Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”
Match interessante, anche se si tratta di un testa-coda, quello che si disputa quest’oggi, sabato 27 gennaio 2024, alle h.18, per la ventiduesima giornata, terza del girone di ritorno, del campionato italiano di calcio di Serie A 2023/2024. L’Allianz Stadium è pressoché esaurito, con 39.518 spettatori ufficiali, grazie al momento speciale che sta vivendo la Juventus, attualmente prima in classifica, in attesa di quello che farà l’Inter nelle partite da recuperare. L’Empoli viene da aver raccolto quattro punti nelle ultime quattro partite, mentre la Juve, nello stesso numero di partite ne ha fatti ben dodici, quindi trionfando sempre. L’Empoli di oggi gioca davvero bene, meritando ampiamente il punto – preziosissimo – che strappa alla Juve, anche se, occorre dirlo, gioca dal 18° minuto con l’uomo in più per l’espulsione dello juventino Milik. Va sotto al 50° per un gol di Vlahovic, uno dei giocatori del momento, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e pareggia al 70° con un colpo da biliardo del talentino Tommaso Baldanzi. Poi controlla senza correre tanti rischi, anzi, è la Juve che finisce più stanca e rischia qualcosa in più.
I tifosi empolesi presenti a Torino sono uno sparuto gruppo, esattamente 92. Questo perché i Gruppi organizzati della Maratona “Emiliano Del Rosso”, facendolo sapere per tempo con tanto di comunicato ufficiale, “hanno preso la difficile decisione di rinunciare alla trasferta di Torino”. Una scelta motivata dalle avverse condizioni imposte, quali prezzo esagerato del biglietto per il settore ospiti, obbligo di registrazione online al sito della Juventus per acquistarlo, “restrizioni sul materiale e limitazioni durante la partita”. Infatti il materiale che entra nel settore ospiti va denunciato ed è vietato stare a cavalcioni alla ringhiera in basso. Quindi divieti davvero stupidi. Il comunicato specifica anche che nonostante il peso della decisione, si rifiuta di scendere a compromessi, e termina con un bel “No al calcio moderno!”. Il gruppetto di empolesi presenti si limita praticamente a fare l’atto di presenza; per loro comunque una gran soddisfazione, e contentissimi, ricevono l’applauso di tutto l’Empoli Calcio che contraccambiano per un abbraccio ideale. Ovviamente il livello del tifo dei tifosi azzurri non è giudicabile. I Gruppi Ultras empolesi erano invece che a Torino, a festeggiare al Centro Intifada a Ponte a Elsa, lo storico gemellaggio con gli amici di Montevarchi. Esposto all’esterno lo striscione “I bicchieri al cielo alzeremo, da 35 anni Montevarchi ed Empoli”.
Il tifo della Curva Sud juventina parte subito molto bene, i cori sono alti fin dalle prime battute, e piuttosto prolungati, come il classico “Vinci per noi magica Juventus”. La Sud canta con continuità. Disappunto nello stadio dopo l’espulsione di Milik, quando parte il coro “Lega Italiana figli di puttana!”. Poco dopo si alza forte un “Forza Juve! Vinci per noi!” che risuona bello alto, per proseguire poi con altri cori. Convinto l’inizio del secondo tempo. Si continua sciorinando un po’ tutto il repertorio, come con “Undici leoni, noi vogliamo undici leoni” ed “Oh devi vincere, devi vincere, devi vincere…”. Esplode lo stadio al gol di Vlahovic, ma l’Empoli reagisce bene. La Sud bianconera offre molti bandieroni, come quello in cui è scritto “Vecchie emozioni”, stendardi come “Vincere o morire” e la bella pezza “La Juve siamo noi”. Dopo il gol si prosegue con “Vinci per noi magica Juve alé”, e dopo l’ormai classica sciarpata al coro di “Oh bianconeri alé, oh bianconeri alé, oh bianconeri alé, bianconeri alé”, con le sciarpe che una volta si alzano e una volta si abbassano. Esposte diverse pezze e striscioni che danno colore alla curva. Due striscioni sono dedicati ad un ultrà purtroppo non più tra noi, vale a dire Quintino Ciriello, venuto a mancare in settimana, per gli amici di sempre “Tino”, storico ultrà del gruppo “Tradizione Juve”. Uno striscione recita “Chi ti ha nel cuore…rispetto e onore, ciao Tino”. Per lui anche un altro striscioncino. Il pareggio di Baldanzi non sembra scalfire più di tanto la costanza nel tifare della Sud bianconera di oggi. Poi verso la fine del match si tiene alto il coro “Vinci per noi magica Juventus oh oh oh…”. Il tifo bianconero, cullando il sogno Scudetto tiene da parte scioperi o varie iniziative di protesta. La Juve paga l’uomo in meno alla fine, in termini di fiato non è ha più. Come di consueto in Curva Nord, come d’altronde la Juventus vuole, sono presenti gli Juventus Clubs sparsi per la Penisola italiana. I cori partono dalla Curva Sud primo anello in basso e son ripresi in parte dal secondo anello, quello per intenderci dove vi era lo striscione “Drughi”. Anche sopra fa la comparsa qualche bandierone. Al termine del match la Juve viene applaudita dai suoi fans. Il livello del tifo bianconero, quest’oggi molto animato, è da ritenersi molto buono. Voto: 8-. Va detto che anche se gli empolesi fossero stati a ranghi completi, sarebbe stato difficile sentirli in questa bolgia.
