Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Il programma della seconda giornata del campionato italiano di calcio di Serie A 2024/2025 appena iniziato, propone questo interessante match, praticamente un ideale prolungamento del campionato scorso, quando, all’ultima giornata, precisamente la sera di domenica 26 maggio 2024, venne disputata la partita Empoli-Roma (2-1) che sancì la salvezza dell’Empoli con il famoso gol del franco-senegalese M’Baye Niang al 93°. Gli stati d’animo oggi sono ben diversi. Entrambe le squadre vengono da un risultato di 0-0 alla prima giornata, l’Empoli in casa con il Monza, la Roma in quel di Cagliari, ma l’ambiente giallorosso è gasato per la riconferma di Paulo Dybala. Il fuoriclasse argentino, con un dietrofront a dir poco clamoroso, decide all’ultimo istante di rifiutare l’offerta di 75 milioni di Euro in tre stagioni del club saudita dell’Al-Qadsiah, e l’Olimpico è ai suoi piedi. Stasera, domenica 25 agosto 2024, alle h.20,45, il meteo è ottimale e lo stadio è praticamente sold out, essendo presenti, tra paganti e abbonati, ben 67.517 spettatori ufficiali. Dicevamo di stati d’animo diversi, ma l’Empoli si dimostra in gran vena e gioca un brutto scherzetto a una piccola Roma, che si sveglia davvero solo dopo 65-70 minuti, praticamente quando entra in campo l’uzbeko Shomurodov e il mister della squadra di casa Daniele De Rossi, cambia modulo passando al 3-5-2, con in campo ben sette giocatori offensivi contemporaneamente. Fino a quel momento l’Empoli aveva fatto una partita praticamente perfetta e, già prima di passare in vantaggio, con Gyasi al 45°, sprecava due occasioni a porta sguarnita, prima con lo stesso Gyasi, e poi con Colombo (traversa e pallone che rimbalza beffardo in campo). Al 61° è proprio Lorenzo Colombo che con freddezza trasforma un rigore per atterramento di Leandro Paredes ai danni dell’empolese Sebastiano Esposito. Doppio vantaggio più che meritato. La Roma poi, come dicevamo, cambia marcia, ma i suoi assalti sono piuttosto disperati e mancano di lucidità. E poi non è neanche fortunata visto che colpisce ben tre pali, due con Lorenzo Pellegrini e Mancini nella stessa azione, e uno con “La Joya” Dybala nel recupero. Il gol romanista arriva da un errore di Cacace, cross al centro e Shomurodov di testa non perdona. Siamo all’80° e ce ne sarebbe di tempo, ma l’Empoli tiene, rintanandosi in difesa e, seppure con un po’ di affanno, porta a casa tre punti importantissimi e sbanca per la prima volta l’Olimpico, grazie anche alle super parate del proprio portiere Vazquez.

Il periodo ancora vacanziero, i prezzi non proprio abbordabili per tutti della Tribuna Monte Mario (quasi 35 €.), settore dove stasera vengono sistemati i tifosi azzurri, invece che nel più classico settore ospiti, e la trasferta non lontana ma neanche dietro l’angolo, fanno sì che il contingente degli ultras della Maratona all’Olimpico non sia poi numericamente granché, esattamente 167 unità. Ma i tifosi azzurri arrivati da Empoli ce la mettono tutta per farsi sentire dagli undici di D’Aversa (in panchina va Salvatore Sullo) e più di una volta, nella bolgia dello stadio, ci riescono. Alcuni cori si sentono nitidamente, specie sul doppio vantaggio, come il “Forza Azzurro! Vinci per noi!”, “Empoli! Empoli!”, e altri ancora piuttosto classici, come quello sulle note di “Se vedi un sassolino schiaccialo, schiaccialo…”. Ci sono altresì da registrare le 11 diffide, perlopiù ingiuste, piovute soprattutto sul gruppo principale dei “Desperados Empoli” dopo gli incidenti di Udine tra Reparto Celere e gli ultras empolesi, della durata quasi tutte di quattro anni ciascuna. Il settorino ha un sussulto per la clamorosa traversa di Colombo al 13°, poi una grande esultanza con la squadra azzurra in vantaggio allo scadere del primo tempo. Si comincia a sognare in grande e, visto come sta giocando l’Empoli, un piacere vederlo, ad accarezzare l’impresa. Il popolo azzurro si raggruppa, i loro striscioni esposti si vedono appena, ma non i bandieroni, che sventolano pressoché incessantemente. Quasi tutti i presenti sono a torso nudo per il gran caldo. Belli alcuni battimani, nel finale l’Empoli subisce il forcing giallorosso, lotta su ogni pallone, spronato e spinto dai tifosi azzurri presenti che non smettono mai di incitare la squadra. Il triplice fischio del signor Zufferli (sufficiente la sua prova) di Udine, arriva come una liberazione per la squadra di D’Aversa e per tutto il popolo azzurro. Vittoria come detto meritatissima, anche se la Roma reclama un rigore allo scadere del tempo. La prova del tifo empolese è da ritenersi stasera più che buona. Il 17 agosto scorso, alla prima giornata, per Empoli-Monza, esposto lo striscione “Da 80 anni per sempre Carlo Castellani”, al quale è intitolato lo stadio di Empoli.

