Il campionato di Lega Pro è giunto al termine e ha regalato al Tuttocuoio, alla sua prima apparizione in quella che una volta era denominata Serie C1, una duplice soddisfazione: quella di essere giunto all’ottavo posto in graduatoria e di essere la seconda squadra toscana (su sette partecipanti) del girone. In più i neroverdi, grazie al loro piazzamento, hanno staccato il biglietto per la Coppa Italia TIM della stagione prossima, quando potranno affrontare squadre di B o addirittura A.
È stata una cavalcata esaltante quella del Tuttocuoio, in una stagione in cui veniva già data per retrocessa dalle oramai celeberrime “tabelle di inizio anno”: i fatti hanno invece dato ragione a una società che si è sempre ben distinta sul campo, con la lungimiranza di chi fa dell’organizzazione e dell’entusiasmo la sua forza. Uno degli artefici del “Miracolo Tuttocuoio” è indubbiamente mister Alvini, per sette anni alla guida del club di Ponte a Egola, che ha saputo infondere nei suoi calciatori il quid giusto per affrontare una categoria nuova, anzi nuovissima, e difficile. Al termine dell’ultimo match, perso col San Marino per 1-2, Alvini ha ufficializzato il suo addio alla squadra che l’ha lanciato: lo aspetta una panchina importante, ma la certezza è che il Tuttocuoio sia stato più di un trampolino di lancio per il tecnico fucecchiese.
Al contempo, il Tuttocuoio dovrà adoperarsi per trovare un allenatore che possa ricalcare le orme del suo predecessore: sappiamo bene come nel calcio il difficile sia non tanto l’affermarsi, quanto il confermarsi. Magari continuando quella stretta collaborazione con l’Empoli, che ha portato numerosi talenti azzurri a vestire la maglia neroverde. I vari Gargiulo, Konatè, Tempesti, Agrifogli, Bachini hanno ben figurato e hanno dimostrato di poter giocare, e bene, anche tra i professionisti: vedremo se le strade di neroverdi e azzurri si incontreranno di nuovo, le basi ci sono tutte.
E noi di PianetaEmpoli ci teniamo a ringraziare tutto l’ambiente Tuttocuoio, che ci ha sempre riservato un gran bel trattamento. Speriamo che la favola diventi una storia epica e che possa continuare a far sognare ancora i tifosi neroverdi anche il prossimo anno.
Simone Galli