Tre giornate sono davvero poche per poter esprime giudizi ed affermazioni logiche, anche di fronte a quei numeri che spesso sono specchio di veridicità. A maggior ragione se poi in queste tre prime giornate, guardando in casa azzurra, soltanto quattro giocatori sono partiti sempre titolari. C’è però un dato importante, spesso sottovalutato, che vede una crescita rispetto alla prima partita dove non andammo bene da questo specifico punto di vista: la percentuale dei passaggi riusciti.
Infatti contro il Verona arrivò un non positivo 64%, migliorato poi da un 82% con il Monza ed un 87% con la Juventus. Guardando ai singoli, e come detto c’è disparità dal punto di vista impiegatizio, troviamo in Walukiewicz l’elemento con la percentuale media più alta; per il polacco si registra addirittura un 92,2%. Sul podio virtuale si va poi a posizionare Fazzini con l’ 89,4% e chiude Luperto (uno dei quattro sempre partito titolare) con una percentuale di 89,3%. La media peggiore appartiene ad un altro elemento che ha sempre iniziato le gare dal primo minuto: Caputo con il 58,1%.
Visto che si chiede ai portieri di giocare sempre più con i piedi, qui c’è sicuramente da migliorare. Nella sua partita Caprile ha riportato una percentuale di passaggi riusciti del 46,9%, Perisan del 73,1%, Berisha del 64,5%.
…contano i goal ,
Punizione goal 1-0 Vittoria
Rigore 1-0 vittoria
Angolo ,testa e goal. 1-0 vittoria
non le centinaia di statistiche cervellotiche dei numeri dei match Analyst ….
che poi gli algoritmi e là AI diventeranno L unico motivo di scelta dei calciatori e porteranno a far diventare i professori di football manager gli allenatori in panchina del futuro con teorie fantastiche inapplicabili alla,palla rotonda che gira
Dippe sei un po’ superficiale.
Il passaggio corretto e preciso è alla base di tutto.
Se sbagli i passaggi mi spieghi come la fai a fare la circolazione di palla o l’assist?..
Ma come ragioni?…
il calcio funziona per mano di tante variabili, contano quelle che dici tu, tanto quanto quelle che definisci “cervellotiche”. Quelle “cervellotiche” hanno fatto si che contro la Juve, per dire, non facessimo un tiro in porta. Vai a vedere le seconde palle e vedi quante ne ha conquistate l’Empoli e quante la Juve. Oppure vedi la percentuale di passaggi riusciti con Verona o Monza. Quella del Verona sarà inferiore alla nostra, indubbiamente, ma sbagliando nella costruzione si regala una possibilità di avviare l’azione all’avversario. È logica
Si ok, ma conoscere anche i numeri è importante, certo dopo 3 partite e con 3 formazioni diverse sono numeri poco indicativi, già dopo 7/8 giornate si.
Se sbagli troppi passaggi è lampante che probabilmente la squadra non ha giocato una buona partita, così come se in porta ci tiri pochissimo. Allo stesso modo se compì troppi fallì vuol dire che non riesci ad esprimere più di tanto durante la partita etc. etc. Quindi credo che le statistiche dicono molto su come si è svolta una partita, ma sicuramente non sempre danno il giusto responso sul risultato finale. Come sempre vince chi la butta dentro più degli altri!!!!
Una volta il 4312,una volta il 4231,una volta il 433.E il gioco non c’e’ e i gol non vengono.Ci vuole subito un inversione … di tendenza senza guardare in faccia nessuno.Fuori squadra chi non lotta con il coltello fra i denti.Carlo B.