Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Si gioca al “Meazza-San Siro” questo interessante match, posticipo del lunedì sera, alle 20,45 del 23 gennaio 2023, valevole per la 19esima e ultima giornata del girone di andata del campionato di Serie A 2022/23. Diciamo subito che questo calcio spezzatino non lo digeriamo e, anche se purtroppo forse ancora quelli che stabiliscono anticipi e posticipi non se ne sono accorti, porta via una bella fetta di pubblico, perché non si tiene affatto conto delle esigenze del tifoso. Queste giornate di campionato spalmate dal sabato al martedì, a volte addirittura dal venerdì, disorientano la gente, il popolo pallonaro, perché se non l’avessero capito, il calcio è del popolo non dei padroni. Si gioca davanti a 65.476 spettatori ufficiali, anche se non sembrano così tanti – qualche abbonato dev’essere rimasto a casa visto il freddo pungente – con gli spalti che presentano più di qualche vuoto.

L’Inter arriva a questo incontro dopo la vittoria della Supercoppa Italiana contro il Milan per 3-0 a Riad, in Arabia Saudita, di mercoledì 18 gennaio scorso, e con sette punti nelle ultime tre partite in campionato. Mentre l’Empoli ci arriva dopo aver conseguito 5 importantissimi punti nelle ultime tre partite, che gli hanno permesso di scavare un buon divario in classifica nei confronti del Verona terz’ultimo. La squadra azzurra è seguita nella città meneghina da 60, massimo 70, tifosi, pressoché tutti Ultras, che, nella bolgia dello stadio, non si sentono quasi mai, a parte un forte “Empoli! Empoli!”. Nel finale, con l’Empoli in vantaggio 1-0 grazie a un gol del gioiellino 19enne Tommaso Baldanzi, subentrato a un vivace Cambiaghi, il settore ospiti spinge i loro beniamini col coro che ultimamente sta andando per la maggiore “Lo lolololò lolololò Empoli calcio…” che accompagna la squadra al fischio finale, che manda in estasi gli empolesi per questa impresa storica alla Scala del calcio, con l’Inter riuscita solo il 18 gennaio 2004, 0-1 gol di Rocchi. Alla fine l’Empoli va a fare festa sotto il settore ospiti, che intona cori di sfottò verso gli interisti come il famoso “Volevate vincere…”. Mentre gli interisti se ne vanno dallo stadio con la coda tra le gambe, ma consapevoli che l’Empoli ha ben meritato di vincere. Presenti con gli empolesi alcuni gemellati di Parma e Montevarchi con relative pezze. Presenti anche stasera i “Cannoli Azzurri”, tifosi empolesi della Sicilia.

La prova degli Ultras azzurri è da ritenersi sicuramente buona, non potevano fare di più visto il numero piuttosto esiguo. Sicuramente potevano essere di più, vista anche la classifica lusinghiera, ma c’è dall’altro canto da considerare che si giocava di lunedì sera e che Milano non è proprio dietro l’angolo. La Curva Nord interista parte subito bene, con un bellissimo sventolio di bandieroni e un tifo davvero convincente e incisivo. Esposta la pezza di “Dede” col suo volto dipinto, al secolo Daniele Belardinelli, capo ultrà del Varese e tifoso anche dell’Inter, ucciso a seguito di alcuni scontri tra interisti, aiutati dai gemellati di Varese, appunto, e del Nizza, e napoletani, la sera del 26 dicembre 2018, prima della gara Inter-Napoli, nelle vicinanze dello stadio. Gli Ultras nerazzurri sembrano instancabili, non si zittiscono mai, a parte qualche pausa verso la fine, sotto di un uomo e di un gol, con le gole forse attanagliate dalla tensione. L’espulsione di Skriniar al 40° per doppia ammonizione, ha mandato in tilt l’Inter, già di per sé in difficolta fino ad allora, essendo stata di fatto poco pericolosa in attacco e avendo subito alcuni blitz offensivi dell’Empoli. Al momento di lasciare il campo dopo l’espulsione, al difensore slovacco, al centro di fondatissime voci di mercato che lo vogliono al Paris St. Germain, la Nord dedica il coro “Milan Skriniar!”. Il primo tempo termina col “Meazza” che fischia sonoramente, soprattutto l’operato del direttore di gara, il signor Rapuano di Rimini. Durante il primo tempo la curva interista aveva dedicato cori offensivi agli empolesi, come “Empoli, Empoli vaffanculo”, “Dove sono gli Ultras?” e “Sempre di meno, voi siete sempre di meno”.

Nell’elettrico finale, con l’Inter votata all’attacco, lo stadio spinge molto i propri beniamini durante le folate nerazzurre, ma, purtroppo per loro, tutto ciò non basta. In Curva Nord esposto il nuovo lunghissimo striscione “Curva Nord Milano 1969”; accanto a questo fa bella mostra di sé, quasi ne fosse la continuazione – tanto si somigliano nello stile – lo striscione dei “Boys Roma”. La prova della curva dei padroni di casa è stata senz’altro molto buona e si meritano un voto sicuramente alto.

