Dopo la sosta forzata, dovuta alle partite della Nazionale, torna la Serie A e tornano naturalmente di scena anche gli azzurri: il prossimo avversario sarà il Parma, che non sta attraversando un periodo facile, visto l’ultimo posto in classifica e le voci riguardanti una possibile penalizzazione (per non aver pagato gli stipendi). I ducali sono reduci dallo strabordante 7-0 subìto allo Juventus Stadium e cercano importanti punti-salvezza. Gli azzurri, di contro, proveranno a bissare il successo ottenuto contro la Lazio nell’11a giornata.
Vediamo, come ogni settimana, quali sono “i più e i meno” di questa partita, partendo come sempre dai “meno”.
1) LA VOGLIA DI RIVALSA DEL PARMA
I ducali sono la sorpresa più negativa dell’intero campionato: solo sei i punti ottenuti, frutto delle vittorie contro Chievo e Inter; nel resto delle partite non sono riusciti a raccoglierne e vorranno quindi riscattarsi. “Coltello tra i denti” sarà il motto degli emiliani per la partita contro di noi, che potrebbe valere molto più dei tre punti in palio. Gli azzurri dovranno quindi prestare attenzione alla sete di rivincita di Cassano e compagni, che venderanno cara la pelle per smuovere una classifica parecchio deficitaria.
2) CASSANO, SREGOLATEZZA MA ANCHE PARECCHIO GENIO
Molti ricorderanno la prodezza di Cassano contro l’Inter, (quasi) al suo esordio in Serie A, appena 17enne. Poi una carriera in cui, forse, il talento di Barivecchia ha ottenuto meno di quanto la sua tecnica faceva prefigurare. Ora, a 32 anni, è comunque la colonna portante del Parma e i gol dei gialloblù spesso passano dai suoi piedi: i giovani difensori azzurri dovranno prestare la massima attenzione, perché i numeri del barese possono ancora far male.
3) TRADIZIONE TOTALMENTE SFAVOREVOLE ALL’EMPOLI
In sette incontri disputati in A al Tardini, l’Empoli non ha racimolato nemmeno un punto. L’ultima sconfitta è l’1-0 del 2007, quando un gol del difensore Paci ci constrinse ancora una volta a tornare a casa a mani vuote. Sconfortante il conto delle reti fatte e subite: sono infatti ben 14 i gol presi dalla retroguardia azzurra e solo 1 quello realizzato dal nostro attacco (gol di Saudati nella penultima partita, in cui comunque perdemmo 3-1). Invertire la rotta è l’imperativo d’obbligo.
Adesso andiamo a vedere quali sono invece “i più”, le cose a noi più favorevoli sulla carta.
1) LA VITTORIA RITROVATA HA DATO MORALE ALLA SQUADRA
Le tre sconfitte consecutive non avevano certo minato il morale irrimediabilmente, ma avevano rischiato di far entrare la squadra in un vortice negativo. La provvidenziale gara con la Lazio ha smosso la classifica e ha fatto riprendere il duro cammino per la salvezza: i ragazzi di Sarri sono vivi più che mai e cercheranno di trovare i tre punti (i primi) anche lontani dal Castellani. La gara non sarà facile, ma il Parma avrà molto più da perdere.
2) LA QUALITÁ DEL NOSTRO GIOCO PUÒ METTERE IN SERIA DIFFICOLTÁ IL PARMA
Chi è reduce da una debacle come quella patita dal Parma a Torino, non ha certo il morale alle stelle. Inoltre il Parma è parso soffrire, in questa prima parte di campionato, le squadre che sviluppano un certo tipo gioco, più propositivo: non a caso, le due vittorie sono arrivate contro Chievo e Inter, due compagini che non hanno fatto vedere chissà quali meccanismi offensivi. Ecco che in questo senso, una squadra ben organizzata e palleggiatrice come l’Empoli potrebbe mettere in seria difficoltà la difesa di casa.
3) MACCARONE AL CENTRO DEL PROGETTO
Contro la Lazio si è barcamenato un lavoro sporco in attacco, accollandosene spesso tutto il peso; in più ha messo il suo personale sigillo sull’incontro, con il gol decisivo, una vera e propria perla balistica. Big Mac è tornato alla forma più congeniale e chissà che la sosta non gli abbia permesso di mettere altra benzina nel motore. Adesso è lui il perno offensivo dell’Empoli, e lui è sembrato farsi trovare pronto quando il gioco si è fatto “più duro”.
Simone Galli
Concordo su tutto, sarà una trasferta difficile ma ce la giocheremo, come sempre abbiamo fatto.
Scusa Galli, ma come si può scrivere: “Contro la Lazio si è barcamenato un lavoro sporco in attacco”? Guarda per bene sul dizionario cosa significa “barcamenarsi” e come si costruisce. Se vuoi fare il giornalista devi conoscere bene la nostra lingua. E inoltre: perché fare i difficili e scrivere “compagini” quando “squadre” va benissimo; e inoltre: perché chiamare il Parma “i ducali”!? Fa ridere. E anche: “un certo tipo di gioco, più propositivo” potrebbe essere scritto semplicemnte: “un gioco più propositivo”. E’ più chiaro e scorrevole. Ma non prendertela, perché probabilmente hai fatto tutto in fretta, e le mie sono constatazioni amichevoli. Del resto non sei l’unico che fa errori o scrive complicato; ce ne sono alcuni che scrivono e scrivono e non dicono nulla di concreto. AQlmeno tu delle cose le hai dette e ,forma a parte, tutte condivisibili.