Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”
Questo match, che spesso, almeno negli ultimi anni, ha visto la cabala favorevole alla squadra di casa, è il tradizionale lunch match delle 12,30 valevole per l’ottava giornata del campionato italiano di calcio di Serie A 2024/2025. Si gioca domenica 20 ottobre 2024 in un “Carlo Castellani-Computer Gross Arena” pressoché gremito, infatti 15.164 sono gli spettatori ufficiali, con 8.149 paganti e 7.015 abbonati, e con un meteo che si può dire perfetto dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi. Il Napoli si presenta quest’oggi a Empoli da capolista, con due punti di vantaggio sull’Inter immediata inseguitrice e con concrete possibilità di vincere lo Scudetto, con una rosa migliore dell’anno scorso e non avendo il fastidio delle Coppe europee. I partenopei vengono da ben 13 punti nelle ultime cinque partite, mentre l’Empoli viene altresì da 6 punti nello stesso arco di gare. I padroni di casa si battono come leoni e, almeno nel corso del primo tempo, costruiscono almeno quattro nitide palle-gol, concedendo al Napoli poco o nulla, anzi, dominando per larghi tratti i più quotati avversari, che però si vedono concedere un rigore non evidentissimo dal signor Abisso di Palermo, battuto da Kvaratskhelia al 63°, che porta in vantaggio i campani, fino ad allora quasi nulli. Dopo lo 0-1 l’Empoli costruirà poco evidenziando che là davanti gli continua a mancare qualcosa. Il vantaggio sveglia la squadra ospite, da lì cambia la partita, anzi, è il Napoli a sfiorare lo 0-2. All’Empoli rimane tanto amaro in bocca per una sconfitta immeritata contro un avversario spietato, cinico e con senz’altro maggiore esperienza. La partita, senza quel rigore, sembrava avviata sullo 0-0, o su binari più favorevoli all’Empoli che non al più blasonato Napoli.
I tifosi napoletani presenti quest’oggi a Empoli sono oltre 6.000 di cui 3.100 solo in Curva Sud, dove sono sistemati gli ultras partenopei. La presenza di ultras si riscontra in pressoché tutti gli spicchi della Sud, anche se, in quello più vicino alla Maratona di casa, in realtà sono pochi. Gli striscioni dei Gruppi ultras abitualmente esposti in trasferta ci sono tutti, al primo e al secondo spicchio partendo dalla Maratona sono attaccati molti striscioni di Napoli Clubs, soprattutto del Centronord. Va detto che i napoletani hanno esposto nel capoluogo campano striscioni quali “Foggia, giovedì 17 ottobre 2024 un dolore immenso ci logora il cuore che sia da ultras o da genitori sventolate in cielo i vostri colori” e “Giovinezza foggiana R.i.p.”, per ricordare i tre ragazzi di Foggia scomparsi la sera di domenica 13 ottobre scorso di ritorno dalla trasferta di Potenza: Samuele, 13 anni; Michele, 17; Gaetano, 21. Tutti gli ultras d’Italia hanno un cuore e in queste circostanze si uniscono tutti. Per i 3 giovani ultras volati in cielo c’è stato un rispetto che ha accomunato tutte le tifoserie. I 3 ragazzi erano del Gruppo “Ultras 1980”, i funerali si sono svolti allo stadio davanti a 10mila spettatori. Gli altri due giovani feriti per fortuna se la stanno cavando. Detto questo non sono molti i bandieroni, che sventolano più che altro nei settori più prettamente ultras. Il tifo napoletano parte piuttosto forte, uno dei primi cori è “Noi saremo sempre qua quando il Napoli giocherà perché il Napoli è la squadra degli ultras…”. I napoletani applaudono la Maratona di casa quando mostra un pensiero dedicato al capo ultrà dei “Fedayn Napoli” recentemente scomparso. Si tifa solo in Curva Sud ma con poche pause, il resto dello stadio di fede partenopea non ultras assiste pressoché in silenzio. I decibel sono piuttosto alti, i cori vari. Si va da “Conquista la vittoria, conquistala per noi…” a “Oh…vogliamo vincere…”. Da “Napoli, Napoli!” a “Tutta la curva deve cantare i ragazzi han bisogno di noi!”. Alcuni battimani a mani alzate sono veramente ben fatti ed alcuni cori sono davvero originali. Ci sono invero delle pause nel tifare, vengono accesi alcuni fumogeni. Poi al 60° arriva il momento del rigore dato alla loro squadra, ed è allora che la curva si risveglia e, a proposito di originalità, viene proposto un bel coro con tutti in Sud che saltano insieme, una cosa di rara bellezza. Un fumogeno azzurro viene acceso poco dopo il gol al confine con la Maratona. Seguono altri bei cori come “Lalalalalalalalà eh eh oh oh” e altri ancora verso la fine. Al triplice fischio tutti i settori dove sono sistemati i tifosi napoletani, cioè un po’ dappertutto, alcuni addirittura in Maratona Superiore, fanno grande festa per tre punti importanti quanto sudatissimi. Il livello del tifo napoletano è da considerarsi quest’oggi molto buono.
