Ci avviciniamo ad ampie falcate alla prossima sfida contro il Cesena e domani sarà già tempo di vigilia. Gli azzurri vorranno smuovere la casella dei punti, ancora fermi a quota zero, e si imbatteranno in un avversario temibile, non solo perché affrontato fuoricasa, ma anche perché diretta concorrente per la salvezza.
Come ogni settimana, andiamo a vedere quali sono “i più ed i meno” di questo match, partendo dalle cose che potrebbero esserci contrarie.
1) L’AGONISMO DELLA SQUADRA DI BISOLI
Ne siamo diretti testimoni, avendoci già giocato contro nello scorso campionato di B. Giocare contro le squadre di mister Bisoli non è mai semplice, perché ci mettono sempre ardore e agonismo. L’anno scorso, oltre a non esser mai riusciti a ottenere bottino pieno nelle due sfide, non segnammo nemmeno un gol. All’andata finì o-o, in un match che l’Empoli avrebbe probabilmente meritato di portare a casa e in cui il Cesena si difese quasi con tutti gli uomini a sua disposizione. Al ritorno, uscimmo sconfitti 1-0 dal Manuzzi, beffati dalla rete di Marilungo a cinque minuti dal termine. Non sarà facile quindi superare il muro cesenate e fare nostra l’intera posta in palio.
2) L’ANSIA DA VITTORIA DELL’EMPOLI
Nelle prime due partite abbiamo visto un Empoli positivo e propositivo, ma alla fine i punti li hanno fatti gli altri. Per smuovere la classifica sarà necessaria una prestazione maiuscola come contro la Roma, ma non sarà sufficiente solo il bel gioco: occorrerà essere più cinici là davanti ed evitare di farsi prendere dalla frenesia del risultato. L’ansia e la paura potrebbero giocare dei brutti scherzi agli azzurri, che dovranno quindi rimanere calmi e concentrati.
3) PORTA INVIOLATA AL MANUZZI SOLO UNA VOLTA SU DIECI
Empoli e Cesena si affronteranno per la diciassettesima volta nella loro storia. In particolare, tra A e B i confronti totali sono stati fin qui dieci. Il dato che balza all’occhio è che l’Empoli, in questi incontri, ha subìto gol in casa del Cesena per ben nove volte. Solo nella stagione 1985-86 gli azzurri riuscirono a mantenere la propria porta inviolata, portando a casa gli allora due punti della vittoria. I ragazzi di Sarri dovranno essere quindi accorti se non vorranno continuare questa speciale tradizione sfavorevole.
E ora veniamo ai più, le cose che fanno ben sperare per la trasferta cesenate.
1) L’EMPOLI HA QUASI SEMPRE SEGNATO AL MANUZZI NEGLI ULTIMI DIECI INCONTRI
Se da un lato l’Empoli ha quasi sempre preso gol nello stadio del Cesena, dall’altro ha realizzato almeno una rete otto volte sui dieci match giocati tra massima serie e serie cadetta. A dare risalto a questa tradizione positiva, ci sono le vittore ottenute nel 2009-10 e nel 2012-13, in cui gli azzurri segnarono tre reti in entrambe le occasioni. La sconfitta di misura dello scorso anno potrebbe quindi essere solo un incidente di percorso nella storia di questa partita.
2) LA VOGLIA DI RIVALSA, LA CONSAPEVOLEZZA NEI PROPRI MEZZI
Che la squadra giochi a memoria lo sanno anche i muri. All’abitudine di giocare insieme si abbina anche una certa consapevolezza nei propri mezzi: la squadra sa che può dare molto e che può ottenere un risultato di prestigio come la salvezza. Ma non è tutto: le prime due partite hanno dimostrato che l’Empoli, dal punto di vista del gioco, in A ci può stare e se la può lottare fino in fondo. Ora è tempo di fare punti e gli azzurri daranno tutto quello che hanno per ottenerli.
3) LA DURA LEGGE DELL’EX VALDIFIORI
Mirko Valdifiori è il fulcro del gioco ma non è certo un calciatore che segna tantissimi gol a stagione. Ma il Cesena rimane una delle sue vittime preferite, visto che contro i bianconeri ha messo a referto due delle quattro reti realizzate nella sua carriera professionistica. Un bel bottino per chi, come lui, è cresciuto proprio nella squadra romagnola. Chissà che anche sabato non gli riesca di fare lo scherzetto dell’ex.
Simone Galli
Vabbè le partite della scorsa stagione furono condizionate dalla sfortuna, 10 tiri in porta all’andata e l’espulsione di Elseid al ritorno testimoniano la fortuna della squadra di Bisoli. Indubbiamente prevedo una partita maschia e cattiva da parte del Cesena, ma noi dobbiamo andare lì per imporre il nostro gioco e, come ha detto giustamente Simone Galli, dovremo essere più cinici negli ultimi sedici metri.
Un’eventuale vittoria varrebbe doppio! Ma anche un pari, nell’ottica dei confronti diretti e della gara di ritorno, sarebbe molto buono.