“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”. Non sono frasi di un anarchico insurrezionalista di turno, ma il comma 1° dell’art. 21 della nostra Costituzione.

E allora, visto che la Costituzione è dalla mia, lo dico: il  calcio italiano è uno schifo!

Attenzione, non parlo dl calcio giocato, di quello che infiamma gli animi e le passioni dei tifosi, di quello che ti fa stare ore sotto il sole in tribuna, di quello che ti fa impazzire quando fai gol e che ti butta a terra quando lo prendi, di quello che è discussione al bar con gli amici, di quello che è amare e non tradire mai la tua squadra del cuore fin da quando sei bambino. No. Parlo dell’altro calcio.

Quello delle sentenze di questi giorni, dei ribaltoni cui abbiamo assistito, dei pesi e misure diverse usati in alcuni giudizi, delle decisioni prese e di quelle negate, dei Presidenti che applaudono e degli altri che minacciano ricorsi all’Alta Corte di Giustizia Europea, dei Gironi di Serie B e Serie C e Campionati Dilettanti da definire , del  Campionato di Serie B e di quello di Serie C rinviati ed a cascata tutti gli altri, Primavera inclusa. Parlo di chi il calcio lo governa, di chi lo sfrutta e ci specula in modo indecente, di chi ne  amministra una giustizia incomprensibilmente ingiusta; di chi fa le giornate spezzatino vendendo l’anima di questo sport alle TV per quattro soldi che finiscono sempre nelle solite tasche; di chi stra trasformando quello che veniva definito il gioco più bello del mondo in un business per 10 clubs mentre gli altri stanno a guardare, mentre Società spariscono, mentre intere città e migliaia di tifosi vedono scomparire la loro squadra del cuore: un trauma sportivo e comunque una ferita ed un dolore per chi per anni ha tifato una maglia.

E’ di oggi il Comunicato della Lega Calcio di Serie A che annuncia il rinvio del Campionato Primavera 1 al 15 settembre, data per la quale era previsto l’inizio del Campionato Primavera 2. La cosa che colpisce e che personalmente mi fa sorridere è la premessa del Comunicato della Lega. Si legge “A seguito dello straordinario procrastinarsi della definizione dell’organico della Serie B 2018/2019, al quale potrebbe essere collegata la composizione dell’organico del Campionato Primavera 1 TIM 2018/2019; considerati i tempi ristretti per la stesura del relativo calendario…..” Straordinario procastinarsi! La Lega di Serie A se ne lava le mani, la Lega di Serie B è in evidente stato confusionale, quella di Serie C nel panico, a cascata le altre. Ma la FIGC dov’è? Ah già, è in gestione commissariale! E il CONI?  Ah già, il suo Presidente è quello che ha nominato il Commisario Strardinario della FIGC e poi il CONI ha tante cose di cui occuparsi, sopratutto delle Olimpiadi……chissà perché…. anche se potrebbero venire in mente brutti pensieri. E, visto che il neo Governo Giallo-Verde ha pensato bene di abolire il Ministero dello Sport, la politica italiana che fa? E gli Organi della Giustizia Sportiva? Ma tra loro si parlano..o, almeno, si passano le carte?  Sarà pur vero che esiste una specie (molto una specie….) di separazione dei poteri tra politica (intesa come governo del paese) e sport (inteso come governo dello sport) ma il calcio muove miliardi di euro, interessi economici diversi, è – piaccia o no – un fenomeno sociale nel quale il nostro Pese in qualche modo si identifica o che comunque fa proprio. Tutto questo caos può passare sotto silenzio?

Il grande ombrello del calciomercato (scritto tutto attaccato) para il temporale ormai perenne che agita il calcio mercato (scritto staccato) perché ormai è chiaro che il calcio sta diventando sempre meno emozione, poesia, gesto atletico, adrenalina, per diventare business e mercimonio. CR7, Modric, Higuain e soci raccontano di milioni DI EURO e creano sogni, lasciando sotto il tappeto dell’ingoranza o, peggio, dell’ indifferenza ( o è rassegnazione?) la polvere di imilioni DI CALCIATORI hanno scelto questa professione e che non prendono gli stipendi o vengono assoldati da Società che falliscono e si rigenerano con una facilità impressionante. Senza vergogna.  E i tifosi? Per loro – per noi –  è stato preso in prestito dal vocabolario un sostantitivo bellissimo: sogno! Se ne è impossessato il business della pedata: un giocatore sognava fin da piccolo di giocare in quella data squadra, i tifosi sognano di vincere il Campionato o la Champions, i genitori sognano che i loro figli diventino come Ronaldo, e i loro figli sognano di diventarlo, i dirigenti delle Società spesso sognano di sognare, tanto per non guardare i debiti che hanno macinato o le truffe messe in essere sotto gli occhi di tutti, ormai avvezzi e indifferenti.

Il calcio, così, morirà  Tra poco non andremo più neanche allo Stadio: creeremo giocatori al computer, faremo i Campionati virtuali e giocheremo alla playstation. E tutto mentre la gente sogna. Mi viene un dubbio: ma non è che chi sogna è perché si è addormentato?

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19 Commenti

  1. Onestamente non concordo con l’utilità del ministero per lo sport: che ha fatto il Lotti di così trascendente da sentirne addirittura la mancanza?

    Niente, e perciò al diavolo il ministero per lo sport, inutile e costoso: onestamente il governo e la politica hanno problemi più pressanti ed urgenti che cercare una cura per questo gigante malato, forse irrecuperabile.
    Esistono degli organi preposti a ciò: che cerchino loro una soluzione (che non troveranno).