La “Maratona Emiliano Del Rosso” parte bene, con un buon tifo, cori alti e incisivi. Nei primi minuti vengono esposti due striscioni, uno per i tre giovanissimi ragazzi tifosi foggiani scomparsi di ritorno dalla trasferta di Potenza, “Vicini al dolore della Foggia Ultras”, uno dedicato allo storico capo ultrà del Napoli Luciano Vivenzio, detto “Rececconi” per l’incredibile somiglianza con il Rececconi che vinse lo scudetto con la Lazio nel 1974, appartenente al Gruppo “Fedayn”, scomparso ai primi di ottobre a soli 65 anni, “La Maratona ti rende onore ciao Luciano Rececconi”. Subito dopo l’esposizione del suddetto striscione parte forte il coro “Onoriamo gli ultras scomparsi!”, applaudito, come sopraccennato, anche dagli ospiti. Un altro, recitante “Bentornati diffidati tanto tornano tutti”, verrà esposto più tardi per alcuni esponenti degli “Ultras Empoli” al rientro da delle diffide. L’Empoli in campo si batte molto bene e la Maratona prende i giri giusti e alza i decibel, con cori come “Quando l’azzurro segnerà la Maratona esploderà…”, “Siamo l’armata biancazzurra e mai nessun ci fermerà…”, “Siam sempre qui insieme a te per l’Empoli combatterem…”, oppure “Empoli alé, siamo sempre insieme a te, siamo gli empolesi, non vi lasceremo mai…”. Sul finire del primo tempo, la buona prova che offre l’Empoli in campo fa partire spontaneo, dalla parte di Maratona inferiore che sta a sedere, il coro “Empoli, Empoli!”. Il tifo nel secondo tempo parte un po’ in sordina, poi riprende quota con cori come “Combatti con il cuore e vinci per gli ultrà…”. Le pause sono poche, saranno un po’ di più verso la fine. Lo zoccolo duro tifa fino al termine, la Maratona prova a farsi sentire, anche con l’Empoli che scompare un po’ dal campo, con cori tipo “…Empoli calcio…”, ma non c’è niente da fare. L’Empoli cede in casa per la prima volta in questo campionato dopo tre “0-0”, ed è ancora a secco per quanto riguarda i gol segnati al “Castellani”. La squadra esce sconfitta ma tra gli applausi convinti dei suoi supporters, che ancora una volta alzano il coro “Orgogliosi di essere empolesi”. Anche oggi non è certo mancato il colore in Maratona inferiore, con diversi bandieroni sventolati ed alcuni stendardi ed il livello del tifo empolese è da considerarsi molto buono, quasi paragonabile a quello partenopeo dal più alto blasone.
Uno sguardo altrove: Alle 15 di sabato 19 ottobre scorso si gioca COMO-PARMA, coi parmensi che riempiono quasi tutta la parte superiore del settore ospiti, facendo davvero un buon tifo. Espongono lo striscione “Gaetano, Michele e Samuel vivono nei cuori degli ultras” per i ragazzi foggiani scomparsi ed i comaschi partono con due minuti di applausi e poi cori pro ultras, come successo ai funerali a Foggia. Oltre i colori rispetto, onore, mentalità. Anche loro espongono uno striscione: “Troppo giovani per smettere di tifare, vicino ai tifosi foggiani”. Per loro tanta voce ma non riempiono la curva. La gara si chiude sull’1-1. 10.114 spettatori ufficiali..La trasferta di Como era stata inizialmente vietata ai parmensi, ma è stata poi liberata grazie al ricorso presentato dagli emiliani, con le assurdità degli organi preposti che sono state rese tali il giudice del Tar ha deciso che non c’erano i presupposti per vietare ad un’intera comunità il diritto di seguire la propria squadra in trasferta: una piccola vittoria contro la repressione..Nell’ultima trasferta a Bologna, all’uscita dallo stadio, 8 autobus di linea aspettavano chi voleva raggiungere la stazione. Durante il tragitto da uno dei bus che precede quelli occupati dai “Boys Parma” viene rotto uno specchietto ad una macchina, atto comunque ripudiato. Arrivati in stazione scendono dai bus e vengono colpevolizzati per la rottura con toni arroganti e fortemente provocatori, si cerca di parlare con un dirigente della polizia spiegando che, nonostante l’estraneità dei “Boys” al fatto, se ne assumono la responsabilità, pronti a risarcire il proprietario dell’auto. Ma le loro spiegazioni sono inutili, nonostante che anche alla Digos di Parma sia stata ribadita la loro intenzione a risarcire il danno. La polizia, già in tenuta antisommossa, continua a spingere e provocare i parmensi che ancora defluiscono verso i binari, arrivando a utilizzare i manganelli e ad abbozzare una carica, qualche parmense si difende dando