Bellissima l’atmosfera che si respira nello stadio capitolino, che canta a squarciagola i propri inni, tra cui il classico “Roma, Roma” di Antonello Venditti, con annessa sciarpata. La Curva Sud è ribollente e carica, vengono accesi poco prima dell’inizio alcuni fumogeni, e viene esposto in piena Sud lo striscione “Di anno in anno di stagione in stagione rimani l’eterno sogno che non conosce ragione. Forza Roma”, mentre un altro recita “Sei la mia passione tu…la mia vena di follia”. Altri striscioni vengono srotolati in Tribuna Tevere durante le battute iniziali, quali “Valerio Cardini cuore giallorosso tra di noi c’è sempre posto” e “Corazon, alma y vida, gracias Paulo” (Cuore, anima e vita, grazie Paulo), in spagnolo, di ringraziamento per Dybala. Appare anche la nuova pezza “Divisione Tevere” e vengono esposte altre scritte meno importanti in Curva Sud. Durante il primo tempo lo stadio mugugna e la prima frazione si chiude coi fischi assordanti dei tifosi giallorossi. Ma quando la Roma attacca, e nel finale lo fa con convinzione, l’Olimpico spinge forsennatamente, il tifo corale appare compatto, i ragazzi della Sud si dannano per trasmettere grinta alla squadra. Il tifo romanista è indubbiamente bello, quasi incessante, e sono tante le bandiere che sventolano. Le due curve incitano la squadra fino alla fine, anche se i meno pazienti fischiano qua e là. Il tempo si chiude con la Roma all’arrembaggio, con una parte dello stadio che apprezza lo sforzo, e l’altra che fischia impietosamente. Il livello del tifo giallorosso è quest’oggi da ritenersi davvero buono. A Cagliari, alla prima giornata del campionato in corso, il 18 agosto 2024, venne esposto il solo striscione “Curva Sud”, col simbolo della Lupa al centro, a rappresentare da quest’anno tutta la tifoseria. In terra sarda i romanisti dedicano un coro al leggendario Gigi Riva “Rombo di tuono”, scomparso il 22 gennaio 2024, che ha dedicato la sua vita di calciatore alla causa cagliaritana, rifiutando offerte ben più remunerative dagli squadroni del Nord. Il pubblico presente ha apprezzato molto.

