Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”
Scontro tra due squadre che si giocano già importanti punti per la salvezza, nonostante si sia solo alla sesta giornata del campionato di Serie A di calcio 2023/24. Il match in scena al “Carlo Castellani-Computer Gross Arena” si gioca alle h.18,30, mercoledì 27 settembre 2023, con buone condizioni meteo – anzi fa piuttosto caldo – davanti a un pubblico non molto numeroso, grazie a giorno e orario quasi impossibile (e per fortuna che da qui a fine campionato non ci saranno più turni infrasettimanali). Gli spettatori ufficiali sono infatti “solo” 7.979, di cui 1.398 sono i paganti e 6.581 sono abbonati. L’Empoli viene da cinque sconfitte nelle prime cinque partite di campionato, ma domenica scorsa con l’Inter ha mostrato evidenti cenni di ripresa; la Salernitana nelle prime cinque giornate ha fatto tre punti e, come l’Empoli, deve ancora trovare la prima vittoria. Quindi l’occasione è ghiotta per l’Empoli per agguantare i granata, e l’undici di Andreazzoli non se la lascia sfuggire, giocando molto bene e dominando nettamente gli avversari, anche se spreca troppo e alla fine potrebbe pagarla cara coi salernitani che colpiscono il palo con Cabral all’87°.
I salernitani giunti in terra toscana sono 971 unità: veramente tanti considerando l’infelice collocazione della partita. Fin dall’inizio incitano la loro squadra con molti cori, si impegnano e sventolano diversi bandieroni che danno un bell’effetto cromatico. Molti e ben eseguiti i battimani a ritmo del tamburo. Bisogna però dire che per quanti sono, e per la considerazione che godono, sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più. Inoltre danno l’impressione che non siano molti quelli che vengono da Salerno. Espongono gli striscioni fissi “Salerno”, “USM”, “Torrionesi”, “Costieri al Seguito”. Riempiono quasi per intero il terzo e il quarto spicchio partendo dalla Maratona. Il nucleo Ultras è al terzo, più un pezzetto del quarto. Il loro tifo subirà qualche battuta d’arresto, specie dopo l’1-0 di Tommaso Baldanzi al 34°, avrà qualche pausa, ma sarà sempre all’altezza della situazione. Ad inizio secondo tempo espongono il bello striscione “Suona e tifa nella curva del Paradiso R.i.p. Antonio”, applaudito anche in Maratona. Squadra campana fischiatissima a fine gara. Ricapitolando, i salernitani forse oggi sono stati sotto il loro standard, ma hanno sempre pur fatto la loro buona parte, esprimendosi su livelli piuttosto buoni.
Gli Ultras della Maratona “Emiliano Del Rosso” sono anche oggi piuttosto vivaci e convincenti, anche se con qualche pausa di troppo, specie nel primo tempo, pure se arriva il gol a rallegrare gli animi. L’importanza della posta in palio, con il secondo gol che non arriva, se da un lato tiene in tensione alcune persone che non cantano perché prese dalla partita, dall’altro, specie verso fine gara, porta la Maratona ad essere determinante e col suo incitamento dimostra che può essere il dodicesimo uomo in campo quando vuole. Nel finale gli Ultras locali sono commoventi, capiscono il momento di difficoltà della squadra con i granata che pressano, agitando diversi bandieroni come d’altronde sempre quest’anno, ed eseguendo cori classici come il “Tutto lo stadio! Empoli, Empoli!”, il “Forza azzurro!!”, o più nuovi come “Empoli Calcio…” e “Siamo sempre insieme a te…ovunque andrai non ti lascerò mai…”, tenuto su per diversi minuti, che vengono abbastanza bene. Quest’ultimo coro verrà cantato dai ragazzi anche dopo il triplice fischio, che certifica una vittoria corroborante e importantissima, con la squadra che riceve il giusto tributo di applausi dalla sua gente, venendo fin sotto la Maratona. Oggi bene tutto il reparto difensivo, applauditissimi Baldanzi, Shpendi, Cancellieri e Maleh. Il popolo empolese prende questa vittoria come una liberazione, come qualcosa di finalmente raggiunto. La classifica adesso è meno orribile e anche per i gol fatti quota zero viene cancellata, anche se il problema più importante resta quello della via del gol. Rinnovato il rispetto tra le due tifoserie. Il livello del tifo della Maratona inferiore è da considerarsi anche quest’oggi più che buono.
Uno sguardo altrove: L’anticipo del martedì sera è JUVENTUS-LECCE; stadio quasi pieno ma pochi spunti Ultras, visto che gli juventini sono di nuovo in sciopero contro l’assurda repressione con la quale devono lottare quando giocano in casa (ma ci saranno nel derby col Toro del prossimo 7 ottobre), mentre i leccesi riempiono quasi tutto il settore ospiti ma sono semplici tifosi, perché gli Ultras non si sono piegati alla regola che per acquistare il biglietto nello spicchio degli ospiti bisogna registrarsi al sito ufficiale della Juventus. Abbozzano comunque qualche coro i presenti, mandano a quel paese la Juve, per loro una sconfitta indolore. Alle 18,30 del mercoledì si gioca CAGLIARI-MILAN, il settore ospiti trabocca di tifosi rossoneri, che fanno un buon tifo con tantissimi stendardi di paesi o città, alcuni di gruppi Ultras, ed alla vetrata lo striscione “Curva Sud”. Esposta pure la significativa scritta “Settore ospiti: fissare un tetto al prezzo del biglietto”. Bene anche il tifo dei padroni di casa, bei cori, si danno da fare esponendo in prima fila gli striscioni “Rispetto per gli Ultras” e “Assenti presenti”. Non tanti i bandieroni. 16.348 gli spettatori ufficiali. Cagliari che con questa sconfitta rimane da solo all’ultimo posto. Alle 18,30 si gioca anche HELLAS VERONA-ATALANTA, con gli atalantini che sono forse anche più di mille, pur se gli Ultras sono privi di tessera del tifoso e sono quindi assenti. I veronesi, nonostante il risultato presto avverso, offrono una buona prova di tifo. Coi loro tradizionali canti tengono alti i decibel. Spettatori ufficiali: 15.965.
