Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”
Partita molto importante per l’Empoli, che ultimamente si è visto pericolosamente assottigliare il vantaggio sulle terz’ultime, Verona e Spezia, entrambe comunque sconfitte in quest’ultimo turno. L’Empoli è a quota 32 punti, le sopracitate a 27, ma gli Azzurri hanno il dovere di fare punti. Il Bologna invece ha una classifica molto più tranquilla, dall’alto dei suoi 45 punti, tanto da non dover chiedere più niente al campionato. Arriva a questa sfida avendo fatto cinque punti nelle ultime quattro partite, l’Empoli invece appena un punto nelle ultime quattro. Si gioca per la 33esima giornata, 14esima di ritorno, del campionato italiano di calcio di Serie A 2022/23, alle h.20,45 di giovedì 4 maggio 2023, davanti a un discreto pubblico. Gli spettatori ufficiali sono infatti 8.349. All’Empoli, già in vantaggio dopo un minuto con una autorete di Lucumì, gli si mette subito bene, ed è ancora fortunato perché al Bologna le vengono annullati due gol sull’1-0, nel giro di 10 minuti, per falli di mano, peraltro giustamente. Bravo poi l’Empoli a raddoppiare con Akpa Akpro allo scadere del primo tempo e, anche se il Bologna tiene più la palla, vuole fortemente la vittoria, e la ottiene con caparbietà, ottenendo il 3-0 con Cambiaghi. Il finale è di marca bolognese, ma nonostante il rigore di Orsolini con assalto finale, la vittoria non sfugge ai padroni di casa che con questi tre punti salgono a 35, cioè a +8 sulle terz’ultime. Gli Ultras bolognesi scendono a Empoli in buonissimo numero: 925. Va bene la vicinanza tra le due città, ma si gioca pur sempre di giovedì sera, e di giorno lavorativo, si sa, è dura per tutti presenziare in numero degno. Si sistemano in maggioranza nel terzo spicchio di Curva Sud partendo dalla Maratona, riempiendolo tutto, mentre riempiono per circa metà il quarto spicchio. Gli Ultras sono al terzo, perlopiù nella parte inferiore, da dove partono i cori, in quel settore poco più della metà sono Ultras. Il loro tifo parte subito piuttosto forte. Nei primi minuti intonano subito un bel “Forza Bologna!” e si agitano parecchio. Subito dopo il primo gol annullato al Bologna accendono una torcia. A giudicare dagli striscioni appesi non sembra che tutti i gruppi Ultras abbiano partecipato alla trasferta. Bello, e comunque abbastanza isolato, lo striscione “Ovunque con te”. Hanno dei lassi di tempo di stanca, forse non sono neanche motivatissimi, ma lo zoccolo duro è quasi sempre in movimento e sembra non fermarsi quasi mai, con il contorno di circa 5-6 bandieroni. Insomma, anche se ci si poteva aspettare qualcosa di più a livello canoro, danno una buona impressione di sé e comunque non deludono. Al triplice fischio applaudono i propri beniamini che si indirizzano sotto il settore ospiti, abbozzando anche una sciarpata. Il livello del tifo felsineo è da considerarsi buono questa sera.
Gli Ultras empolesi della “Maratona Emiliano Del Rosso” rispondono “presente” anche oggi, sfoderando, dopo Reggio Emilia, un’altra prestazione assai convincente. Durante il primo tempo si susseguono cori su cori ben coordinati, con l’aiuto di un Empoli subito in vantaggio. La Maratona si conferma in buonissima forma, coi decibel del tifo sempre piuttosto alti, e il raddoppio di Akpa Akpro al 46° esalta ancora di più l’ambiente empolese. Questo anche se va detto che dall’inizio del secondo tempo fino al 68°, quando arriva il bel gol di Nicolò Cambiaghi, la Maratona passa un periodo non proprio brillantissimo come tifo, con qualche pausa e il tradizionale coro “Forza Azzurro” che, al contrario di tante altre volte, non viene molto bene. Questo proprio a ridosso del gol liberatorio del giovane attaccante azzurro, che viene annunciato con la solita enfasi dallo speaker dello stadio, col “Carlo Castellani” che urla a squarciagola il suo cognome. La Maratona si libera finalmente di tante paure e da lì alla fine si esprime come ai livelli del primo tempo, sostenendo molto la squadra anche nel finale, e trovando lo spazio anche per stuzzicare i dirimpettai. Esposto durante il secondo tempo lo striscione “Empoli vicina al popolo alluvionato”, applaudito, che esprime solidarietà alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dalle recentissime alluvioni. L’Empoli, dopo il triplice fischio, si dirige sotto la Maratona – che esegue una bella sciarpata – ricevendo una vera ovazione. La gente azzurra sembra reagire come se si fosse liberata di un peso, e così la squadra. La prestazione degli Ultras azzurri è anche oggi da considerarsi più che buona, quasi molto buona, con il continuo movimento dei bandieroni a fare da cornice.
