Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Sono pesanti i punti in palio in questo interessante match che si gioca sabato 20 aprile 2024, alle h.18, valido per la 33esima giornata, quattordicesima di ritorno, del campionato italiano di calcio di Serie A 2023/2024. Il meteo è strano, capriccioso, ma il pubblico è piuttosto numeroso e sfida le intemperie: buono il colpo d’occhio con 12.916 spettatori ufficiali. Il Napoli nelle ultime cinque partite ha raccolto sei punti, mentre l’Empoli nello stesso arco di gare ha racimolato solo tre punti. L’Empoli colpisce a freddo dopo soli 4 minuti con Alberto Cerri, che può sfogare la sua gioia dopo il gol annullato a Lecce. Poi verso il 35° Cambiaghi si mangia un’occasione enorme prendendo il palo. L’Empoli indietreggia e subisce, specie nel secondo tempo, il forcing del Napoli, che però non si rende quasi mai davvero pericoloso. L’Empoli ribatte colpo su colpo, non molla mai e grintoso si porta a casa tre punti importantissimi, molto preziosi, nella lotta alla salvezza. Un Empoli operaio che bada al sodo senza fronzoli, Napoli sottotono.

Il Napoli, seguito da ben 3.850 tifosi, che hanno sfidato pioggia, vento e freddo per esserci, delude ancora una volta il proprio pubblico, con gli ultras di nuovo sul piede di guerra. Anche oggi lasciano metà del settore ospiti vuoto per il primo quarto d’ora, con l’unico striscione “Solo gli ultras vincono sempre”, per poi, al 16°, riempire improvvisamente, in men che non si dica, lo spazio vuoto, esponendo al posto dello striscione sopracitato, quelli dei Gruppi, annunciando in qualche modo la loro entrata con un cospicuo lancio di fumogeni, con cori che sono dei veri e propri boati e con lo sventolio di bandieroni di pregevole fattura, per poi, dopo essersi sfogati, zittirsi e riprendere il tifo dopo un po’. Faranno questa cosa di andare a folate almeno due-tre volte. Gli ultras occupano almeno il terzo e il quarto spicchio partendo dalla Maratona, mentre il resto della Curva Sud e la LateraIe Sud scoperta vede presente la gente comune, con molti striscioni di Napoli Clubs, provenienti soprattutto dal centro e dal Nord Italia. Il clima è pesantissimo, la frattura con la squadra e la Società è forte e netta. Si alternano cori come “La gente vuol sapere chi noi siamo” e “Siamo noi, siamo noi, i campioni dell’Italia siamo noi…”, ad altri come “Indegni, indegni!”, “Mercenari!”, “Andate a lavorare”, “Via da Napoli, via da Napoli”. Il clima di contestazione non si placa nemmeno nel secondo tempo, quando il Napoli attua il massimo dell’impegno, alla ricerca del gol del pareggio che però non arriva e gli ultras si scatenano contro la propria squadra, che non viene fatta neanche avvicinare al settore ospiti, a parte il capitano Di Lorenzo e forse qualcun’altro, che va a parlare con gente della curva, anzi, al triplice fischio del signor Manganiello di Pinerolo, avviene una mini invasione di campo – di almeno un ultrà – bloccata sul nascere dagli steward, con i napoletani che urlano slogan al loro indirizzo. Si vivono momenti convulsi e di estrema elettricità. Moltissimi i fischi. Premesso che se si dovesse esprimere un giudizio sul livello del tifo degli ultras napoletani verrebbe la voglia di tagliare corto, liquidandolo con un “non giudicabile”. Ma se lo si dovesse esprimere per l’organizzazione della contestazione, fatta con sincronismi perfetti, per gli splendidi bandieroni – citiamo quello “Diffidati Campioni d’Italia” – tenuti su spesso e per alcuni cori di sprono, che pur ci sono stati, meriterebbero un bel voto e verrebbe da giudicarli in modo più che buono. Voto: 7,5. Giorni fa il Gruppo della Curva A “Masseria” ha compiuto 32 anni.

