Si riparte finalmente col campionato. E con l’avvio della massima serie, ricomincia anche la nostra rubrica dei “Più e Meno”, dedicata agli aspetti più positivi e negativi del prossimo incontro degli azzurri. Sul cammino dell’Empoli, alla prima della stagione, ci sarà stavolta il ChievoVerona di Maran, reduce dalla brillante salvezza dello scorso anno, conquistata con ampio margine e anticipo. Non sarà una gara semplice, sia perché la “prima” nasconde insidie e difficoltà, sia perché l’avversario è tosto ed è abituato a vendere cara la pelle.
Vediamo, nel dettaglio, quali sono i Più e i Meno di questa sfida, partendo da questi ultimi.
1) LA SQUADRA NON È PARSA PARTICOLARMENTE BRILLANTE SUL PIANO ATLETICO
La partita di Coppa Italia ci ha mostrato un Empoli ancora non in perfette condizioni fisiche e atletiche: molti giocatori, su tutti Saponara, sembrano ancora in ritardo di forma e ben lontani da quella brillantezza che sarà fondamentale ogni domenica. Certamente, sarà passata una settimana di allenamento dall’impegno contro il Vicenza, ma gli azzurri dovranno dare qualcosa in più sul piano atletico, se vorranno mettere in difficoltà i veneti.
2) AMALGAMA E MECCANISMI NON ANCORA BEN OLIATI
Rispetto all’anno scorso, come ben sapete, sono cambiati allenatore e molti interpreti. In particolare la squadra ha perso il metronomo del centrocampo, Valdifiori, ed è da quelle parti che graviterà spesso il gioco azzurro. Diousse ha dimostrato di avere talento, Maiello è pronto in rampa di lancio, ma sostituire Mirko non sarà facile. Come non sarà facile che i meccanismi e gli automatismi di squadra siano già presenti dalla prima di campionato: occorrerà avere pazienza, ma il campionato incombe e non aspetta.
3) CHIEVOVERONA, SQUADRA TIGNOSA E ABITUATA A LOTTARE DURAMENTE
I nostri primi avversari sono ininterrottamente in A dalla stagione 2008-2009, quando vi tornarono dopo un solo anno di esilio cadetto. La squadra è abituata a lottare per la salvezza ed è formata da una rosa di primo livello, in cui l’esperienza la fa da padrona. Basti pensare che, ad esempio, in difesa l’età media è di più di 32 anni. Giocatori come Dainelli, Gamberini, Cesar hanno alle spalle svariati campionati e sanno benissimo come muoversi in A.
Passiamo ora ai classici Più.
1) LA VOGLIA DI RIMETTERSI SUBITO IN CAMMINO NEL POST-SARRI
L’eredità lasciata dall’ex allenatore è pesante: Giampaolo ha fatto chiaramente intendere di volere un Empoli a due facce, propositivo ma anche, all’occorrenza, più battagliero. Il morale del gruppo sembra alto e c’è una gran voglia di cominciare a calcare i campi, dopo mesi di inattività. Sono proprio questo entusiasmo e questa voglia che potrebbero fare la differenza, anche nella partita coi gialloblù.
2) 4-3-1-2 SCELTO COME MODULO: SOLUZIONE DI CONTINUITÁ COL PASSATO
Se, come abbiamo detto nei “Meno”, molti interpreti sono cambiati, il modulo è comunque – dopo qualche titubanza – rimasto lo stesso. Ciò naturalmente fa sì che la maggior parte dei calciatori possano confermare quanto visto lo scorso anno, sfruttando al massimo le loro possibilità. Saponara soprattutto sembra essere l’ago della bilancia della salvezza azzurra: da lui continueranno a passare la maggior parte dei palloni offensivi.
3) CHIEVOVERONA SQUADRA DIFFICILE, MA NON IMPOSSIBILE DA BATTERE
La scorsa stagione, nei due match contro il ChievoVerona, abbiamo raggranellato 4 punti: in particolare, al Castellani la squadra giocò bene e ottenne un’importante successo (3-0, grazie a Rugani e alla doppietta di Maccarone). Battere i veneti non è impresa impossibile, la difesa è sì esperta ma non sembra insuperabile. Certo, occorrerà un Empoli deciso e cinico in zona-gol, magari pronto a soffrire in qualche frangente, ma la vittoria è certamente alla portata degli azzurri.
Simone Galli
Squadra fisica e atletica, il Chievo: Ecco perchè domenica sarebbe auspicabile mettere in campo chili, muscoli e forza. E dunque Costa al centro per Tonelli e Levan davanti per Pucciarelli….
Forza Ragazzi !!!!!!!
Partita difficile ma non impossibile. Occorre umilta’ e spirito di sacrificio, solo cosi possiamo ripartire alla grande, poi arriveranno anche i rinforzi last minute.
A me comunque fà paura Paloschi. di molta paura!