di Nico Raffi

In Serie B dopo 60 anni. Il prossimo campionato cadetto, ormai alle porte, rappresenterà una stagione storica per la Juve Stabia e per la calorosa tifoseria gialloblù che ritrova la serie B dopo più di mezzo secolo di assenza. La promozione dalla Lega Pro, ottenuta dopo il vincente spareggio ai playoff con l’Atletico Roma, ha acceso gli entusiasmi nella città posta ai piedi del monte Faito rinvigorendo le sue forti componenti di passionalità e di attaccamento ai colori sociali. Grandi meriti dello storico traguardo vanno attribuiti al tecnico toscano Piero Braglia. L’allenatore grossetano, già artefice del ritorno in serie B del Pisa nel 2007 dopo 13 anni di assenza, è stato capace di compiere un’altra straordinaria impresa calcistica plasmando una squadra vincente che ha ribaltato pronostici consolidati e trasmettendo quelle caratteristiche di grinta e di determinazione tipiche del suo vulcanico carattere. La Juve Stabia si presenta ai nastri di partenza quale matricola che dovrà raggiungere la salvezza attraverso un’ossatura consolidata, un’identità di squadra già definita in virtù di una rosa in larga parte confermata, e attraverso le particolari condizioni ambientali che sarà capace di creare al “Romeo Menti”. Sarà infatti dura per tutte le formazioni, anche quelle più dotate sul piano tecnico, uscire indenni da uno stadio come quello campano, reso spesso incandescente dal calore e dalla passione della tifoseria locale. Sul piano tattico, Piero Braglia si è affidato spesso ad un offensivo 4-3-3 con l’utilizzo di un centravanti-boa, ruolo interpretato lo scorso anno dall’ariete Giorgio Corona (14 reti decisive nella vittoriosa stagione da poco conclusa), e in questo torneo affidato all’altrettanto esperto attaccante lituano Danilevicius, prelevato dal Livorno per trasmettere peso e personalità al reparto offensivo. La Juve Stabia può infatti contare su alcuni attaccanti abili e dinamici ma ancora poco rodati per un campionato impegnativo come la serie B. Si tratta del nigeriano Mbakogu (classe ’92), in gol nella recente partita di Coppa Italia che ha visto le “Vespe” uscire sconfitte dal campo del Sassuolo per 1-2, di Raimondi (classe ’90) che, dopo aver segnato 11 reti nel torneo scorso dando un apporto decisivo al salto di categoria, è stato confermato nonostante il suo cartellino appartenga tuttora al Padova, del giovane scuola Samp Zaza, e dell’ugandese Savio ‘Nsereko che, dopo le prime vibranti e convincenti apparizioni con la maglia del Brescia e il successivo passaggio a Fiorentina e West Ham, ha fatto perdere le proprie tracce ed è ancora alla ricerca della propria identità calcistica, al momento assai indefinita. Completa il reparto d’attacco il 32enne Nazareno Tarantino, in passato anche all’Empoli, che ritrova la serie B dopo una carriera spesa nel limbo delle categorie inferiori. La squadra campana può comunque contare anche sui dribbling e sulla spinta offensiva offerta dall’esterno Erpen, fantasista argentino classe ’81 prelevato dal Sorrento, che in poche settimane ha conquistato la tifoseria stabiese. Sarà compito di mister Braglia inserirlo tatticamente in una squadra che, come detto, predilige moduli spregiudicati come il 4-3-3 o come quel 3-4-3 provato in maniera convincente in una recente vittoriosa amichevole col Frosinone. L’impressione comunque, è che il tecnico toscano difficilmente rinuncerà alla difesa a 4, che può contare su interessanti esterni difensivi come il promettente Biraghi sulla sinistra, scuola Inter e già nell’orbita dell’Under 21 di Ciro Ferrara, e l’ex azzurro Baldanzeddu, reduce da due ottime stagioni disputate con la maglia della Lucchese. Al centro della difesa sarà invece compito di Scognamiglio e del 36enne Molinari, eroe della promozione delle vespe con due gol decisivi segnati nei playoff, presidiare la porta gialloblè, dove andrà peraltro sciolto il rebus portiere. In quel ruolo sono infatti in lizza, per un posto, due promettenti giovanissimi come l’ex atalantino Colombi e l’ex viola Seculin.
Al momento sembra il centrocampo il reparto più carente nella rosa della Juve Stabia. Braglia è in attesa di rinforzi in questo ultimo scorcio di mercato, e per il temuto esordio in trasferta con l’Empoli, sarà costretto a rinunciare agli infortunati Cazzola, Danucci e Mezavilla. Tutto da verificare inoltre l’apporto che sarà capace di dare il giovane Di Tacchio, messosi un luce nella Primavera della Fiorentina.

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1 commento

  1. 60 anni fa non c’ero,ma ricordo perfettamente l’assurda sconfitta in casa del 94/95 in C. 0-1 con rete allo scadere di Bertuccelli con papera di Balli. L’anno successivo però l’Empoli si rifece in Coppa Italia con lo stesso risultato. Curiosità: nelle fila delle vespe, giocava Bachini e Amodio, attuale collaboratore della squadra Campana. Da li cominciò l’ascesa che ha fatto conoscere Empoli e l’Empoli dappertutto.

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