Il Sassuolo sbanca ancora una volta il “Meazza-San Siro”, infatti INTER-SASSUOLO finisce 1-2, per la grande gioia delle poche decine di sassolesi presenti, coi neroverdi che a fine partita vanno sotto il settore. Bene il tifo dei padroni di casa, che non mollano mai e compatti sventolano tantissimi bandieroni. 70.864 gli spettatori ufficiali. Altra sfida del mercoledì alle 20,45 è LAZIO-TORINO, coi granata che potrebbero essere anche di più, ma che hanno dalla loro le solite attenuanti e sono comunque vivaci e colorati anche se si sentono poco. I laziali offrono una buona prova, diremmo come di consueto, e sventolano tanti e bellissimi bandieroni. Festa del popolo biancoceleste alla fine per la seconda vittoria in campionato. Sempre alle 20,45 si gioca anche NAPOLI-UDINESE, coi friulani che si presentano al “Maradona” in circa 25, quindi troppo pochi per farsi sentire, dopo gli scontri dello scorso 4 maggio a Udine tra le due tifoserie dopo l’invasione dei napoletani che festeggiavano matematicamente lo Scudetto. Friulani che in Udinese-Fiorentina del 24 settembre scorso esposero lo striscione “Da vent’anni sei nel vento che sostiene le nostre bandiere”, dedicato ad un loro noto esponente prematuramente scomparso. Le due curve partenopee offrono oggi una buonissima prestazione, cantano molto e la Curva A espone lo striscione fisso “Oltre ogni singolo comportamento: il rispetto per la maglia resta il primo comandamento!”. 45.305 gli spettatori ufficiali. In campo non c’è storia: Napoli nettamente superiore. Posticipo del giovedì alle 18,30 è FROSINONE-FIORENTINA. I fiorentini occupano quasi tutto il settore ospiti, offrono un buon tifo e un bel colpo d’occhio, con gran sventolio dei bandieroni. Niente male per essere un giorno lavorativo. La gara è interessante anche sotto il profilo Ultras, infatti i padroni di casa non sono da meno, anzi. Fanno una bella sciarpata, sono molto colorati e ci danno dentro con la voce. Belli e originali alcuni loro striscioni, come “Frusinati”, “Spavaldi”, “Uber Alles”, “Gruppo Sciacqua”, “Gruppo Scellerate”, “Prima di tutto gli Amici”, ecc. Lo “Stirpe” si esalta dopo il gol del definitivo 1-1. Esposta la scritta in Nord “Ciao Maurizia con noi per sempre”. 14.755 gli spettatori ufficiali.
L’altra gara in programma alle 18,30 è MONZA-BOLOGNA, coi bolognesi che sono in discreto numero, considerando tutto, e che si fanno sentire spesso. Comunque buon tifo da parte di entrambe le tifoserie. Davvero bene i brianzoli, che organizzano una bella coreografia con bandierine bianche e rosse, accompagnate dallo striscione “28 settembre 2018-2023: 5 anni di gloria e passioni grazie Berlusconi”. Vivaci fino alla fine i monzesi cercano di portare la loro squadra al successo, ma arriva solo uno 0-0. Curioso lo stendardo “Se ci cerchi siamo al bar”. 8.930 gli spettatori ufficiali. Il posticipo serale del giovedì è GENOA-ROMA, che vede i romanisti occupare tutta la parte superiore del settore ospiti e buona parte di quella inferiore, sono molto colorati e accendono qualche fumogeno. Sul definitivo 1-4 continuano a cantare nonostante il pesante passivo, al di là del risultato. Per la verità nella bolgia del “Marassi-Ferraris” si sentono poco, più che altro dopo il gol di Cristante dell’1-1. Presente lo striscione “Gruppo Quadraro”, dalle “ceneri” dei “Fedayn”. La Nord genoana è un ribollire di tifo, con tantissimi bandieroni sventolati. Partecipa al tifo anche la Gradinata Sud, che a un certo punto si accende con le luci dei cellulari. Nei Distinti gli striscioni “Ciao Giò” e “Ciccio vive”. Fumogeni rossoblù all’inizio in Gradinata Nord e poco dopo al gol dell’1-0. Debordante l’entusiasmo genoano sul 3-1 e 4-1, verso la fine grande partecipazione al coro “Chi non salta è un doriano”. 32.961 gli spettatori ufficiali.
Hai detto bene: quando vuole, la maratona sa diventare il dodicesimo uomo in campo
Mercoledì la Maratona è stata davvero il dodicesimo uomo in campo