Carmine Esposito è il nuovo allenatore del Chieti, questo quanto diramato ieri pomeriggio dalla società neroverde abruzzese. L’ex attaccante di Empoli e Fiorentina, 47 anni, avrebbe infatti dovuto dirigere ieri pomeriggio il primo allenamento sul campo di Cepagatti, andando a prendere il posto di Gabriele Aielli, che ieri ha interrotto la sua avventura teatina dopo diciassette mesi. Qualcosa però stava andando già storto, si perchè nel frattempo la tifoseria organizzata aveva diffuso un durissimo comunicato chiedendo al presidente di non confermare Esposito.

Il perchè è presto spiegato. I tifosi abruzzesi non avrebbero gradito il fatto che Esposito sia stato consigliato alla società da persona non gradita, facendo cosi pressione anche sui giocatori con i quali si era acceso un dibattito. A quel punto gli stessi calciatori del Chieti hanno preso la “palla in mano” riportando le voci della piazza e chiedendo di non affidare l’incarico di allenatore a Carmine Esposito che di fatto è stato sollevato dall’incarico dopo un paio d’ore.

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

26 Commenti

  1. Vedrai e quindici anni che il presidente del consiglio non è votato dai cittadini,figuriamoci se non si può fare un esonero di un allenatore così!!!

    • Ti do una notizia bomba, in Italia non si puo’ eleggere il presidente del consiglio, e’ una repubblica parlamentare non presidenziale , mi garberebbe sapere 15 anni fa come hai fatto a votare il presidente del consiglio

    • in Italia il popolo non ha MAI ELETTO il Presidente del Consiglio, e chi dice o scrive il contrario, condivide una falsità. Molto più grave se queste falsità vengono divulgate da chi si propone di governare il paese…

      L’articolo 92 della Costituzione italiana, recentemente salvata dal 60% degli italiani, parla chiaro: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri (che se incassa la fiducia dalle camere), su proposta di questo, i Ministri.”

        • Cosa c’entra? Il movimento cinque stelle proponendosi come puro e nuovo non dovrebbe inventare o alimentare panzane. Quindi se il buongiorno si vede dal mattino…aiuto!
          Mai con PD, mai con Berlusconi, mai con giggino e beppe , mai con Salvini.
          Io sono da decenni orfano di sinistra e come me tanti altri.

    • Tralasciando che sono chietini, e abbiamo detto tutto, ma te al posto loro avresti dato la squadra in mano a Carmine?! Con tutto il bene che gli si può volere, per carità.

        • Eh lo so caro, ma non ho mai sentito cantare “teatino vaffancxxo” ma sempre e solo “chietino vaffancxxo”, quindi per parlarne fra di noi “chietini” va più che bene.

      • Non conosco l’attuale vita sociale di Carmine
        Conosco pero’ quella di quando lo incitavo dalla curva nord e lui si scaldava vicino alla vecchia porta disegnata sul muro degli ex spogliatoi..
        Percio’ io non ci vedo nulla di male in un Esposito allenatore

        • Certo, e come giocatore pure io non posso che ricordarlo con affetto e stima. Ma se guardiamo alla carriera da allenatore, via…nemmeno a monteboro gli hanno messo in mano una squadra da primo allenatore, non dico la primavera ma manco i giovanissimi. Qualche limite lo avrà. Poi che non c’è correlazione fra performance in campo e a bordocampo ce lo ha ampiamente dimostrato il genio di ischia.

  2. Tranquilli comunque che tanto a votare lo zio Silvio e il su figliolino bombarolo un ci mandano più e poi tanto diceva bene il mi nonno: ognuno ha il governo (e in questo caso il non governo) che si merita!!

    • Infatti. I politici sono lo specchio del paese.
      Sono solo la punta della piramide alla cui base ci siamo noi.
      Smettiamola di dare la colpa sempre a loro e cominciamo noi a dare il buon esempio nella vita di tutti i giorni.
      Quotidianamente assisto a cose fuori dal mondo.
      E le facciamo noi, non loro.

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