Nuovo appuntamento con i Più e i Meno, la rubrica che analizza pro e contro della prossima sfida degli azzurri, in questo caso contro il Genoa.
I PIÙ
– La fiducia dopo la vittoria di Reggio Emilia
– Grandi passi avanti sulla mentalità
– Le tante soluzioni per Andreazzoli
I MENO
– Il bisogno di far punti del Genoa
– L’assenza di Stojanovic
– Genoa meglio fuori che in casa
Empoli-Genoa non sarà un match facile. Per gli ospiti c’è un gran bisogno di vincere, visto che la classifica recita solo otto punti. Questo potrebbe dare una spinta maggiore ai genoani. Da sottolineare che gli uomini di Ballardini si stanno comportando meglio in trasferta (5 punti) che in casa (3 punti). Infine, nell’economia del gioco azzurro potrebbe pesare l’assenza di Stojanovic, appiedato dal giudice sportivo.
L’Empoli è però in buona forma, fisica e mentale. La vittoria ottenuta nel finale contro il Sassuolo ha dato maggior vigoria al gruppo, che non vuole smettere di stupire. Andreazzoli sta scoprendo tanti calciatori, ha sempre più soluzioni di uomini e dal punto di vista tattico.
Avanti cosi ragazzi!💙
A loro mancherà Destro, ovvero il 70% della loro pericolosità offensiva….. occasione unica per avere poi un campionato tranquillo e giocare le prossime senza assillo di classifica…..
Partita fondamentale.
L’assenza di Stojanovic non sarà fondamentale perché la partita la “dovrà fare” il Genoa visto che ha la metà dei nostri punti…al suo posto se giocherà Fiamozzi saremo un po più “coperti” e per questa partita è meglio…
L’assenza di Stojanovic non può esser messa tra … i meno … non perchè non sia un giocatore bravo (anche se … almeno per ora … non mi convince appieno sul piano difensivo) ma perchè credo che Fiamozzi sia un giocatore affidabile e voglioso di dimostrare che in A ci può stare pure lui … anzi … direi che per Fiamozzi è l’occasione per mettere in difficoltà il mister riguardo alle future scelte.
Diciamo che Fiamozzi è più disciplinato nella fase difensiva, e meno incisivo nell’affondo in avanti; cioè Stojanovic assomiglia di più al Sabelli dell’anno scorso.
L’eventuale assenza di Destro, è sicuramente un punto a nostro favore.
Da un punto di vista psicologico, la vittoria di Sassuolo, è molto più importante anche di quella di Torino, soprattutto per quei giocatori della promozione, che hanno avuto la conferma che essere andati in A è stato merito quasi esclusivo delle loro capacità, e non di altri.
Sembra incredibile ma sarebbe già un partita crocevia della stagione , vincendola metteremo L ipoteca sulla salvezza alla 12’ giornata e potremmo giocare le restanti 26 giornate per altri ambizioni obbiettivi con molta serenità
Proviamoci e chiudiamo L argomento
Ma certo! Abbiamo a disposizione due risultati su tre e la forza dei nervi distesi…..
Nessun dubbio che se vinciamo contro il Genoa siamo praticamente a metà dell’opera, visto che l’anno scorso Torino e Cagliari si son salvate con 37 punti ed il Benevento, terzultimo è andato di sotto con 33 punti. Comunque il campionato è ancora lungo ed è inutile pensare che da qui a maggio si possa avere qualche certezza di salvezza sicura. Arriviamoci il prima possibile a quei 39/40 punti che voglion dire salvezza, ma fino ad allora meglio tenere la testa bassa e pedalare!
D’accordo con Daniele prima arriviamo a 40 punti e meglio è, poi ci potremo togliere delle soddisfazioni, ma testa bassa sul nostro grande obiettivo, salvezza ipertranquilla
Comunque come e’ strano il calcio e come cambia da allenatore ad allenatore…..riflettevo su Stojanovic e mi vedo che al Genoa gioca Cambiaso che tiene in panca Sabelli…..mah ora a me Cambiaso è sempre piaciuto ma per non fare giocare nemmeno uno spezzone di partita a Ballardini Non deve proprio piacere…..a me ad Empoli Sabelli era piaciuto
Queste prime 11 giornate del campionato, ci hanno detto che l’Empoli è una squadra tecnicamente superiore a quelle che lottano per non retrocedere, e che con il proprio gioco può vincere buona parte degli scontri diretti. Questo lo sanno perfettamente le nostre dirette avversarie, e, cominciando proprio dal Genoa di venerdì, imposteranno le partite non solamente sulla tecnica e il gioco, ma soprattutto con l’aggressività e la forza fisica al limite della correttezza (come per esempio, l’altra sera, ha fatto il Cagliari con il Bologna). Non dobbiamo assolutamente abboccare al tranello, dobbiamo avere i nervi saldi, senza reazioni screanzate, e continuare a macinare gioco. Non sarà facile, visto la giovane età della squadra, ma occorre fare questo ulteriore salto di qualità e di maturità che alla fine ci potrebbe portare molto in avanti.
In questo senso Andreazzoli deve, nel vero senso della parola, fare il “nonno” e agire sui ragazzi più sull’equilibrio mentale e psicologico che su quello tecnico.
Quindi, già col Genoa, sarà una partita difficile e combattutissima fino alla fine, come ce ne saranno almeno altre quattro prima della fine del girone di andata; se le supereremo senza grossi danni, già a gennaio potremo anche parlare di altro.
Se venerdì rimani a 15, è chiaro che dovrai pensare solo alla salvezza. Se vai a 16, hai comunque davanti un mese di tranquillità. Se vai a 18, gnamo, devi pe’ forza pensa’ all’Europa.