Uno sguardo altrove: PARMA-MILAN inaugura sabato 24 agosto 2024 alle 18,30 la seconda giornata di campionato. I rossoneri, tra ultras e non, sono davvero tanti. Espongono uno striscione multicolore che ricorda il terremoto che sconquassò il Centro-Italia esattamente 10 anni fa: “Noi non ci arrendiamo noi siamo futuro. Arquata, Amatrice, Acquasanta”, per non dimenticare questa tragedia. Classica “stendardata” milanista. Qualche coro potente, qualche fumogeno acceso, bei battimani, ma anche tanto silenzio, anche se quando salta tutto il settore ospiti è un piacere vederli. La Nord di Parma fa sfoggio di numerosissimi bandieroni ed è autrice di un tifo davvero buono. Fa la sua presenza la pezza “Loris”. Gran festa per un Parma spettacolare che vince 2-1. Spettatori ufficiali: 21.858. Alle 18,30 del sabato si gioca anche UDINESE-LAZIO, coi laziali che riempiono pressoché tutto il settore ospiti, sventolano alcuni bandieroni, immancabile quello del “Diablo”. In evidenza la scritta “Maledetti laziali”. In Lazio-Venezia, alla prima di campionato, esposte le scritte “”Ore 20:45: fai ballare l’occhio sul tic noi siamo sempre qui…tifoso occasionale is nothing”, in Tribuna Tevere, mentre in Curva Nord vengono esposti “Se i laziali sono uniti non saranno mai sconfitti”, “18-08-03/18-08-24 Sandrino irriducibile per sempre” e “Capire tu non puoi…perché non sei tifoso come noi”. Udinesi piuttosto colorati, eseguono un buon tifo ed espongono lo striscione “Di tempo n’è passato ma sei ancora qua, ben tornato Andrea degli Ultrà!!!”, per il rientro da una diffida. Belli gli stendardi “Collettivo Cinquanta Sessanta” e “”…I brividi mi vengono”. Fa festa la Nord di casa. Buona presenza alla prima giornata di campionato a Bologna. 20mila circa gli spettatori. Alle 20,45 del sabato si gioca INTER-LECCE. I leccesi che non riempiono il settore ospiti ma hanno anche tante scusanti e sono comunque in buon numero, cercano di farsi sentire, sono quasi tutti a torso nudo, tra gli stendardi “La mia patria una città” ed “Ostinata presenza”. Alla prima giornata di campionato, con l’Atalanta in casa, organizzarono una coreografia con esposto lo striscione in balconata “Ultrà Lecce dal 1996 in direzione ostinata e contraria”, con sopra, su più livelli, le scritte “Mai politicizzati”, “Mai omologati”, “Mai collusi”, “Mai asserviti”, “Mai finanziati”, “Mai intervistati”, “Mai autorizzati”, “Mai tesserati”. Gran sventolio di bandieroni e fumogeni accesi nella Nord interista. Buono il tifo, partecipe. Coro per Davide Frattesi “Undici, undici, undici Frattesi, noi vogliamo undici Frattesi”, oltre allo striscione “Frattesi alla vetrata è la dimostrazione, uniti con forza, carattere e determinazione!!”. Un altro recita “Marotta rifatti gli occhi”. L’Inter vince senza tanto dannarsi. 70.921 gli spettatori ufficiali.

Alle 20,45 del sabato si gioca anche MONZA-GENOA, coi genoani che invadono la Brianza, oltre 2.500, bellissimi da vedere con grande sventolio di bandieroni, belli i battimani, fanno un buon tifo e alla fine è festa grande. Bellissima coreografia approntata al “Ferraris” contro l’Inter alla prima giornata di campionato. I monzesi arrivano allo stadio in corteo, espongono lo striscione “Una nuova stagione una nuova battaglia, lottiamo insieme per questa maglia”. Buono anche il loro tifo. Colpaccio genoano, segna Pinamonti. 10.394 gli spettatori ufficiali. Alle 18,30 di domenica 25 agosto si gioca FIORENTINA-VENEZIA. I veneti escono alcuni giorni prima con un comunicato dicendo che per una questione di principio e coerenza, a causa dell’esiguo numero di biglietti concessi, non presenziano alla tanto attesa trasferta di Firenze e dicono “O tutti o nessuno!”. Chiedono altresì di rispettare la decisione del tifo organizzato evitando di esporre in balconata qualsiasi pezza. Per i lavori in corso al “Franchi” di Firenze gli ultras fiorentini si trasferiscono dalla Curva “Fiesole” alla “Ferrovia”. Dopo la cessione di questi giorni del forte giocatore Nico Gonzalez alla Juventus, viene esposto a centrocurva lo striscione “La vostra ambizione è vendere la nostra passione? Juve merda”. Ai pochi veneziani presenti viene urlato “Serie B Serie B!”. Finisce 0-0. Alle 18,30 della domenica si gioca anche TORINO-ATALANTA. Gli orobici riempiono tutto il settore ospiti con il loro entusiasmo anche se esprimono solo in parte il loro grande potenziale. In finale di Supercoppa Europea, a Varsavia, la sera del 14 agosto scorso contro il Real Madrid, esposero lo striscione “Un altro sogno che diventa realtà un’altra battaglia da affrontare con grinta e umiltà, Forza ragazzi”. Gli spagnoli vinceranno 2-0. A Zingonia, quartier generale dell’Atalanta, avevano esposto “Maglia sudata e rispetto più importante di ogni coppa o scudetto”. La Curva “Maratona” è disadorna di striscioni, a parte quello consueto al terzo anello “Solo per la maglia!”, e in sciopero contro il presidente Urbano Cairo, colpevole di aver venduto nei giorni scorsi Bellanova all’Atalanta, con tanto di comunicato circolato nei giorni scorsi. Prima della partita un corteo di qualche migliaio di persone, radunatisi davanti al “Filadelfia”, hanno protestato contro la decisione presa dal presidente. A fine corteo la gente è poi entrata allo stadio “Grande Torino”, dove ha assistito alla partita facendo un tifo più che buono, cantando anche il coro pro-diffidati “E non ci avrete mai come volete voi, diffidati con noi…”. Grande esultanza granata a fine gara. 20.451 gli spettatori ufficiali. Alle 20,45 domenicali si gioca NAPOLI-BOLOGNA, con gli emiliani che a dire il vero non sono moltissimi, sistemati in cima al settore ospiti, e, almeno numericamente, deludono un po’. Bello lo striscione nuovo “Ultras”. Le due curve partenopee spingono la squadra al rotondo successo. In Curva B, dopo le voci di un possibile scioglimento del gruppo “Ultras ‘72”, esposte le scritte su più piani “1972 nasce la storia…25-08-02 la consacrazione, 25-08-24 la storia continua”.