manate agli scudi e poco altro. Vietare Como sarebbe l’ultimo sopruso di chi non sa e non vuole gestire l’ordine pubblico, anzi, visto il momento in cui gli ultras sono sotto i riflettori vuole far vedere che anche a Bologna si fa qualcosa, ma le motivazioni che volevano vietare la trasferta ai parmensi sono solo menzogne. Alle 15 del sabato si gioca anche un divertente GENOA-BOLOGNA, con rimonta genoana da 0-2 a 2-2 firmata Pinamonti. I bolognesi sono molti ma non riempiono tutto il settore ospiti, forse preoccupati per l’alluvione che sta colpendo la loro città. Infatti un pullman di fans felsinei al ritorno da Genova si trova bloccato dall’alluvione alle porte della città emiliana. Espongono la scritta “Vicini alla Foggia ultras”. I genoani sono piuttosto vivaci, sventolano tanti bandieroni, eseguono un buon tifo, battimani, una bella sciarpata al dodicesimo minuto, ribadendo che loro sono il dodicesimo in campo, accendono fumogeni ed espongono, fuori lo stadio, “Vicini alla Foggia ultras”, e dentro “Tanto dolore nessuna rivalità per la scomparsa di 3 giovani ultrà”. 30.952 spettatori ufficiali.
Alle 18 del sabato si gioca MILAN-UDINESE, coi friulani che sono davvero in buon numero, circa 6-700, molto colorati ed eseguono buon tifo e buoni battimani. Espongono la scritta “Oggi solo un saluto…Udine il giusto tributo!!”. La Sud rossonera si presenta senza striscioni e senza bandiere. Lo aveva annunciato su Instagram prima della gara: “E’ vietata l’esposizione degli striscioni e dei relativi simboli di ‘Curva Sud Milano’, joker, Vecchia Maniera, Estremi Rimedi per un tempo indefinito e senza una motivazione precisa. Per solidarietà i gruppi della Curva hanno deciso di non esporre striscioni”. Unica eccezione uno striscione per gli ultras arrestati nell’inchiesta sulle curve di Milano: “Forza ragazzi noi forti sempre”. Sciopero anche per quanto riguarda i cori, almeno fino all’ultimo quarto d’ora quando la Curva Sud ha iniziato a cantare con forza. Gran festa alla fine per una tribolata vittoria. 71.214 gli spettatori ufficiali. L’anticipo del sabato sera alle 20,45 è JUVENTUS-LAZIO, con lo “Stadium” praticamente sold out. I laziali sono in buon numero ma non riempiono bene il settore ospiti. Assenti gli ultras, fedeli al comunicato diramato un po’ di tempo fa, nessun striscione esposto. I supporters laziali sono perlopiù gente comune. A Roma fuori lo stadio esposto tenuto in mano lo striscione “Samuele, Michele e Gaetano giovani ultras per sempre!”. Buono il tifo juventino, tante pezze, comunque niente di eccelso. Esposto lo striscione “Da una trasferta si torna senza voce mai senza vita!” e, in città, “A chi perde la vita inseguendo una passione ci uniamo a Foggia nel suo immenso dolore!”. La Juve agguanta nel finale un’importante vittoria e dopo il triplice fischio va tutta quanta a far festa sotto la Curva Sud. Alle 15 della domenica va in scena LECCE-FIORENTINA, coi toscani che riempiono tutto il settore ospiti inferiore e un po’ di quello superiore. Sono molto colorati con tanti stendardi, alcuni anche nuovi e col nuovo striscione “Section Sweden”. Espongono il messaggio “Gli ultras viola si stringono al dolore della città di Foggia”. Purtroppo rovinano tutto con un assalto ai danni dei supporters andriesi diretti a Nardò, seminando il panico sulla statale 16 a Torre a Mare. I leccesi, quasi tutti a torso nudo nonostante la pioggia, espongono all’inizio il significativo striscione “Il minuto di silenzio ce lo prendiamo, un ultras non muore di meno”, riferito al minuto di raccoglimento non concesso dalla Lega Calcio per le vittime di Foggia, alle quali è dedicato anche lo striscione, fisso al primo anello in basso, “Sogni e ideali non muoiono mai, buon viaggio giovani ultras”. Dopo un lungo silenzio si fanno sentire incredibilmente a partita ormai compromessa, a modo loro, sullo 0-5 e sullo 0-6, con cori come “Guarda che guarda che guarda che sconfitta, presidente guarda che sconfitta”, “Non ci fermano gli ostacoli”, “U.S.Lecce devi lottare in Serie A noi vogliamo restare”, “Oh fate come noi fate come noi fate come noi non mollate mai…” e “Non vinciamo mai un cazzo, festeggiamo la salvezza, dacci i soldi di Strefezza ca ni facimu a pezza” (Strefezza è un fantasista brasiliano che il Lecce ha ceduto al Como nel gennaio 2024). Spettatori ufficiali: 25.124.
