C’è un messaggio, semplice ma di una potenza e di un’importanza unica, che racchiuso in un quadro è da quest’anno affisso nello spogliatoio degli arbitri. Un messaggio che nasce dalla vittoria dell’Empoli del premio “Rispetto – Disciplina” nello scorso campionato di serie B, premio ricevuto in virtù del minor numero di sanzioni disciplinari adottate dal giudice sportivo nel confronti della squadra azzurra.

E quello che mister Andreazzoli ha voluto aggiungere a tutto questo, come incipit, è proprio quel messaggio a cui ci riferivamo: IL NOSTRO E’ UN GIOCO SERIO. Poche parole, rivolte ai direttori di gara per far capire quanto la cultura sportiva azzurra sia dedita al cercare di mettere in difficoltà al minimo chi è chiamato al non semplice compito di dirigere una gara. Un messaggio che chiede però agli stessi tutto il massimo rispetto e tutta quella disciplina che deve essere utilizzata nel pieno della conduzione di una gara, senza mai discriminare e cercando di avere tutta la consapevolezza che intorno a quei novanta minuti ci sono ore di sonno perse, lavoro, sudore, tanta fatica e tanta dedizione per rendere serio il gioco più bello del mondo.

Complimenti al mister, che certo per vincere e salvare la squadra dovrà ancora perdere tante ore di sonno e lavorare al massimo assieme ai suoi ragazzi, ma le parole sono importanti ed il messaggio siamo certi avrà tutta l’attenzione di chi se lo ritroverà davanti prima di scendere in campo.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

4 Commenti

  1. Si,è tutto molto bello.Pero’ i direttori di gara dovrebbero portare rispetto.Domenica i soli quattro minuti di recupero sono stato una vergogna,dopo tutte quelle perdite di tempo da parte dei laziali.Per non dire poi del diverso atteggiamento sulla gestione dei cartellini.Non per vittimismo ma per amore di verità.

    • Concordo pienamente ma se quando ti capita le butti dentro almeno quelle occasioni clamorose come quella di zaic e quella di Caputo gli arbitri ci fanno un baffo

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