E’ buona fin dall’inizio la spinta della Maratona “Emiliano Del Rosso”. Come sempre l’impegno non manca e uno dei primi cori a partire è “Quando l’azzurro segnerà la Maratona esploderà…”, ed al gol di Cerri esplode davvero. Come sempre sono molti i cori che vengono bene anche se la tensione per l’alta posta in palio è tanta. Oggi la parte ultras della Maratona è ben riempita, i cori sono piuttosto lunghi, prolungati, come “Alé alé forza l’azzurro alé sempre ti sosterremo sempre sarem con te…”. Meno lungo del solito Il “lo lolololò lolololò Empoli calcio…”. Durante il primo tempo viene esposto lo striscione “Bentornato Francesco”, per un diffidato al rientro proprio oggi. Seguono poi i classici cori in favore dei diffidati. Quest’oggi, al contrario di quanto capitato in molte altre partite, almeno quest’anno, il tifo dopo l’intervallo è ricominciato quasi subito. Buoni alcuni battimani e grande lo sventolio di diversi bandieroni. Nel secondo tempo viene poi esposto lo striscione “Benvenuto Matteo”: fiocco azzurro in Maratona per un noto esponente dei “Desperados Empoli”. Seguono altri cori come “E’ una vita che vivo insieme a te, per la mia città io canterò…” ed “E’ la mia vita è per sempre accanto a te…ovunque andrai non ti lascerò mai…”, molto bello. Viene proposto il classico “Forza azzurro! Vinci per noi!” in un momento in cui il Napoli attacca molto e gli occhi dei presenti sono puntati verso la partita e non verso i lanciacori, che pur si prodigano molto. Il tempo passa lento, l’Empoli in campo non cede di un metro ma subisce l’iniziativa napoletana, peraltro senza concedere grandi occasioni. La Maratona ha per la verità qualche passaggio a vuoto durante il secondo tempo ma, verso la fine, capisce il momento e si lascia andare in un “Empoli! Empoli” spontaneo, chiamato poi con il classico “Tutto lo stadio!”. Ne seguirà un altro ancor più convinto. Il triplice fischio, dopo quattro minuti di recupero, viene accolto come una liberazione da tutto lo stadio che parteggia per gli azzurri di casa. E’ grande la soddisfazione di aver battuto, per la seconda in questa stagione, i campioni d’Italia uscenti. Si festeggia con la squadra che va sotto la Maratona a raccogliere gli applausi dei propri tifosi, che accendono anche un fumogeno. Si alza il più classico dei cori: “Orgogliosi di essere empolesi…”. Ad assistere alla gara non era presente nessun gemellato, ma è stato realizzato lo stesso uno striscione, esposto tenendolo a mano fuori lo stadio, per un fratello di Bilbao scomparso (è piuttosto recente l’amicizia con gli ultras dell’Athletic Bilbao), che recitava “12 anni senza giustizia Inigo vive”. La prova del tifo azzurro è anche oggi da ritenersi più che buona e merita un voto piuttosto alto: 7,5.

Uno sguardo altrove: L’anticipo del venerdì alle 18,30 è GENOA-LAZIO. I laziali sono ancora in contestazione e molti hanno preferito saltare la trasferta di Genova: pochi i tifosi biancocelesti presenti. I genoani sfornano ancora una buonissima prestazione, il tifo si può dire che è ai massimi livelli e vengono accesi fumogeni a più riprese. Come è ormai di consuetudine al 12esimo minuto viene realizzata una sciarpata mozzafiato che coinvolge buona parte dello stadio. Presenti con tanto di pezza i gemellati “Ultras Spartak Varna”. I genoani, lunedì 15 aprile scorso a Firenze erano circa 1.600 e fecero un tifo migliore dei fiorentini, esponendo anche lo striscione eloquente “Basta morti sul lavoro”. Lo 0-1 finale rilancia la Lazio nella corsa per un posto in Europa. 30.697 spettatori ufficiali. L’altro anticipo del venerdì, alle 20,45 però, è CAGLIARI-JUVENTUS. Ovviamente è pieno lo spicchio riservato ai tifosi della Juve, che nel corso della partita si fanno sentire più volte, pur non facendo poi granchè. Bandieroni comunque sempre alti e tanti gli striscioncini. La Curva Nord cagliaritana comincia con l’esporre uno striscione per un ultrà scomparso in settimana: “Ciao Pancetta…per sempre ultras!”. Dopo circa 6 minuti inizia il tifo vero e proprio, e sarà di pregevole fattura. Molti i cori che si alzano al cielo tra cui “Forza Cagliari! Vinci per noi!”, “Forza vecchio cuore rossoblù”, “Aprite le porte che passano che passano i rossoblù…”, “Noi siamo cagliaritani!”. Nel primo tempo lo stadio è ribollente di tifo ed entusiasmo, che con la rimonta della Juve forse cala un po’, anche se il pubblico rimane sempre partecipe. Gran tifo comunque nel finale e anche nel dopogara con la squadra sotto la Nord. La tifoseria lancia cori contro i tifosi sardi di fede bianconera: “Juventino sardo, tu non sei sardo sei solo un bastardo! Juve, Juve vaffanculo….!”. Gli “Sconvolts” hanno organizzato giorni fa una raccolta fondi per poter pagare il writer che ha realizzato uno splendido murales dedicato a Fabrizio “Bizietto” Marras scomparso sette anni fa, il 19 aprile 2017, a soli 33 anni. “Ciao Bizietto” ed “Assenti presenti” sono le due scritte, in puro stile “ultras” che campeggiano accanto al suo volto. La pezza “Bizietto”, insieme a quella degli “Sconvolts” era presente in Curva Nord contro la Juve. Spunta qualche bandierone anche in curva Sud, all’altezza dello striscione “Sempre con noi”. Il 2-2 finale consente al Cagliari di fare un altro passo avanti verso la salvezza. 16.179 spettatori ufficiali.

