Una nuova rubrica a cura di Claudio “Freccia”
CAGLIARI-EMPOLI:
Per questa sfida-salvezza valevole per la quinta giornata del campionato 2021/22, giocata in turno infrasettimanale mercoledì 22 settembre 2021, è buona l’affluenza del pubblico, 7.227 il dato ufficiale dei paganti, attirati probabilmente all’”Unipol Domus” dalla bella prova del Cagliari a Roma con la Lazio nel turno precedente, partita finita 2-2 col Cagliari che fino a 7 minuti dal 90° era in vantaggio grazie alle reti di Joao Pedro e Keita Baldé. La Curva Nord cagliaritana è piuttosto piena, manca di colore come spesso le accade (mancanza di striscioni e bandieroni), ma non certo di calore, con un tifo corale più che convincente, martellante, coinvolgente, con poche pause, anche se è perlopiù la parte centrale della Nord che si sbatte e si prodiga nel sostenere l’undici rossoblù.
Solo verso la fine dell’incontro si abbandona a qualche fischio e all’eloquente “A lavorare, andate a lavorare”, che fotografa la prova del Cagliari, che si affida più agli spunti dei suoi giocatori di spicco, che al gioco di squadra, pur, per la verità, non lesinando l’impegno. La netta e meritata vittoria dell’Empoli, impostosi 2-0, fa dannare la Nord rossoblù, che offre una prestazione maiuscola, e fa gioire il manipolo di tifosi biancazzurri giunti dalla lontana Toscana; undici contati gli esponenti impavidi del tifo empolese, davvero pochi ma comunque da apprezzare ed elogiare, rappresentati da un’unica pezza, con su scritto “Empolesi on tour”, che praticamente non si sentono mai, e che forse neanche ci provano a farsi sentire durante la partita, mentre alla fine salutano la squadra azzurra, che giustamente ricambia andando sotto il settore ospiti. Va detto, per amore di verità, che i rapporti tra la tifoseria rossoblù e quella azzurra sono tutt’altro che buoni.
Si sono deteriorati nell’anno di Serie B 2000/01, quando i cagliaritani inseguirono sulla superstrada Cagliari-Olbia di notte almeno due macchine di tifosi empolesi per molti chilometri: scene da film, con gli empolesi ritrovatisi davvero in una brutta situazione, che neanche si aspettavano, che fecero perdere le loro tracce imboccando un’uscita della superstrada, scampando così al pericolo. Dopo la gara di ritorno, a Empoli, gli empolesi cercarono la rappresaglia, andando a caccia degli Ultras sardi, sulla via del ritorno, dirigendosi a bordo di alcune macchine alla stazione di Pisa, dove le due fazioni si affrontarono in alcuni corpo a corpo. Adesso la rivalità si è molto raffreddata e calmata, essendo passati oramai vent’anni.
Uno sguardo altrove: buona rappresentanza, circa 60/70, considerato il giorno di lavoro (martedì alle 18), dei genoani in BOLOGNA-GENOA: si fanno sentire soprattutto dopo i gol, quelli dei pareggi dell’1-1 e del definitivo 2-2; non appendono striscioni, così come i bolognesi, che hanno dipinti sul muretto (proprio così!) quelli di “Freak Boys” e “Forever Ultras”, e che si sentono a intermittenza. Prova maiuscola degli atalantini, con la Curva Nord che non espone striscioni, a parte alcuni a bomboletta, tra cui un “Forza Ste!” (forse un esponente della curva) al centro della Nord, ma che con la voce ci dà davvero dentro in
ATALANTA-SASSUOLO. I padroni di casa trascinano letteralmente la Dea alla vittoria. Poche decine i sassolesi, espongono un tricolore con la scritta “Sassuolo” e lo striscione del club “Sasòl”. A Firenze, in
FIORENTINA-INTER, match-clou della quinta giornata, padroni di casa che si esprimono su livelli molto buoni, galvanizzati da tre vittorie consecutive e dal vantaggio di Sottil nel primo tempo. Non fanno mai mancare il loro apporto, neanche sull’1-3 definitivo. Fiesole comunque lungi dall’essere piena, e disadorna di striscioni, mentre non mancano quelli dei clubs. Interisti che deludono un po’: non riempiono bene neanche uno spicchio di settore ospiti, niente striscioni e bandieroni, poca voce e solo quando si trovano in vantaggio. Incidenti tra le due fazioni fuori lo stadio, volano torce, bastonate, cinghiate. A Salerno, veronesi in buon numero se si considerano distanza e giorno lavorativo, in
SALERNITANA-VERONA, ma si sentono poco nella bolgia dell’”Arechi”, uno stadio ribollente di tifo; l’ambiente è caldo e fare punti a Salerno non sarà facile per nessuno. Gli juventini a La Spezia, per
SPEZIA-JUVENTUS, offrono anche un po’ di colore, al contrario del solito: sventolano alcune bandiere, espongono quella della Spagna in onore di Alvaro Morata col “9”, uno striscione bianco-nero-rosa, un drappo con la scritta “Torino” e la significativa pezza “Secondo anello” con lo stemma del gruppo “Drughi”. Riempiono quasi tutto il settore ma si sentono ben poco, sovrastati dall’ottimo tifo spezzino, che rende il “Picco” un ambiente ostile. Decibel decisamente alti, sia in Curva Ferrovia (Sud), che in Curva Nord, dove verso la fine appare lo striscione “Come one Nzola”, forte giocatore di colore dello Spezia, accanto a quelli di “Gruppo Bullone” e “Ultras Spezia”. Per
MILAN-VENEZIA la Sud milanista si colora e si fa bella come sempre ed è piuttosto continua nei cori. Veneziani a ranghi ridotti. Napoletani scatenati a Genova in
SAMPDORIA-NAPOLI, con la squadra partenopea a punteggio pieno dopo cinque partite, sola al comando e che centra la seconda vittoria consecutiva per 4-0 fuori casa. Il settore ospiti è in ebollizione, cori in alto, non mancano quelli di sfottò per i padroni di casa, che lasciano la Gradinata Sud quasi vuota nella parte alta e sgombra di striscioni, mentre non mancano quelli dei clubs. Provano nel finale a rispondere alle offese. Salgono in buon numero a Torino i laziali per
TORINO-LAZIO: non mancano la voce e gli striscioni dei principali gruppi, anche se la loro squadra delude un po’ le attese. I torinisti non espongono striscioni e il loro tifo non è organizzato ma spontaneo. Pochi gli udinesi a Roma per
ROMA-UDINESE, ma vanno considerati distanza e giovedì sera. Come al solito buono l’apporto vocale e il colore dei romanisti, anche se la Curva Sud non è proprio piena. Curioso lo striscione “66 con noi”, tutti al loro posto quelli dei gruppi.
Si sono fatti sentire i tifosi azzurri posso assicurare magari erano pochini… ma si sono fatti sentire e sono stati GRANDI.
Mi piacerebbe che la leggessero in tanti questa rubrica perché è veramente fatta bene e sopratutto si capisce che il tifo organizzato non c’è quasi in nessuno stadio, quindi non sono gli ultras empolesi e basta che stanno fuori ma in parecchi!!!!!
Ma mi sembra il contrario, negli altri stadi Cagliari compreso c’è tanta gente ,da noi al castellani è manna se si arriva a 1500 ,2000 persone.
Fra quelle 11 persone si notano anche 3 ragazze!