Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Si gioca oggi nel preserale, mercoledì 30 ottobre 2024 alle h.18,30, questo match valido per la decima giornata, turno infrasettimanale, del campionato italiano di calcio di Serie A 2024/2025, davanti a un “Carlo Castellani-Computer Gross Arena” gremito. Sono infatti 15.706 gli spettatori ufficiali che si registrano. L’Inter viene dall’incredibile rimonta subita dalla Juve nel Derby d’Italia, da 4-2 a 4-4 nel giro di poco tempo, di domenica scorsa 27 ottobre, e da dieci punti nelle ultime cinque partite, mentre l’Empoli, nello stesso arco di gare, ne ha racimolati solo cinque. La partita si è indirizzata in maniera nettamente buona per l’Inter, che già godeva dei favori del pronostico, a causa di un fallo cattivo e inutile del georgiano Goglichidze a centrocampo su Thuram al 28° che fa rimanere l’Empoli in 10. L’Empoli regge finché può, in inferiorità numerica, ma poi, al 50° è costretto a capitolare, su una buona azione di Frattesi. La contesa in pratica finisce lì, dal quel momento in poi sarà un monologo dei nerazzurri, anche se l’Empoli sembra per un po’ rimanere in partita, poi lo stesso Frattesi raddoppia al 68° e il monologo si fa ancora più costante. Si chiude qui il tutto, poi Lautaro Martinez, al 78°, mette il sigillo sulla vittoria, fin troppo pesante al di là dei suoi meriti, dei nerazzurri.

I tifosi interisti sono davvero tanti, sparsi un po’ in tutto lo stadio, 3.100 solo quelli che occupano la Curva Sud, dove sono sistemati gli ultras, che per la verità sembrano essere, così ad occhio, solo al terzo spicchio partendo dalla Maratona, quello più centrale, però non fino in cima, e in una porzione del secondo spicchio. Comunque sembrano pochi quelli che arrivano da Milano e che si posizionano dietro le pezze “Secondo Anello Verde” e “Diffidati”, sventolando alcuni bandieroni comunque di pregevole fattura. Il loro tifo non parte benissimo e non sarà niente di trascendentale nemmeno per il resto della partita. Certo, alcuni cori gli vengono bene, come “Noi abbiamo l’Inter nel cuore!”, uno dei primi che partono dalla curva interista, “Noi vogliamo questa vittoria!”, e altri ancora, perlopiù cori secchi; quelli prolungati non vengono altrettanto bene. Rispondono per le rime ai cori di sfottò che intona la Maratona di casa, ad esempio con un “Empoli, Empoli vaffanculo!” e diversi fischi. Comunque si vede ad occhio nudo che si stanno riprendendo in questo periodo dallo tsunami giudiziario che li ha colpiti nel cuore della curva, dalle beghe e i guai ‘ndranghetisti, che hanno chiuso un’era, quella della pezza “Curva Nord 1969”. La loro prova non migliora granché neanche con l’Inter in vantaggio di uno o più reti, però si può considerare accettabile. Nel complesso il livello del tifo nerazzurro è quest’oggi da valutare più che sufficiente. Voto: 6+.

La Maratona presenta qualche vuoto almeno all’inizio, che poi pian piano verrà colmato da chi non ha fatto in tempo, causa lavoro (tanti smettono verso quest’ora), a vedersi la partita dall’inizio. Il tifo inizia davvero bene, con le marce alte ed il coro, con il quale spesso parte la Maratona, “Alé alé oh oh, alé alé oh oh, e forza azzurro alé gli ultras son qui con te lotta per vincere…”. La Maratona intona diversi cori e canta forte, apparendo piuttosto in forma. Più avanti è la volta di “Combatti con il cuore e vinci per gli ultras…”. L’Empoli rimane in dieci dal 30° ma il tifo empolese è più che mai sul pezzo ed intona il canto “Empoli olè, siamo sempre insieme a te…siamo gli empolesi, non vi lasceremo mai…”. L’Empoli in campo sta reggendo, sembra quasi un miracolo, che però svanisce al 5° del secondo tempo. Il tifo azzurro è ripartito bene anche nel secondo tempo, pur con qualche minuto di ritardo. Più in là, anche se il passivo aumenta per l’Empoli, ci saranno tanti altri cori, come il “Forza Azzurro! Vinci per noi!” (proprio durante il quale arriva lo 0-2 dell’Inter), “Empoli alé alé canto solo per te…”, ed un coro che viene rispolverato a sorpresa dopo tanto tempo come “Siamo sempre con voi non vi lasceremo mai, dell’Empoli siamo noi gli ultras e saremo sempre qua…” (e che difatti non viene benissimo). Verso la fine riescono molto bene alcuni cori prolungati, nonostante il pesante passivo, come il “Già non vedo l’ora di ritornare in Maratona dove c’è più calor…” e il “Che bella vita è vivere insieme a te, questa è una malattia che non va più via, non l’ho pensato mai nemmeno in mezzo ai guai, vivere senza te è impossibile…”. Il tifo azzurro se ne frega del risultato, diciamo anche sorprendentemente. Finisce la partita che sembra che sia stato l’Empoli ad aver vinto. Solo applausi per gli sconfitti, comunque meritati. Presenti nel settore più caldo del tifo empolese alcuni fratelli gemellati di Montevarchi. Ancora una volta una nota di colore i tanti bandieroni, almeno 7-8 (sono sempre di più), sventolati in Maratona inferiore, e i diversi stendardi. Numerosi anche gli striscioni esposti in vari punti e in diversi momenti della partita. Si comincia con “13-10-24 la morte non è uguale per tutti”, riferito al minuto di raccoglimento non concesso da Lega e Federazione nel weekend del 20 ottobre scorso, come sarebbe stato sicuramente opportuno fare su tutti i campi, per i tre ragazzi foggiani deceduti proprio la sera del 13 ottobre in un tragico incidente stradale, di ritorno dalla trasferta di Potenza. Verranno poi esposti: “Forza Bedde”, un ragazzo di Brusciana, frazione empolese, dei “Desperados Empoli” che non sta granché bene; l’eloquente “Ultras: aggregazione e passione senza agevolazione” e “O mia bela Madu ‘ndrina ti te dominet Milan”, gioco di parole sul famoso coro meneghino “O mia bela Madunina” (la Madunina, Madonnina, è il simbolo di Milano) e la ‘Ndrangheta, organizzazione malavitosa di cui ‘ndrina è il diminutivo. La Maratona intona verso la fine il coro “Interista pezzo di merda”, più volte, con gli interisti che, come sopraccennato, rispondono per le rime, per una rivalità che aumenta ancora. Il livello del tifo empolese è quest’oggi da considerarsi molto buono. Voto: 8-.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

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