Al termine di una lunga e frenetica giornata siamo riusciti a raggiungere telefonicamente Eder con il quale abbiamo realizzato una bella intervista di congedo dai colori azzurri:
Eder, sei reduce da una giornata molto particolare che ti ha visto firmare per il Brescia, mettendo fino a questo lungo tira e molla, quali sono le tue prime sensazioni da neo rondinella?
“Sono contento che sia arrivata questa firma, ho firmato cinque anni di contratto, anche se le cifre sono diverse da quelle che tutti voi avete pubblicato, però è un bel contratto per un club che mi darà la possibilità di giocare in serie A trovando sicuramente più spazio che non se fossi andato in un club più grande.”
Facciamo però un po’ di chiarezza, sembrava che tu al Brescia non ci volessi andare, poi però è uscito che tu al Brescia non avresti detto di no a priori, quale la verità?
“Mi spiace se c’è stata un po’ di incomprensione in quello che è successo, magari anche io ho le mie colpe. La verità è che ci potevano essere altre strade e fin quando queste strade sembravano percorribili io le ho preferite. Con il Brescia ho parlato la prima volta mercoledì scorso assieme al mio procuratore e mi sono trovato subito in sintonia, da quel momento non ho avuto più remore e mi sono convinto che la scelta che stavo per fare sarebbe stata quella giusta.”
Ricordiamo comunque che il tuo cartellino per il 50% resta di proprietà dell’Empoli:
” Si, certo, anche se indosserò la maglia di un’altra squadra, per metà resto un tesserato dell’Empoli.”
A Brescia troverai la concorrenza di due grandi bomber, la tua mission sarà metterne uno a sedere in panca?
“(ride, ndr) Beh, Possanzini e Caracciolo sono due grandi attaccanti, da loro avrò sicuramente da imparare tante cose, penso però di potermi giocare le mie carte alla pari, ma se dovessi, soprattutto all’inizio, fare un po’ di panchina, non sarebbe un problema ma uno stimolo per fare meglio e dare di più.“
Che ricordi ti porti dietro di Empoli?
“Tanti, davvero tanti assieme a tanti amici come voi di PianetaEmpoli. L’Empoli è la squadra che mi ha dato fiducia all’inizio della mia carriera e che mi ha fatto esordire in serie A e se anche con Cagni non ho trovato molto spazio ed in quel periodo ero un po’ arrabbiato, sarò sempre riconoscente a questa società per tutto quello che ha fatto per me, compresa la soluzione di mandarmi a Frosinone per crescere. Seguirò sempre l’Empoli e spero che i ragazzi che ho appena lasciato facciano un grande campionato perchè oltre a meritarselo hanno tutte le qualità per farlo.”
Lasciamoci con una promessa, se ci dovessimo incontrare da avversari, tu intanto cercherai di non farci gol, ma se ce lo farai non esulterai:
“Non importava nemmeno che lo dicessi, anche quando ho affrontato l’Empoli con il Frosinone, se avessi fatto gol avevo già deciso che non avrei esultato, quindi sarà cosi anche in futuro. Lo voglio ripetere, Empoli per me resta una grande esperienza e porterò con me tutti voi, compresi i tifosi che mi hanno fatto sempre sentire il loro affetto.”
Alessio Cocchi