Nell’anticipo del sabato sera si gioca HELLAS VERONA-UDINESE. Sono “belli” i friulani a Verona, occupano buona parte del livello superiore del settore ospiti. Bella sciarpata, stendardi nuovi di pacca, tanti bandieroni e tanta voce, stilose le pezze, in evidenza quella dei “Veterani”. Gli “Hellas Army” di casa non sono da meno e, soprattutto nel finale, quando arriva il gol-vittoria di Coppola, si scatenano, col “Bentegodi” che diventa una bolgia. Accesi alcuni fumogeni, bella sciarpata finale sulle note di “Beat Verona beat”. Presenti i gemellati triestini con tanto di pezza. Anche a Bergamo, lo scorso 15 aprile, i veronesi avevano fatto un buon tifo e mostrato compattezza. Vittoria importantissima per il Verona, mentre l’Udinese vede le streghe (in arrivo sulla panchina friulana Fabio Cannavaro). 27.662 gli spettatori ufficiali. Il lunch-match abituale della domenica è SASSUOLO-LECCE, coi leccesi che a Reggio Emilia sono circa 4mila ed occupano praticamente tutto il settore ospiti, autori di un tifo davvero molto buono con tanta voce e qualche fumogeno. Tra le pezze segnaliamo “Indomabili Lecce” ed “Irr” (Irriducibili), tra gli stendardi “In poltrona stacci tu!!!”. Ovviamente è come se giocassero in casa, visto che gli ultras sassolesi a dire tanto sono circa 100-120, quindi al cospetto ben poca cosa. Lo 0-3 affossa gli emiliani mentre i salentini vedono ancor più vicina la salvezza. 16.210 spettatori ufficiali. Alle 15 della domenica si gioca TORINO-FROSINONE, coi ciociari che salgono nel capoluogo piemontese in 150. Per la verità non molti, specie se si considera l’orario comodo e l’alta posta in palio. Li si aspettava in di più, belli i bandieroni ma il tifo non è forte. Da segnalare invero lo stendardo “Fieri di essere ciociari”. I padroni di casa lasciano ancora la Curva “Maratona” spoglia di striscioni dei Gruppi per il noto sciopero del tifo causa diffide a loro dire ingiuste. L’unica scritta è “Ciao Gianni nel cuore”, nota figura storica del tifo granata. Si tifa a sprazzi ed è immancabile il classico coro “E non ci avrete mai come volete voi, diffidati con noi…”. Bella fitta la sciarpata. Anche il Gruppo “Torino Hooligans” accenna a tifare in Curva “Primavera”. 23.728 spettatori ufficiali.