    Per ultimo smettiamola con la trita e ritrita retorica del tifoso “povera vittima dei poteri forti”: se c’è lo spezzatino, la colpa è anche dei tifosi che pagano fior di quattrini le pay-tv; se arrivano colpi “di facciata” come CR7, Higuain, forse Modric e altri è perché i tifosi comprano maglie e accessori.

    • Insomma i lotti sui diritti tv per le medio piccole ha fatto un bel lavoro visto che con la nuova ripartizione abbiamo incassato quasi 15 milioni in più.
      Poi per il resto concordo su ciò che dici.

      • Il fatto è che queste ripartizioni le dovrebbero fare gli organi di competenza, FIGC in testa.
        Il ministero dello sport durante il governo Gentiloni è stato una tantum: non mi pare che i governi precedenti abbiano attivato questo particolare dicastero (ma essendo molto giovane ci sta che sbagli), e mi sembra normale che l’attuale governo, che dai precedenti prende le distanze, l’abbia soppresso.

  2. Condivido in massima parte il contenuto anche se prima di postare andrebbe riletto e corretto, non ho ricordanza di un articolo così pieno di errori e con un intero periodo scritto due volte…

  3. Il caos nasce dalla mancanza “della regola certa” ….. flotte di avvocati si sono guadagnati la pagnotta sull’interpretazione delle norme ….. dovrebbe essere automatico ….. causa effetto …. ma purtroppo non è così. ….Con le regole certe non servirebbe nemmeno un governo ….. ma forse a molti questa cosa non conviene.

  4. Uno dei più grandi problemi del calcio di oggi sono i presidenti stessi. Per la stragrande maggioranza faccendieri poco interessati ai risultati sportivi e troppo innamorati dei profitti, prenditori più che imprenditori. La restante parte sono persone senza arte ne parte, inabili a farsi sentire, a proporre a gran voce un qualsivoglia cambiamento, capaci di gridare solo in caso di ripescaggi, succubi di un sistema malato, metastasi che aggravano il quadro clinico.
    Uno su tutti ad esempio; Lotito. Se ne frega delle regole, se ne frega dei tifosi, se ne frega di tutto e tutti. Fa e disfa con l’arroganza tipica dell’intoccabile. Ha avuto il coraggio di criticare il pubblico salernitano, colpevole per lui di essere poco numeroso; follia. Poi ci sono gli inabili, piovuti nel calcio per non si sa quale motivo, avventurieri senza scrupoli da corsa all’oro del Klondike, bucanieri all’arrembaggio; senza presente e senza futuro. Bari e Cesena sono lo specchio della pressappochezza dirigenziale di questi signori. Ingaggi faraonici (per la categoria) a giocatori vecchi e senza stimoli i primi, accumulatore seriale di debiti il secondo.
    In questa trama da film horror si piazza una lega che, come don Abbondio nei Promessi Sposi, si trova ad affrontare una selva di belve feroci, senza avere artigli o zanne.
    Il calcio è un malato, ahimè terminale; specchio di un paese dove la regola non esiste e anche se esiste non conta, almeno non per tutti. La medicina? Non esiste. Si veglia il moribondo, continuandolo a guardare finché non esalerà l’ultimo respiro.

  5. Per me ancora oggi è calcio Empoli al castellani, trasferte radio o grazie a p Empoli diretta scritta, gol domenica sportiva, YouTube…. Il calcio campava anche senza televisioni, poi non ci giriamo tanto in torno una Juve, Milan Inter ecc è giusto che riescano ad avere più introiti dalle tv.

  6. Io condividere so il contenuto dell’articolo, purtroppo i tifosi però hanno le loro responsabilità, si esaltano con i grandi colpi di mercato e fanno gli abbonamenti alle patate TV che, quindi, hanno interessi allo spezzatino. Per quanto mi riguarda il calcio lo seguo al Castellani, la sera la domenica sportiva non sempre. Quando l’Empoli gioca fuori radio, pianeta Empoli o una app per i risultati. Finché c’è la farò ad andare allo stadio niente Pat TV.

  7. L’Italia è un paese decadente. Il calcio (che ne è cartina di tornasole) impersonifica e rende evidenti tutte le contraddizioni che ci portiamo appresso.

  8. Ringrazio CIONILACIANA per avermi segnalato i molti..sei..refusi. Assolutamente imperdonabile aver ripetuto un periodo intero. Chiedo scusa. Per onestà intellettuale non prometto che la prossima volta farò meglio. Spero in una maggiore attenzione da parte mia e, nel caso sciagurato dovessi ripetermi, nella comprensione dei nostri pazienti lettori.

  9. ..mi dispiace, ma il calcio è finito ben prima di ora……se s’intende il vecchio calcio. Se poi a tanti piace il calcio all’americana, allora è un altro conto, e può piacere anche questo. Il vecchio calcio è senza: pay tv, nomi urlati ai goal, numeri uno-100, nomi sulle maglie, patacche sulle maglie, tessere, codici di gradimento, settori popolari che costano una salaccata, trasmissioni che rompano le palle tutta la settimana, partite a tutte l’ore tutti i giorni. Cè chi dice che ora si deve campare su questo, mah, sarà, ma 30 e passa anni fa tutta ‘sta roba non c’era e di società che fallivano non ce n’era una morìa come gli ultimi venti…..

  10. Prima di sputare su Lotti, per piacere, andatevi a leggere tutto quello che ha fatto. Visto che siete tutti laureati all’università di google, almeno usatela quando serve, invece di sparare sentenze dettate solo da ottusità politica. Grazie.

  11. Infatti io lo seguo solo per curiosità di veder giocare, allo stadio per tifare non vengo più, non ha senso aprite gli occhi

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