Alle 15 domenicali c’è anche VENEZIA-ATALANTA, con gli ultras atalantini che sono assenti in quanto a loro vietata la trasferta perché non possessori di Tessera del tifoso, non avendola per principio sottoscritta. In compenso il settore ospiti è pieno lo stesso di Clubs, più il Gruppo “Agitati”. La Curva Sud arancioneroverde è piena, ben colorata, offre una bella sciarpata e sventola diversi bandieroni. La Dea passa a Venezia con un perentorio 0-2. 11.979 gli spettatori ufficiali. Alle 18 della domenica va in scena CAGLIARI-TORINO. I torinisti riempiono completamente il settore ospiti all’’Unipol Domus’, sono molto colorati, con tante bandierine, pezze, compreso quella col teschio degli “Ultras Granata”, “TH” (Torino Hooligans) ed alcuni striscioni top come “Ruvidi” e “Birra e bestemmie”. Alcuni torinisti regalano delle maglie e delle sciarpe a un ragazzo disabile cagliaritano, ma più che altro gli regalano il sorriso. Lunghi i tempi del recupero per l’attaccante del Torino Duvan Zapata, operato al ginocchio. I tifosi hanno mostrato lo striscione “Forza Duvan la Maratona è con te!” fuori dall’’Olimpico-Grande Torino”. Inoltre, fuori dal “Filadelfia”, hanno esposto lo striscione “Vicini alla Foggia ultras”. I cagliaritani eseguono un bel tifo, trascinando la propria squadra a una bella rimonta, da 1-2 al 3-2 definitivo; sono davvero da elogiare. Espongono lo striscione “13-10-24: nel nostro essere ultras eterna la vostra presenza”, con alla fine della frase la classica pezza degli “Sconvolts 1987”. 16.265 spettatori ufficiali. Il posticipo della domenica sera e match-clou della giornata è ROMA-INTER. I nerazzurri, dopo le vicissitudini ‘ndranghetiste si presentano in circa 3.500, senza striscioni ultras ma con alcune pezze come “Secondo Anello Verde” e “Diffidati” in balconata, con 3-4 bandieroni normali; sono ovviamente in fase di riorganizzazione ma, specie durante i primi 15 minuti di silenzio romanista, si fanno sentire. L’altra settimana a Milano sui Navigli il Gruppo “Viking” ha festeggiato i 40 anni con tanto di fuochi pirotecnici e striscione esposto. Interisti espongono fuori da San Siro il messaggio “Vicini alla Foggia ultras buon viaggio giovani angeli”. La Curva Sud rimane fuori per il primo quarto d’ora, poi esordisce con “15 minuti di assenza perché siamo schifati da questa dirigenza!”. Poi inizia a tifare come sempre e con buona verve. Molti gli striscioni per i ragazzi di Foggia, come “Vicini alla Foggia ultras e famiglie dei ragazzi!”, ricordato l’anniversario dei “Royalist”. Un altro striscione contro la dirigenza recita “Friedkin: la vostra assenza è talmente palese…che a parlare ci avete mandato un francese!”. Altro striscione “Il marchese s’è addormito! Ciao Adamo”, per lo storico rivale Adamo Dionisi, vecchio irriducibile Lazio, venuto a mancare da pochi giorni. Solito calo dovuto al risultato negativo. Si chiude col coro “La nostra fede mai morrà”, storico, di inizio anni ’80, che accompagna la Roma alla sconfitta ma che sta a ricordare che gli ultras non mollano mai. 64.119 spettatori ufficiali. Per motivi tecnici non è stata trattata HELLAS VERONA-MONZA.
Io, da domenica, sono ancora senza voce; cantato e urlato tanto, forse troppo. Mi è uscito anche un arbitro becco fortissimo.