Uno sguardo altrove: L’anticipo del venerdì sera è CAGLIARI-TORINO. Si gioca nel ricordo della scomparsa di Gigi Riva, autentica bandiera del Cagliari, avvenuta il 22 gennaio scorso all’età di 79 anni per un attacco cardiaco. Il leggendario “Rombo di tuono”, soprannome datogli dal grande giornalista Gianni Brera, schivo e introverso ma grande campione in campo, e che detiene il record di 35 gol segnati in Nazionale, dal1990 al 2013 team manager della stessa, ha sempre rifiutato la corte degli squadroni, che gli offrivano ponti d’oro pur di sradicarlo dalla sua amata Sardegna. I funerali si sono celebrati lo scorso 24 gennaio alla presenza di oltre 25 mila persone, tra slogan e bandieroni del Gruppo Ultrà degli “Sconvolts” che avevano anche esposto lo striscione “Indelebile scelta di vita…grazie Gigi!”. Allo stadio è invece stato esposto in Curva Nord lo striscione a due piani “…Oggi invece so che era un destino: so che stavo andando a casa mia”, ultime parole rilasciate da lui in un’intervista quando gli chiesero del perché non voleva venire in Sardegna. Inoltre esposto lo striscione “Come te nessuno mai”, con nei pressi una gigantografia di Riva. I tifosi del Torino fanno il suo buon tifo riempiendo quasi tutto il settore ospiti, ed espongono la scritta, un po’ a presa in giro, “Ciao Giggirriva”. Brutta sconfitta interna del Cagliari, 1-2, nello stadio esaurito. A Bergamo si gioca l’anticipo del sabato alle 15 ATALANTA-UDINESE, coi friulani che vengono dalle accuse di razzismo per i cori rivolti al portiere del Milan Mike Maignan durante Udinese-Milan di sabato 20 gennaio scorso. Cercano di difendersi con un accorato comunicato ufficiale, su un cavalcavia della città espongono lo striscione “Giornalisti, sindaco e federazioni…falsi pagliacci giù le mani dai friulani!!!” ed al “Gewiss Stadium” espongono la scritta “Noi razzisti…voi ipocriti perbenisti!!”. Riempiono tutto il settore ospiti provvisorio facendo un buon tifo e organizzando una semplice coreografia da apprezzare, con strisce verticali bianche, nere al centro, poi di nuovo bianche, con alcuni fumogeni accesi. Grosso lutto per la Curva Nord bergamasca. E’ infatti scomparso in settimana, all’età di soli 52 anni, Alessandro Ferri, meglio noto come “Killer”; era un esponente molto conosciuto degli “Atalanta Supporters”. La sua Curva lo saluta così: “Uomo di poche parole…Ultras con tanti valori…ciao Killer per sempre nei nostri cuori”. I fratelli gemellati dell’Eintracht Francoforte gli dedicano lo striscione “One shot one kill ciao amico di tutti noi” (un colpo, un’uccisione). Il tifo della Nord, ancora una volta molto buono, porta la Dea al successo. 14.716 spettatori ufficiali. Esposta anche la scritta “Kryzstoffer mola mia”.