Uno sguardo altrove: Non molti, ma comunque un centinaio di giorno lavorativo, gli spezzini a Bergamo per ATALANTA-SPEZIA, con tante pezze, alcune tenute a mano, altre esposte alla ringhiera. Non possono fare molto più di quello che fanno anche perché davanti trovano una tifoseria motivata e carica, che ha tanta voglia di fare tifo, e che, considerando che si gioca alle 18 di un giorno di lavoro, risponde piuttosto bene. Belli gli stendardi “Per chi non può esserci” e “SkAns”. Festeggiano alla fine una vittoria importante in chiave Europa. Poco numerosi però i “Forever Atalanta” in Curva Sud. Assenti gli Ultras leccesi a Torino in JUVENTUS-LECCE per i soliti motivi, cioè l’obbligo per chi vuole comprare un biglietto del settore ospiti all’’Allianz Stadium’ di registrarsi online al sito della Juve, e di dichiarare tutti i normali strumenti di tifo. Non sono comunque pochi i semplici tifosi leccesi presenti. Lo stadio è semivuoto e così anche la Curva Sud juventina che, in polemica con l’assurda, e praticamente senza precedenti, repressione che deve fronteggiare, non abbozza neanche un po’ di tifo e non espone nessuna pezza (prima volta quest’anno). Buona vittoria juventina in chiave Champions. SALERNITANA-FIORENTINA è un pirotecnico 3-3, con circa 200 fiorentini al seguito che cercano di farsi sentire, riuscendoci ben poche volte; sono altresì piuttosto colorati con le pezze tenute in mano. Con un comunicato fanno sapere che domenica prossima non andranno a Napoli. Grande tifo dei salernitani, davvero massiccio e potente. Quando saltano a ritmo tutti insieme fanno paura. Espongono nei primi minuti lo striscione “In ricordo di Ciro Esposito. Mentalità Ultras”, volendone omaggiare, nonostante la rivalità coi “cugini” napoletani, il ricordo nella giornata dell’anniversario del ferimento a morte dell’ultrà partenopeo, avvenuto il 3 maggio 2014 a Roma, ad opera di Daniele De Sanctis “Gastone”, capo ultrà romanista, in scontri tra romanisti e napoletani a margine della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina.
