo stadio! Empoli, Empoli!!” (stavolta meglio la prima). Uno dei difetti congeniti del pubblico empolese è quello di attardarsi oltre il lecito all’intervallo al bar o in giro, cosicché l’Empoli gioca sempre in silenzio i primi minuti della ripresa. Al triplice fischio del signor Feliciani di Teramo è un vero tripudio, con i giocatori sotto la Maratona che ricevono un ideale abbraccio dai tifosi.

Da ricordare che il 30 ottobre scorso, in occasione di Empoli-Atalanta, gli Ultras della Maratona hanno ricevuto la visita di una delegazione, circa 30 esponenti, di tifosi del Bayern Monaco, dei gruppi Schickeria e Sud Kurve, per suggellare un gemellaggio recente ma che promette assai bene. Reciproci i cori di sfottò tra empolesi e sassolesi, che si mandano subito allegramente a quel paese, per una rivalità che si rinnova. E’ da considerarsi più che buona quest’oggi la prova della Maratona di casa.

Uno sguardo altrove…: Oltre mille i leccesi che arrivano in Friuli per l’anticipo del venerdì sera UDINESE-LECCE. I salentini come al solito non deludono e il loro tifo è di buonissimo livello, costante. Bello lo stendardo “La mia patria è la mia città”. Altri striscioni e pezze tenuti a mano: “M.U.”, “Barras Bravas”, “Vincenzo vive”, “Ultrà Lecce”, “UL Senza padroni”, “Dottore presente”, “1312 St.Lucy”. Altri striscioni appesi “Salento 1988” “#Sitivivi”, “Indomabili Lecce”, “Irr”. Buon afflusso di pubblico con circa 20mila spettatori, con anche i friulani che non deludono e fanno partire molti cori. Sventolano diversi bandieroni e insieme a loro ci sono i gemellati vicentini con tanto di pezza “Anche se tutti noi no”. Circa 17mila spettatori all’Arechi” per SALERNITANA-CREMONESE. I Lombardi sono in buonissimo numero considerata la distanza e l’ultimo posto in classifica, oltre 300 che si distinguono anche per il buon tifo e il colore, con pezze tenute a mano, quali “A.C. 1988”, “Old Red Grey Supporters”, “Julien e Gabriele”, “Per chi vorrebbe ma non può” (bellissima), “Underfives Cremona”, “Assenti Presenti”, “Ingestibili Ultras Solo Guai”, “Oriundi Grigiorossi”. Salutano l’ingresso delle squadre con una semplice, ma di bello impatto, coreografia, con tante bandierine grigiorosse sventolate. I salernitani offrono il solito grande repertorio, con poche pause e bel sostegno; anche oggi non deludono anche se forse non si sono espressi al massimo. L’anticipo del sabato alle 18 è ATALANTA-NAPOLI, partita che mette in palio punti pesanti, seconda contro prima. I partenopei occupano quasi tutto il settore ospiti, esprimendosi su livelli davvero buoni, gran tifo e cori originali, sentono l’importanza del match e il “Chi non salta è un bergamasco” è davvero forte. Oltre agli striscioni dei gruppi, anche quelli di “Bergamo Azzurra” e “Milano Azzurra”. Grande festa per loro alla fine per una vittoria che li manda a +8 dall’Atalanta. Coreografia della Nord bergamasca all’ingresso delle due squadre, con lo striscione a centro curva “La nostra unione per una grande passione” e un bandierone coprisettore nero e azzurro con sopra dipinta la Dea Atalanta con il “1907”, anno di nascita della Società, accompagnato da diverse torce. Sia lo striscione suddetto che “Demis sempre con noi” e “Demis con noi”, saranno fissi durante la partita. La Curva Sud offre un bel coprisettore col simbolo dei pirati e in basso la scritta “Forever”, con diverse torce/fumogeni accese. Buon tifo e sventolio dei bandieroni nelle due curve atalantine. Al termine si sentono forti dei cori di sfottò da ambo le parti, come “Odio Napoli” e il già citato “Chi non salta è un bergamasco”.