L’anticipo del sabato sera è il rocambolesco MILAN-BOLOGNA. I felsinei sono in migliaia a caricare la squadra e fanno grande festa per il 2-2 maturato nel palpitante finale. Purtroppo non gli è stata fatta entrare la pezza col volto di Federico Aldrovandi e neanche lo striscione “Rispetto per Davide”: davvero una vergogna. Instancabile il tifo della Curva Sud, bello come sempre, dopo il pareggio lo stadio è una bolgia infernale, un piccolo momento di pausa solo dopo il rigore sbagliato da Theo Hernandez sull’1-1, poi si ricomincia in pratica senza soste. Dopo il 2-1, doppietta di Loftus-Cheek, si alza un bel “Chi non salta è un bolognese”. Al rigore del 2-2 firmato dal subentrato Orsolini, la delusione è forte, ma poi la Sud ricomincia il tifo con un “Forza ragazzi” e altri cori, per una prova davvero eccelsa. 71.334 spettatori ufficiali. Il lunch-match della domenica è GENOA-LECCE, coi pugliesi che prendono quasi tutto il settore ospiti ed espongono lo striscione “29-01-1995, chi è Ultras non dimentica, Spagna vive. U.L.”. In ricordo di Claudio Vincenzo Spagnolo, detto “Spagna”, accoltellato a morte prima di Genoa-Milan, peraltro sospesa, del 29 gennaio 1995, a cui seguì un importante e partecipato raduno ultras. I leccesi fanno il loro tifo ma il “Ferraris-Marassi” è una bolgia, come praticamente sempre del resto. Splendida fumogenata d’altri tempi rossa e blu nelle due Gradinate Nord e Sud. Splendida la sciarpata, genoani veramente belli da vedere e da sentire. Esposto lo striscione “In questo calcio alla deriva solo applausi per Gigi Riva”. Hanno cantato coi leccesi in modo spettacolare contro Sampdoria e Bari. Buon Lecce ma è il Genoa a spuntarla per 2-1. Spettatori ufficiali: 32.152. Alle 15 domenicali si gioca il match HELLAS VERONA-FROSINONE, coi ciociari che non sono tantissimi ma neanche pochi, circa 300, espongono prima del via lo striscione “Ciao Gigi, unico e indimenticabile!”. Buoni battimani, tanti bandieroni, per la verità si sentono poco; con loro i fratelli gemellati messinesi con tanto di due pezze. I tifosi dell’Hellas si erano radunati alle 12,30 circa fuori dallo stadio per un’iniziativa goliardica di protesta contro la Società con la raccolta di qualsiasi tipo di oggetto da vendere. Prendono di mira soprattutto il presidente Maurizio Setti che sta smantellando la squadra svendendo tutti i pezzi migliori del Verona, secondo loro per il suo tornaconto. Infatti sul posto è esposta la scritta “Vendi tutto e continua a sistemare i tuoi conti!”. Lì vicino un’altra scritta “Setti bazar 200 m.” con una freccia che indica la direzione per andare dove vengono venduti gli oggetti. Il tifo è alto come di consueto, molti i cori lanciati dalla Curva Sud, ad esempio “Alé dai Veron dai Verona dai Verona…” ed “Alé forza Verona alé, forza Verona alé, forza gialloblù, gialloblù, gialloblù…”. L’1-1 finale accontenta di più gli ospiti, anche oggi per il Verona un rigore sbagliato. 17.529 gli spettatori ufficiali.
Alle 15 domenicali si gioca anche MONZA-SASSUOLO, davanti ad un pubblico non numeroso: 9.982 gli spettatori ufficiali. I sassolesi sono davvero pochi e sparsi nel settore ospiti, invero poche decine, per un tifo quasi nullo. I monzesi sono lungi da riempire la Curva “Davide Pieri”, fanno un buon tifo, ma sono stati migliori altre volte. Trovano una vittoria molto importante. Alle 18 della domenica c’è la sfida LAZIO-NAPOLI, con la Curva Nord e i Distinti Est e Ovest chiusi per i cori razzisti nei confronti del romanista Romelu Lukaku rivoltigli durante il Derby di Coppa Italia del 10 gennaio scorso. Pur essendo chiusa la Nord, lo striscione degli “Ultras Lazio” cambia solo collocazione, traslocando nel parterre della Tribuna Tevere, al centro, insieme all’effigie di Gabrielle Sandri, e a pezze come “Tavoletta”, “Pluto” e “Assenti non giustificati”. In pratica cambia poco rispetto al solito, vengono fatti molti cori, anche di sfottò verso i romanisti. Prima dell’inizio sono stati esposti gli striscioni “La Nord non è cemento e plastica”, “La Nord è ovunque siamo noi, dove siamo noi è la Nord”. In città esposto lo striscione “Ieri il razzo, oggi bomboni nelle torce, siete sempre i soliti infami…”. La trasferta ai tifosi napoletani era vietata a quelli residenti in Campania, ma ovviamente non a tutti, cosicché i presenti non campani formano un buon gruppetto e si fanno sentire con alcuni cori di sfottò e altri di incitamento, come “Segna per noi gonfia la rete…”, “Partenopei, noi siamo partenopei…”, “Lazio, Lazio vaffanculo!”, ecc. Il posticipo della domenica sera e match-clou della 22^ giornata è FIORENTINA-NTER, che si gioca davanti a 35.064 spettatori ufficiali. Buon colpo d’occhio al “Franchi” quindi. Gli interisti occupano tutto il settore ospiti, entrambi gli spicchi, offrendo una prova più che buona. Accendono fumogeni prima del minuto di silenzio per la morte di Gigi Riva. Si entusiasmano molto dopo lo 0-1 di Lautaro Martinez. Al centro dell’unico striscione da trasferta “Curva Nord”, la pezza “Diffidati” e quella del compianto Dede, portata con coerenza in tutti gli stadi. Buona anche la prova della Curva “Fiesole”, stasera bella piena, col volume piuttosto alto. Degne di nota le pezze “Per lei facciam di tutto” ed “UV 73 Pompa vive” (Stefano Biagini, per tutti “Pompa” era il leader indiscusso degli Ultras Viola ’73. Offese soprattutto dei viola agli interisti. Importantissima vittoria dei nerazzurri che, con una partita in meno, vanno in testa alla classifica a +1 sulla Juve, in attesa del Derby d’Italia in programma a Milano domenica 4 febbraio prossimo. Per motivi temporali non viene trattata la partita SALERNITANA-ROMA.