” Il Punto “, con Alessandro Marinai…

Ciao Alessandro e buon anno. Allora si riparte dopo la sosta natalizia ma volevo con te chiudere il 2016 con un tuo ricordo ed un tuo bilancio sportivo dell’anno che ci ha lasciato…

“Buon anno a te Alessio e a tutti i tifosi azzurri! In questo periodo di feste e di orari che sballano non è facile rituffarsi nel campionato, ma piano piano torneremo alla normalità. Il 2016, inteso come anno solare, non è stato certo tra le massime espressioni degli ultimi anni ma ha regalato comunque una salvezza importante. Un ricordo? La signorilità con la quale Giampaolo ha lasciato il club. Come allenatore, professionista ognuno può avere la propria idea, a livello umano ho conosciuto davvero una gran bella persona“.

Guardando all’anno solare chi il giocatore che ti ha maggiormente impressionato e quello da cui ti saresti invece aspettato di più?

“Mi vengono in mente due giocatori che hanno avuto un’evoluzione opposta in maglia azzurra: Skorupski non mi fece una grandissima impressione nel precampionato della scorsa stagione, ma partita dopo partita è stato un crescendo fino a diventare, oggi, uno dei più bravi portieri del campionato. Diversamente Buchel, che era partito fortissimo al suo arrivo a Empoli e ne caldeggiai vivamente l’ingaggio, si è eclissato. Mi aspettavo onestamente di più da lui“.

Sabato arriva il Palermo, gara importante che non deciderà la stagione ma che potrebbe mettere un serio punto esclamativo…

“Quella con il Palermo è una tappa importante di un percorso ancora troppo lungo, per questo ritengo fuori luogo definirla una partita decisiva. E’ importante, certo, ma non deciderà le sorti del campionato qualsiasi risultato verrà fuori. E’ del tutto ovvio che andare a sette punti di vantaggio sarebbe un bel colpo, come dovrebbe essere altrettanto ovvio che in caso di risultato negativo non sarebbe finito nulla“.

Ti immaginavi questo tipo di stagione da parte dei rosanero?

“Che per loro sarebbe stato un campionato difficile lo si poteva immaginare visto il mercato estivo dei siciliani e le recensioni non certo benevole che arrivavano dall’isola. Quando si cambia tanto può succedere di far fatica a ritrovare la quadratura del cerchio, specialmente quando hai un presidente come Zamparini che non riesce a dare certezze e continuità e quando non ti sono rimasti campioni in squadra. Certo, mai avrei scommesso che non avrebbero mai vinto in casa fino a metà gennaio“.

Davanti daresti continuità a Levan? Magari in coppia con Pucciarelli?

“Qua si entra in un discorso complicato perchè dopo un periodo di sosta e senza avere il polso della situazione e del gruppo è pressochè impossibile esprimere un giudizio nel merito. Ciò che posso dire, a prescindere, è che se Levan sta bene può tranquillamente essere confermato al centro dell’attacco azzurro. In coppia con chi lo deciderà Martusciello“.

Il mercato si è aperto e di discorsi ne stiamo già facendo tanti. Chiaro che la situazione più importante è quella legata a Gilardino. Senza tornare su quanto detto in estate, ti chiedo se anche secondo te siamo davvero all’epilogo di questa strana storia e se questa sia l’unica conclusione possibile…

“Sapete bene che se fosse stato per me il problema in essere non sarebbe esistito, ma in questi giorni leggo delle cose aberranti nei confronti di Gilardino. La professionalità del calciatore non può essere messa in discussione, è vittima di una situazione a tratti umiliante per lui e lo capisco, ma l’errore sta nell’averlo ingaggiato. Se si voleva puntare su Gilardino bisognava, secondo me, fare una serie di scelte diverse da quelle fatte. Scelte importanti, significative, a partire dalla scelta del modulo, dell’allenatore e di alcuni componenti della rosa. Un cambio troppo repentino per l’Empoli; sarebbe stato più semplice puntare su un altro profilo che ne avesse giustificato anche una strategia più consona al club. Ad ogni modo credo che Gilardino se ne possa andare, legittimo da parte sua che aspiri a giocare di più“.

Thiam, Ganz, Coda Dionisi. Chi prenderebbe Alessandro Marinai e chi secondo Alessandro Marinai prenderà l’Empoli?

“Intanto mi sembra evidente che arriverà qualcuno solo se qualcuno se ne andrà e se è vero che l’Empoli è sulle tracce di un attaccante significa che c’è chi ha la valigia in mano… Thiam non lo conosco, Ganz lo prenderei ma non in prestito, di Coda me ne parlano bene da Salerno ma ha pochissima esperienza in Serie A. Forse Dionisi sarebbe il nome più giusto per l’immediato, è un profilo da Empoli. Chi poi prenderanno i dirigenti azzurri proprio non lo so“.

In mezzo al campo si era parlato dell’arrivo di Grassi e della partenza di Buchel e Maiello. Alla fine potrebbe andar via solo il napoletano, ma secondo te serve mettere mano in quel reparto?

“Assolutamente. Il centrocampo è il reparto che necessita di un intervento pesante perchè è il reparto che più ha palesato problemi in questo girone di andata. Non occorrono rivoluzioni perchè a gennaio non è facile farne, ma accorgimenti sì“.

Più in generale ti chiedo se all’Empoli serva davvero qualcosa in questa sessione di mercato e se le squadre che ci stanno dietro potranno trovare risorse per cambiare il passo…

“Sì, qualcosa serve. Ho appena detto del centrocampo, ma anche l’attaccante se dovesse partire qualcuno. Le squadre dietro cercheranno di cambiare il passo, ma non sarà facile per nessuna di loro perchè il ritardo in classifica è comunque considerevole. Il mercato in generale tuttavia mi appassiona poco, in questi primi giorni del nuovo anno a Empoli si parla tanto di chi arriva e di chi parte e poco del Palermo. Male, molto male“.