Alle 18 della domenica c’è SALERNITANA-FIORENTINA, coi toscani che sono una buona rappresentanza, con tante pezze tenute a mano e tanti bandieroni a sventolare incessantemente. Due ragazzi si mettono un lenzuolo bianco addosso con davanti una grande “B”, rivolgendosi in pratica al pubblico di casa che vede gli spettri della retrocessione. Il settore ospiti gioisce molto ai due gol e fa festa per la vittoria. Buon tifo dei salernitani, l’’Arechi’ offre la solita carica, la solita spinta, nonostante manchi solo la matematica a sancire la discesa in Serie B. Nuovo coro dei salernitani sulle note della famosa hit “Maledetta primavera”: “Che importa se è arrivata la retrocessione…che vuoi che sia! In ogni categoria, Salernitana, io non vivo senza te…”. Momenti di tensione nel prepartita con 10 agenti feriti. Le forze dell’ordine effettuano diverse cariche di alleggerimento per disperdere i più casinisti. All’arrivo dei pullman trasportanti i tifosi viola, un folto gruppo di salernitani prova a forzare un cordone della polizia. Gli agenti da un lato hanno contenuto gli ospiti e, dall’altro, hanno respinto i supporters di casa, evitando il contatto. Le tensioni sono proseguite per una ventina di minuti, con le forze dell’ordine che hanno dovuto esplodere diversi lacrimogeni nel piazzale della Tribuna per disperdere i più scalmanati. Dentro lo stadio sono stati tanti i cori offensivi che le due tifoserie si sono scambiati. I salernitani hanno fatto poi visita ai baresi sabato 20 aprile scorso (Bari-Pisa), esponendo fuori lo stadio la frase “Era il 25 settembre 1983…Bari e Salerno due città unite per l’eternità”. Il posticipo della domenica sera è MONZA-ATALANTA. I bergamaschi sono davvero tanti, prendono quasi tutto il settore ospiti eseguendo un buon tifo con tante bandiere e bandierine. Vista la vicinanza tra le due città molti di loro ne hanno approfittato per fare una scooterata vecchio stile, passando per i paesini e accendendo fumogeni. In Atalanta-Liverpool, ritorno Quarti di finale di Europa League, finita 0-1 – ma all’andata la Dea aveva espugnato ‘Anfield’ con uno storico 3-0 – è stato davvero infernale il tifo degli atalantini, che hanno organizzato una bella coreografia con bandierine bianche-nere-azzurre e lo striscione, sopra il quale son stati accesi diversi fumogeni, “Liberiamo al vento i nostri sogni, sventolando al cielo i nostri colori”. I monzesi si presentano con la loro curva spoglia degli abituali striscioni e bandiere, in segno di protesta per i venti Daspo, comminati in seguito agli scontri con la polizia dopo la partita Monza-Napoli del 7 aprile scorso, in cui rimasero feriti anche cinque agenti. Il tifo, sarà molto probabilmente per questo che è poco convinto, a sprazzi. D’altronde il Monza ha ormai ben poco da chiedere al suo campionato. Segno di vicinanza dei gemellati triestini che mostrano la scritta “La repressione non fermerà la Monza ultrà”. Per ragioni tecniche non sono state trattate le partite ROMA-BOLOGNA e MILAN-INTER. 

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13 Commenti

  1. Non sono d’accordo: per la prima volta l’ho vista al circolo e il tifo azzurro è stato predominante rispetto a quello napoletano.
    9 a 7 per me.

  2. Verso la fine della partita si è levato il coro Empoli Empoli Empoli dalla maratona superiore, forse Enrico ha ragione se si fosse tutti a un piano verrebbe coinvolta tanta gente che ha voglia di tifare. Da segnalare a partita ampiamente finita il lancio di un fumogeno dal settore ospiti finito in maratona inferiore.

    • Ssssshhhh non lo dire… Sono anche entrati in campo tra Prima,durante e dopo una decina di napoletani, come come sempre in maratona superiore gli ospiti fanno quello che c…. Gli pare!!!!

    • Ti ringrazio…
      Aggiungo che in trasferta sono riuscito a coinvolgere gente che di calcio non gliene fregava nulla e in casa non ci sono riuscito…
      In trasferta ho visto gente anche di 70 anni fare un battito di mani cosa che poi in casa non fanno …
      Per chi dice che saremo 1500 in curva si sbaglia di grosso … Perché sono convinto che daremo un colpo d’occhio da mozzafiato…

  3. Io ho sentito un gran tifo dalla Maratona Inferiore, ma anche in quella Superiore c’è stata tanta partecipazione… niente da invidiare agli ex campioni d’Italia….

  4. Tifo molto buono. I segnali positivi si stanno consolidando. E’ il momento di fare il passo. Cogliamo l’attimo.
    CURVA qualunque essa sia. Lasciamo con il cerino in mano chi si lamenta dei prezzi e non si rende conto dei veri prezzi della maratona.

  5. Per la società Empoli…
    Ricordarsi i prezzi fatti a noi empolesi….
    Non più di 1.000 biglietti…
    Questo si chiama democrazia…
    Se poi fai venire 5.000 ospiti
    Per una volta facci la curva…

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