L’anticipo del sabato sera è MILAN-SPEZIA, con gli spezzini che, anche se la collocazione della partita non è delle migliori, potrebbero essere di più. Inoltre non si sentono praticamente mai, zittiti dal “Meazza-San Siro” che stasera è proprio una vera bolgia infernale. I milanisti non smettono di stupire e stasera sono particolarmente in forma, accusano poche fisiologiche pause, sono trascinanti e molto convincenti, portando i loro beniamini a una vittoria di fondamentale importanza. Anche in Tribuna centrale, cosa rara negli altri campi, partecipano al tifo, ed è forte il “Chi non salta è nerazzurro” dopo la lunga verifica, seguita dalla conferma, del gol dell’1-0 di Theo Hernandez. 71.099 gli spettatori ufficiali presenti. Buon pubblico anche al “Dall’Ara” di Bologna per il lunch-match della domenica BOLOGNA-TORINO, coi torinisti che sono in buon numero e che occupano quasi tutto il settore ospiti. Lasciano una buona impressione, denotando una buona forma. Diversi i cori lanciati e i bandieroni sventolati. Tra gli striscioni presenti citiamo “C.a.s.t. 1983”, “Ultras”, “Tennent’s Group”, “Ruvidi”, “Lesi”, “Club Renate”, “Bitritto”, “Matera”, “Roma”, “Ciao Giò”. La Curva “Andrea Costa” di casa è pressoché piena e buono è il tifo degli Ultras del Bologna, ringalluzziti dalla vittoria di Monza. Sono anche belli da vedere coi numerosi bandieroni che sventolano specie all’entrata delle squadre in campo. MONZA-VERONA è una delle due partite (l’altra è Sampdoria-Fiorentina) che si giocano di domenica alle 15, che, non ci stancheremo mai di ripetere, è il giorno e l’orario più consono per le partite di campionato. 1.100 circa i veronesi presenti oggi in trasferta in terra brianzola, tifano molto, a gran voce, nonostante l’ultimo posto in classifica, da oggi in solitario, belli anche da vedere, si confermano tra le migliori tifoserie malgrado tutto. Curva monzese divisa da strisciate di bandierine bianche e rosse. Al centro un telone coprisettore realizzato appositamente per festeggiare il decimo anniversario del gemellaggio con gli spagnoli dello Sporting Gijòn, con ai lati i simboli dei gruppi principali delle due curve, accanto a questi i nomi delle due città, al centro “Anno X°” e in basso la scritta in spagnolo “Mas que hermanos” (più che fratelli). La curva biancorossa cerca di tenere botta finché può a una tifoseria ben più blasonata, ma comunque non sfigura. 11.723 gli spettatori ufficiali all’”U-Power Stadium”.