Circa 45mila gli spettatori presenti. Il posticipo del lunedì alle 18,30 è CAGLIARI-COMO, che si gioca davanti a un buon pubblico. I lombardi sono in buon numero, considerando soprattutto le difficolta logistiche, che si gioca in un giorno e ad un orario improbabili e il periodo ancora vacanziero per molti. Cercano di farsi sentire ma non è facile. Con loro hanno principalmente due striscioni: “Como 1907” e “Pesi”, dei “Pesi Massimi”. Non sfigurano affatto però. Alla prima giornata di campionato, a Torino con la Juve, effettuarono una fittissima sciarpata e sono stati belli da vedere. I cagliaritani eseguono il loro consueto buon tifo, pescando un po’ da tutto il loro repertorio, seppur quasi totalmente privo di colore, a parte qualche bandierina e la classica pezza degli “Sconvolts 1987”. La partita termina con un pari. In Cagliari-Roma, alla prima giornata di campionato, del 18 agosto scorso, la Curva Nord espone lo striscione “…Nel ricordo di Cozzolino”, storico ultras olbiese venuto a mancare alcuni giorni prima. Per l’occasione bei battimani e alcuni fumogeni accesi. Il posticipo del lunedì sera alle 20,45 è HELLAS VERONA-JUVENTUS, con lo stadio “Bentegodi” che presenta davvero un buon colpo d’occhio, anche se non è sold out. Settore ospiti bianconero gremito, tanti i bandieroni sventolati, buon tifo con tante pezze e striscioni. Bel tifo anche quello veronese, bellissimo sullo 0-2 il loro coro “Non vi lasceremo mai soli insieme a voi sarem Hellas Hellas”. Incitano molto anche sotto il pesante passivo, ad esempio col classico coro “E quando i blue saranno in ciel, e quando i blue saranno in ciel, io voglio essere con loro, e quando i blue saranno in ciel…”, o con “Hellas, Hellas!”. Fin troppo agevole la vittoria juventina, col popolo bianconero che infierisce sullo 0-3 cantando “Tornerete in Serie B” ai dirimpettai. Nel complesso una bella sfida canora tra veronesi e juventini, che alla fine fanno festa per il loro primo posto in classifica anche se dopo sole due giornate.

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28 Commenti

  1. Hai ragione… purtroppo la mentalità è dei più veramente GRETTA…vogliosi solo di esserci loro senza avere mai voluto crescere preoccupandosi solo di farsi vedere in quella maratona del cavolo con la paura cronica di sparire se venisse un nuovo stadio con tanto di curva dove trasferirsi!

    • Ancora…ma c’eravate a Roma? il coro che dite non è stato fatto neppure con altre parole quindi prima di criticare informatevi bene ridicoli siete voi …ma veramente. Anche te Freccia informati meglio se vuoi fare questa rubrica!

  2. A me fanno ridere chi critica i cori e fa 2 trasferte in 10 anni. Oppure a Empoli non canta perché si deve stare in piedi. Se vi fate 10 trasferte l anno, se state a cantare dopo potete anche chiedere il perché di cose che non vi piacciono. Ma se fate i tifosi da divano non criticare. Chi era a Roma ha detto che il coro non è stato fatto, ma se anche fosse? Quale critica c è da fare a questi ragazzi? Il Sassuolo è una tifoseria nemica, quindi se si fanno cori contro come si fanno x i gobbi i per le nane, quale sarebbe il problema?

  3. Se vai a fare il tuo tifo senza rompere i cogli…. a nessuno la diffida non la prendi , quindi è inutile dire che chi la presa è stata una ingiustizia, siamo seri.

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