Siamo arrivati alla fine di questa lunga corsa, che come un’ideale maratona, visto che le giornate sono 42 come i chilometri della più celebre corsa podistica, ci vede adesso nel rettilineo finale prima del traguardo che sancirà il termine della competizione.

Una stagione indubbiamente controversa e piena di emozioni  che in ogni tifoso ha visto un susseguirsi altalenante a livello emotivo.
Indiscutibilmente è stato uno dei campionati di B più pazzi e senza padroni degli ultimi anni, con soltanto il Lecce che ha dato dimostrazione di una regolarità maggiore, anche se, come canta la classifica, a novanta minuti dal termine non è riuscito ad acquisire il biglietto per la promozione.
Indubbiamente il Brescia, una volta messe a posto alcune cose nel mercato di gennaio ha forse palesato la forza maggiore, coronata, dopo una lunga rincorsa, in quel secondo posto che difficilmente le negherà la prossima serie A.
E poi vogliamo parlare delle quattro che andranno ai Playoff? Il Toro, ad oggi sesto e quindi la peggiore delle quattro, è forse l’unica certezza del quartetto. Se da una parte il Sassuolo, che in estate non aveva sconvolto la rosa, va a continuare un discorso iniziato lo scorso anno, per il neopromosso Cesena e per il Cittadella è un risultato sopra ogni più rosea aspettativa.

Più complesso il discorso per la lotta salvezza, dalla quale Salernitana e Gallipoli sono fuori essendo già matematicamente retrocesse, ma ben 8 squadre sono ancora in lotta per evitare il playout e quattro squadre per la retrocessione diretta. Ma anche qui ci sono delle cose clamorose, basti pensare al Padova, lanciatissimo ad inizio campionato, quando andammo noi a giocarci contro all’andata era in preda ad un vero e proprio entusiasmo e parlavano di promozione, ed adesso sono li a tribolare per non tornare giù. Ma anche l’Ancona, che in questa stagione ha vissuto momenti di vera gloria, non ha ad oggi la certezza di non fare per la seconda volta di fila lo spareggio salvezza. E la Reggina, che aveva impostato la sua campagna abbonamenti sul fatto di passare un’annata in purgatorio vincendole praticamente tutte?

In tutto questo caos anche il nostro Empoli ha avuto le sue belle controversie. Grandi, devastanti in casa, piccoli e fragili fuori. Due squadre completamente diverse si sono alternate di settimana in settimana, peccato però che gli uomini fossero gli stessi. Una stagione mai vissuta da protagonisti, ma con il sogno sempre li a portata di mano, fino a quando il Brescia, nella serata che ha decretato la prima sconfitta interna, lo ha fatto sfumare,  è rivenuta fuori tutta quella fragilità che ha contraddistinto la squadra azzurra nei momenti topici della stagione.
Anche se la stagione non è assolutamente da buttare. Di cose positive ce ne sono state, ma un bilancio sugli azzurri dettagliato lo faremo prossimamente.

Il campionato quindi ci saluta, domenica pomeriggio l’ultimo capitolo, gli ultimi calci, gli ultimi gol, e poi tutti sotto l’ombrellone a parlare di mercato. Ne inizia un altro, quello d’agosto.

 

Alessio Cocchi

 

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