Delle tante squadre cancellate dai campionati professionistici di Lega Pro (ex serie C1 e serie C2, ndr) vi abbiamo ampiamente raccontato nelle scorse settimane. Tra le squadre estromesse dai campionati c’è anche l’Ancona, formazione che doveva giocare contro il nostro Empoli in serie B: entro venerdi conosceremo se sarà la Triestina o il Verona la squadra ammessa al campionato cadetto, anche se al momento sembrano in vantaggio gli alabardati.

 

E’ notizia di ieri, replicata anche dal “Corriere dello Sport-Stadio” che c’è un altra squadra toscana che ha perso la scena di un calcio comunque importante. Si tratta del Cecina, formazione che nel 2004-2005 aveva conquistato il torneo di Serie D, e che negli anni ’80 e ’90 aveva perfino raggiunto la serie C giocando anche alcuni derby con il Livorno.

Adesso si stanno muovendo le istituzioni locali per salvare il salvabile della storia rossoblù ma, voci vicine all’ambiente cecinese ci confermano questo, il rischio è che il Cecina possa ripartire addirittura dalla Terza Categoria, il campionato in assoluto più basso nella scala gerarchica del calcio italiano.

DAL DERBY CON IL LIVORNO A QUELLI CON VADA E CASTIGLIONCELLO – Il Cecina poco più di dieci anni fa giocava i derby con il Livorno, adesso rischia di doversi misurare nei derby con Vada e Castiglioncello. Fa davvero un certo effetto…

 

PISA RIPESCATO IN C1 – L’ufficialità non c’è ancora ma i nerazzurri, a causa di una probabile rinuncia del Giulianova, nei primi giorni della prossima settimana dovrebbero essere ripescati direttamente in Prima Divisione (ex Serie C1, ndr), saltando così il torneo di C2. Dunque Pisa direttamente dalla serie D alla C1. Un pò come accadde alla Fiorentina qualche anno fa quando passò direttamente dalla C2 alla serie B.

Questo calcio con lo sport non è neanche parente…

 

AREZZO RIPARTE DALLA D – Chi invece, pur costretto a scomparire dai campionati prof, è riuscito a scampare al pericolo di una caduta ben maggiore è l’Arezzo. E’ notizia che ci è arrivata in redazione nelle ultime ore. Gli amaranto ripartono dalla serie D, una serie D sempre più blasonata.

 

FIGLINE SPROFONDA – Dopo l’incredibile cavalcata, dall’Eccellenza alla serie C1 in quattro anni, il Figline in un colpo solo rischia di dover ripartire dal punto più basso. Nei giorni scorsi si parlava, come nel caso del Cecina, addirittura di Terza Categoria, ma forse c’è “spazio” in Prima Categoria. I prossimi giorni saranno quelli decisivi.

 

ANCHE LA TOSCANA PIANGE – La situazione economica in Italia è da bollino rosso, il calcio ne paga le conseguenze, e paga le conseguenze anche a causa di una gestione sciagurata da parte delle società, troppo spendaccione e con investimenti completamente sbagliati.

La Toscana non fa eccezione. Negli ultimi anni il “Granducato” ha perso fior di squadre. Il Pisa e l’Arezzo sono fallite due volte in meno di vent’anni. La Fiorentina è fallita e, sotto altro nome (Florentia Viola, ndr) è ripartita dalla C2. Anche la Pistoiese non ha fatto eccezione finendo addirittura in Eccellenza, così come la Massese. La provincia di Firenze ha perso il Figline, quella di Livorno il Cecina. E nel conto va aggiunta anche la Lucchese e il Castelnuovo Garfagnana che aveva raggiunto la C2, così come il Montevarchi. Senza dimenticare le tantissime squadre dei campionati minori. Nella nostra zona negli ultimi anni Vinci e Cerretese, con trascorsi in D e addirittura in C2 (la Cerretese di Materazzi dei primi anni ’80, ndr) sono dovute ripartire praticamente da zero.

 

I FALLIMENTI DELLA SERIE D – Al momento sono tredici le squadre già non ammesse al massimo torneo dilettantistico italiano, tra queste come detto c’è il Cecina. Ma è notizia di ieri del fallimento anche dell’Aosta, formazione con trascorsi recenti alla C2. La squadra valdostana ripartirà dalla Prima Categoria o al massimo dalla Promozione. Oltre al Cecina non si sono iscritte, tra le altre, anche Casoli, Domegliara, Igea Virtus, Noicattaro, la Pro Sesto (tanti anni tra C1 e C2, ndr), Pianura, Gaeta e Bojano e Vico Equense.

 

NIENTE SERIE D ANCHE PER LA COLLIGIANA – Approdata in C2, poi retrocessa in D, la Colligiana non viene ammessa nemmeno nel massimo campionato dilettantistico. Rischia di ripartire dalla Terza Categoria. La città si sta mobilitando per cercare quanto meno di “guadagnare” il campionato di Promozione.

 

Gabriele Guastella

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