L’altra gara che si disputa al mercoledì alle 18 è SAMPDORIA-TORINO, con la Samp che sprofonda all’ultimo posto con questa ennesima sconfitta. Tutta la squadra va sotto la Gradinata Sud prima della partita e canta insieme agli Ultras a braccia alzate “Giù le mani dalla Sampdoria”: scena da brividi, nemico giurato Massimo Ferrero, proprietario della Società, che non sembra intenzionato a cederla. Una trentina di tifosi doriani inscenano un sit-in di protesta, venerdì 5 maggio ‘23, davanti all’hotel dove è in corso un’assemblea della Lega a Milano, srotolando lo striscione “E invece su Ferrero? Niente da dire?”. Gran tifo dei doriani nonostante tutto, fino alla fine: da ammirare e da prendere come esempio. Ultras del Toro che non riempiono bene il settore ospiti superiore e che si sentono ovviamente ben poche volte. 16.865 gli spettatori ufficiali. Non molti, anzi per la verità un po’ pochini, gli interisti al “Bentegodi” per HELLAS VERONA-INTER, visto il blasone della tifoseria e la rivalità coi padroni di casa. Occupano la parte superiore del settore ospiti, con al centro soltanto lo striscione “Curva Nord”, nel lato destro guardando la curva lo striscione “Bagaj”, nell’altro lato striscioni piccoli di Clubs. Anche vocalmente non sembrano nella serata migliore nonostante il roboante 0-6 con il quale l’Inter sbanca Verona. Piuttosto forte invece il tifo dell’Hellas, anche sotto il pesante passivo. Striscioni esposti riferiti ad uno storico capo della Curva Sud colto da malore domenica scorsa, 30 aprile, dopo il ritorno dalla trasferta di Cremona: “Forza Paolo!”, in Sud; “Noi con te, tu con noi tieni duro Paolo”, in Tribuna Nord-est. E’ poi apparso al giovedì nei pressi del campo d’allenamento il geniale striscione “Tutti a Lecce…anche la squadra!”, in vista del cruciale scontro-salvezza Lecce-Verona di domenica 7 maggio. In LAZIO-SASSUOLO spettacolare la Curva Nord all’inizio specialmente, con sciarpata e tanti bandieroni sventolati, poi accusa qualche pausa, dovuta perlopiù alla tensione della partita che sembra asciugare le gole a molti. A fine primo tempo sciarpe roteate in Nord e nel Parterre di Tribuna Tevere che creano un bell’effetto. Si fa festa alla fine per un’importante vittoria. Davvero pochini i sassolesi, si possono perfino contare.
Tutto sommato buona, considerando tutto, giorno lavorativo e classifica deficitaria, la presenza dei cremonesi al “Meazza-San Siro” per MILAN-CREMONESE, coi grigiorossi che al gol di Okereke al 77° esplodono letteralmente, sognando di espugnare la Scala del Calcio. Purtroppo per loro pareggerà al 93° Messias, ma ci avevano creduto eccome. La Curva Sud rossonera non esegue un tifo trascendentale, ma si fa sentire fino alla fine, anche quando sembra tutto perso, aiutando molto una squadra che sembrava spenta. 68.136 gli spettatori ufficiali. L’altra partita che si gioca alle 21 è MONZA-ROMA. I romanisti occupano tutto il settore ospiti, iniziano con una bella sciarpata sul coro “Roma, Roma”. Bellissimo lo striscione “Diffidati” scritto in nero su sfondo giallo, rosso e bianco. Esposta la scritta, anch’essa fissa, “Ciao mamma Mary”. Durante la gara esposto il significativo striscione “Lottate con il cuore…noi ci crediamo per amore!”. Bello lo stendardo “Io che amo solo te”. Ennesima coreografia stagionale, comunque piuttosto originale, dei monzesi: al centro un bel disegno grande con due mani che sorreggono la Corona ferrea, uno dei simboli più importanti di Monza e, nel resto della curva, sistemate orizzontalmente, plastichine bianche, poi rosse, poi di nuovo bianche; in basso lo striscione “Dio me l’ha data, guai a chi la tocca!!!”. La frase si ritiene pronunciata da Napoleone I nel cingere la Corona ferrea il 26 maggio 1805. Le due curve tifano entrambe con impegno e continuità, destando una buona impressione, specie i padroni di casa. 12.388 gli spettatori ufficiali. La Roma, impegnata nella corsa alla Champions, porta via solo un punto. Uno dei posticipi del giovedì sera è UDINESE-NAPOLI, ed è noto che al Napoli basta un pareggio, che puntualmente arriva, per festeggiare l’aritmetica conquista del suo terzo Scudetto. Purtroppo tra le due tifoserie non corre buon sangue ed entrambe invadono il campo al termine della partita, generando alcuni scontri. I friulani, pur in netta minoranza, cantano “Odio Napoli!”, e nei giorni scorsi avevano cercato di bandire, con un comunicato, i festeggiamenti dei partenopei nella loro tranquilla città. A Napoli una marea umana invade la città e i suoni dei clacson riecheggiano per tutte le strade; la folla è come impazzita, si accendono numerose torce e fumogeni, sventolano tante bandiere. Apparso all’esterno dello stadio lo striscione “Napoli gloriosa capitale ritorna a dominare…in culo allo ‘Stivale’ andiamo a festeggiare”. Una freccia indica lo stadio della Juve, con la scritta “Allianz Stadium”, rivolta verso la muraglia del carcere di Poggioreale.