Davvero tanti i fiorentini al “Ferraris” per SAMPDORIA-FIORENTINA, dove riempiono quasi del tutto il settore ospiti. Continua lo sciopero “a singhiozzo” dei fiorentini, che continuano a non esporre striscioni dei gruppi, sia in casa che in trasferta, ma solo “Diffidati Firenze”, per protestare contro le 25 assurde diffide per “Adunata sediziosa”, piovute addosso alla “Fiesole” qualche settimana fa. Presenti invece i bandieroni, sempre belli, e gli stendardi, ma solo al piano inferiore del settore. Come tifo vocale potrebbero dare di più: quest’oggi sembrano non dare il massimo. La Gradinata Sud doriana è un gran bel vedere con il continuo sventolio dei bellissimi, caratteristici bandieroni. In basso lo striscione “Ciao Gabriele”, che ci ricorda che l’11 novembre prossimo è il 15esimo anniversario dall’uccisione del laziale Gabriele Sandri. Si rivedono gli striscioni di “Fedelissimi”, a centro Gradinata, e “Vecchie Facce”, al piano di sopra. Come sempre bello potente e trascinante il tifo sampdoriano, instancabile, non si ferma mai nemmeno dopo i due gol presi, con la classifica sempre più preoccupante (penultimo posto a 6 punti con la Cremonese). 63.057 gli spettatori ufficiali presenti all’”Olimpico” per il Derby capitolino ROMA-LAZIO, con lo stadio romanista, a parte la Curva Nord laziale, diviso, all’entrata delle squadre in campo, da bandierine plastificate gialle e rosse, con fumogenata, ovviamente degli stessi colori, in Tribuna Tevere (coreografia realizzata dalla Società). Gli Ultras della Curva Sud organizzano una coreografia altrettanto bella, con tema le origini della Roma: plastiche che sono, dal basso, bianche, rosse, gialle e di nuovo bianche in cima, alcuni fumogeni accesi; al centro un bellissimo disegno su telone con i simboli della Roma (Lupa e S.P.Q.R.), uno dei pionieri seduto con maglia d’epoca, che appoggia il braccio su un pallone di cuoio posto su di un epitaffio con su scritto l’anno di nascita “1927”; ai piedi dell’affresco lo striscione “1927: noi decidemmo di essere Roma!!!”. I tifosi giallorossi in Tevere più accesi realizzano anche una minicoreografia con la scritta “Non snobbatela…noi ci crediamo” con tanti cartoni con impressa la coppa dell’Europa League (“snobbatela” è scritta coi colori laziali). Bellissima anche la coreografia laziale, con in basso al centro lo striscione “L’amor mio non muore” con sopra un affresco su telone con sopra le facce di Gabriele Sandri, Vincenzo Paparelli (ucciso il 28 ottobre 1979 da un razzo sparato dalla curva romanista in un derby) e Luigi Bigiarelli, uno dei principali fondatori della S.S. Lazio nel 1900, e il resto della curva colorato dal fondo, a creare un effetto mare, di cartoncini azzurri, una striscia di cartoncini celesti, e sopra tutti bianchi. Bello davvero l’impatto. Si gioca in un baccano assordante, con cori da una parte e dall’altra. Grande sventolio dei bandieroni da ambo le parti per tutto l’incontro. Gran vocìo specie nel primo tempo. Il tifo nel secondo tempo, forse per via della tensione, non è dei migliori, specie in Curva Sud, dove, nonostante gli sforzi dal basso per coinvolgere chiunque, l’esito infausto e il match non esaltante smorzano i toni. Alcuni striscioni di sfottò giallorossi sono “Buste di piscio pé secchi di merda” ed “Indovina indovinello come si chiama chi a guardie e nemici rivela dove dormiamo in trasferta la sera?”. La Lazio supera la Roma in classifica ed è grande festa finale in Curva Nord: giocatori laziali abbracciano gli Ultras ebbri di gioia, accesi alcuni fumogeni.

Il posticipo della domenica sera è il Derby d’Italia JUVENTUS-INTER. Gli Ultras della Curva Nord Inter già da oltre due settimane avevano dichiarato con un comunicato che avrebbero rinunciato alla trasferta di Torino, perché per comprare i biglietti bisogna registrarsi online al sito della Juventus F.C. e non si possono portare all’interno del settore ospiti comuni strumenti di tifo, quali tamburi, bandieroni, megafoni. La Curva Nord è inoltre entrata nell’occhio del ciclone dopo l’evacuazione forzata della loro curva a San Siro, nell’intervallo di Inter-Sampdoria del 29 ottobre scorso, in seguito all’omicidio dello storico capo ultrà Boiocchi, avvenuto il giorno stesso. Il questore di Milano ha emesso il provvedimento di chiudere in pratica la curva Nord, vietando striscioni, bandiere e megafoni, durante Inter-Bologna di mercoledì 9 novembre. A Monaco, martedì 1° novembre scorso, per Bayern-Inter, erano presenti qualche migliaio di interisti, tra Ultras e Clubs, al seguito dei nerazzurri, per una gara che non aveva effetti sulla qualificazione. Uno striscione bianco con la scritta nera “Zio Vittorio” (com’era chiamato il Boiocchi) apriva il corteo degli Ultras interisti, più il coro “Vittorio uno di noi”. Gli interisti presenti a Torino, non avendo una guida Ultras, cantano disordinatamente, pur riempiendo tutta la parte inferiore del settore ospiti. A volte provano a farsi sentire, ma ci riescono invero raramente. La Curva Sud juventina come sempre in casa tradisce un po’ le attese, anche se si levano alcuni cori in più del solito, per via dello stadio pieno (40.387 spettatori ufficiali) e per l’importanza della partita. Però si tifa sempre un po’ a intermittenza, secondo anche l’andamento della gara, a sprazzi. La Sud non è ancora compatta e si vede. Poche anche le pezze esposte.

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3 Commenti

  1. Ha ragione ho notato che ad inizio ripresa con i giocatori in campo noi siamo ancora al bar o altro ma non è il caso visto che la maratona è sempre piena di aprire più punti di ristoro?! Si perde troppo tempo

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