Uno sguardo altrove…: Tantissimi i leccesi al “Bentegodi” per l’anticipo del sabato alle 15 HELLAS VERONA-LECCE: sono oltre 3mila, provenienti da tutta Italia. Occupano praticamente tutto il settore ospiti e destano una buonissima impressione anche nel tifo, corroborato anche da qualche fumogeno. Sono circa 20mila gli spettatori ufficiali per questo importante match salvezza. I veronesi attendono fuori l’arrivo del pullman della squadra, tenendo a mano lo striscione “Forza Verona”, con dietro tante bandierine e un bandierone. Dentro stadio eseguono una bella sciarpata, poi fanno roteare le sciarpe e insieme agitano i tanti bei bandieroni. A fine partita cantano “Verona beat”, famosa hit del 1979 dei veronesi “Gatti di vicolo Miracoli”, e fanno grande festa, coi loro beniamini sotto la Sud, per una fondamentale vittoria, consapevoli che adesso il Verona è vivo. Settore ospiti desolatamente vuoto all’’Arechi’ di Salerno per SALERNITANA-NAPOLI, dopo la stangata inflitta a napoletani e romanisti di due mesi senza trasferte, a seguito dei famosi scontri in autostrada a Badia al Pino (AR) di domenica 8 gennaio scorso. I salernitani sono sul piede di guerra nei confronti della Società e della squadra, dopo l’8-2 subito a Bergamo domenica 15 gennaio scorsa, che aveva portato all’allontanamento di Davide Nicola, poi richiamato in fretta, dalla panchina granata. In settimana era apparso al campo di allenamento lo striscione “Pensate a salvare almeno la dignità…o vi cacciamo a calci in culo dalla città! Fuori le palle!”, mentre col Napoli è apparsa durante il primo tempo la lunga scritta “Una bocca elegante non può permettersi di farci trovare alla gogna, prenda in mano la situazione perché tutto questo è una vergogna!!! Rispetto per Salerno” a firma “Curva Sud Siberiano”. La Sud risente del clima di tensione ed oggi, disturbata anche da una pioggia fitta e battente, non si esprime al meglio, anche se l’apporto non manca; tanti i bandieroni sventolati. La Salernitana conferma i balbettii di questo ultimo periodo e perde anche oggi. Ospiti in curva Sud i gemellati romeni del Petrolul Ploiesti.

Torinisti che non riempiono bene neanche uno spicchio del settore ospiti, nell’anticipo del sabato sera FIORENTINA-TORINO, ma che sono autori di un buon tifo, facendosi sentire più volte, sfoggiando un telone granata con su scritto “Con noi non sarai mai solo” e dandosi da fare; i gruppi sono pressoché tutti presenti. Rinnovato l’ultraquarantennale gemellaggio. 29.281 gli spettatori ufficiali presenti. La “Fiesole” esegue un tifo piuttosto buono ma presenta qualche vuoto di troppo ed è ancora spoglia di striscioni, per la nota protesta contro le assurde diffidi piovute sulla curva mesi fa. Gli unici striscioni sono il piccolo “Diffidati Firenze” e “Per essere di Firenze vanto e gloria” (ai piedi della curva quando sono presenti tutti gli striscioni dei gruppi ultrà), frase che è nel testo dell’inno viola del 1931, cantato da Narciso Parigi, che accompagna sempre l’ingresso delle squadre al “Franchi”. Il suddetto striscione non è esposto in balaustra ma alcuni metri più su, ben visibile a tutti, contornato da sciarpe, stendardi e bandieroni. In Maratona, al confine con la “Fiesole”, vi è la scritta “Ciao Zolfa”, insieme a un cuore e ad una foto grande, con ai piedi un mazzo di fiori. 18.642 gli spettatori ufficiali al “Ferraris” per il lunch-match SAMPDORIA-UDINESE. I friulani non sono tantissimi, ma neanche poi pochi considerando tutto, agitano bandiere e bandierine e cercano di farsi sentire, pur riuscendoci poche volte. I sampdoriani sfoderano una splendida coreografia in Gradinata Sud, esponendo in balaustra il lenzuolo d’impatto “Il tuo coraggio, la nostra forza” con, nella parte inferiore, un coprisettore con al centro l’effige di Gianluca Vialli giovane, con la maglia della Sampdoria, a braccia alzate in segno di esultanza, su sfondo bianco, con ai lati i colori sociali a strisce blu, bianche, rosse, nere, bianche e ancora blu. Con questo capolavoro esposto, i protagonisti dello scudetto blucerchiato, l’unico, vinto nel 1991 ricordano prima della gara Vialli, con un commovente discorso sotto la Sud del presidente doriano ed ex compagno Marco Lanna. Il tifo della Gradinata Sud è come sempre buono, ma arriva purtroppo per loro l’ennesima immeritata sconfitta, con una situazione di classifica che si fa sempre più drammatica. Sabato 21 gennaio si è svolta la messa di suffragio, presenti centinaia di persone, organizzata nella Chiesa del Gesù dalla Samp. Decine di fumogeni accesi accompagnati da cori e un corteo, con a capo il vecchio bellissimo striscione “Ultras”, per Vialli. I sassolesi presenti in Brianza per MONZA-SASSUOLO, unica partita che si gioca di domenica alle 15, sono poco meno di 100 in tutto tra Ultras e semplici tifosi, e cercano di farsi sentire, ma i monzesi della Curva “Davide Pieri”, a dire il vero non completamente piena, attraversano un buon periodo di forma, aiutati dalla bella classifica. Piuttosto continui, realizzano una bella e compatta sciarpata iniziale.

Buon pubblico al “Picco” per SPEZIA-ROMA, con quasi 10mila spettatori; assenti forzati come detto i romanisti, anche se in Tribuna c’è un gruppetto di tifosi giallorossi che si notano peraltro solo in occasione dei due gol (a zero) della Roma. Piuttosto compatta la sciarpata iniziale della Curva “Ferrovia”, peraltro piuttosto piena, ma il tifo risulterà altalenante e poco incisivo. Coreografia nell’altra curva di casa con le bandierine, bianche con al centro lo stemma societario, nella zona del “Gruppo Bullone” e degli “Eagles Army-Ultras Spezia Old Style”. Altri striscioni in questa curva sono: “Spezia 1906”, “Aficionados Piazza Brin”, “Fuori di Spezia” e “Bergamo”. Assente il tifo organizzato atalantino allo “Stadium” per i noti motivi (bisogna registrarsi al sito della Juve per comprare il biglietto, che peraltro presenta oggi larghi vuoti, per il posticipo della domenica sera JUVENTUS-ATALANTA. Nel settore ospiti sono presenti tifosi comuni, più il gruppo “Agitati”, con tanto di striscione, che presenzia in curva Sud a Bergamo. Gli juventini sono sul piede di guerra per i 15 punti inflitti alla squadra nella sentenza al processo per le plusvalenze gonfiate ed anche la Società non ci sta e sta già organizzando il ricorso. Comunicato congiunto di tre gruppi ultrà della curva bianconera: Drughi, Viking e Nab, con parole durissime contro Andrea Agnelli e gli altri ex manager dimissionari, peggio che con Calciopoli nel 2006 – dicono – ma c’è anche la volontà di tornare a tifare compatti allo “Stadium”. Stasera il tifo è stato come al solito altalenante, ci sono lassi di tempo buoni, alternati ad altri di silenzio. I cori non sono continui. Tanti tricolori in Curva Sud, uno con sopra la scritta “20100”. Altre pezze “Chi milita merita”, “Aglio”, “Essere non apparire” e altre ancora. Alcuni cori offensivi verso i pochi bergamaschi, peraltro quasi sempre in silenzio, piuttosto contenti alla fine per il punto strappato al termine di un rocambolesco 3-3. In buon numero, considerando l’infelice collocazione della partita, di lunedì alle 18,30, i cremonesi al “Dall’Ara”, che presenta davvero tanti vuoti, per BOLOGNA-CREMONESE. Bella prova davvero dei grigiorossi, a tratti si sentono solo loro, sono continui nel tifare con ben poche pause e i cori tenuti su per tanto tempo. Grande sventolio dei bandieroni. Presenti con loro i reggiani con tanto di pezza delle “Teste Quadre”. I gruppi Ultras sono al completo. I bolognesi partono bene realizzando una bella sciarpata iniziale e accendendo alcuni fumogeni, poi calano molto, sono altalenanti con cori soprattutto per i diffidati. Le due squadre ottengono un punto che serve a poco ad entrambe.

Riempiono tutto il settore ospiti i milanisti a Roma per il posticipo serale del martedì LAZIO-MILAN, che si gioca davanti a un buon pubblico. Tifosi rossoneri che ci mettono un po’ a ingranare, nonostante siano davvero tanti, poi si fanno sentire più volte e tifano anche sullo 0-4 definitivo. La Curva Nord laziale è autrice davvero di un buonissimo tifo, fatto di tanti bei cori, di qualità. Molti fumogeni accesi, specie dopo il subitaneo 1-0, in Nord. Bello lo sventolio dei tanti bandieroni. Quasi i fuochi di artificio dopo il 3-0 di Luis Alberto su rigore. Bello lo stendardo “Cuore e brividi”. Le due tifoserie si odiano e non se le mandano a dire. Con questa vittoria si fa importante la classifica della Lazio che si porta al terzo posto in coabitazione con Inter e Roma, a -1 dal Milan stesso, con la Nord che festeggia. Buono l’apporto anche del Parterre della Tribuna Tevere, che fa l’effetto eco ad alcuni cori della Nord.

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