Torna il campionato e con esso il nostro solito appuntamento con i Più e i Meno, la rubrica che analizza pro e contro del prossimo match che vedrà impegnati gli azzurri. Partiamo, come sempre, dai Meno.
1) L’EMOZIONE DELL’ESORDIO
Si torna a calcare il palcoscenico più importante, contro un Cagliari che avrà sicuramente maturato più esperienza di noi. Molti dei giocatori azzurri sono esordienti nella massima serie e questo potrebbe giocare a loro sfavore.
2) CONTRO IL CITTADELLA SONO MANCATI I GIUSTI MECCANISMI
Per carità, la partita persa col Cittadella non può essere un campanello d’allarme troppo forte. Ma la squadra ha mostrato meno brillantezza del solito e contro un avversario come il Cagliari dovrà tirare fuori una prestazione completamente diversa.
3) C’È BISOGNO DI TEMPO PER IL FEELING CAPUTO-LA GUMINA
Uno dei collanti maggiori dello scorso anno era stata l’intesa tra Caputo e Donnarumma, raggiunta praticamente subito. Adesso va cementata l’amalgama tra l’attaccante pugliese e quello palermitano, che potrebbero essere una coppia esplosiva ma che avranno bisogno di tempo per integrarsi.
Passiamo ora ai Più.
1) LA VOGLIA DI STRABILIARE ANCHE IN A
Il sistema di gioco è collaudato, nonostante siano stati fatti dei cambi rispetto alla passata stagione, soprattutto in termini di uomini. I ragazzi di Andreazzoli sanno che giocherà un ruolo importante la coesione tra di loro anche in campionato difficile come la Serie A.
2) CAGLIARI SQUADRA NON IRRESISTIBILE IN DIFESA
I sardi, lo scorso anno, hanno patito abbastanza in difesa. Sono state 61 le reti subite da Cragno, un bottino abbastanza rigonfio se si considerano le aspettative iniziali. L’attacco dell’Empoli, se girerà, potrà far male alla retroguardia cagliaritana.
3) ZAJC POTREBBE ESSERE IL CALCIATORE CHE FA MAGGIORMENTE MALE AL CAGLIARI
Per come gioca l’Empoli, Zajc potrebbe rappresentare più di un fastidio per la difesa sarda. Lo sloveno vuole continuare a far bene con la maglia azzurra, anche in quella A che lo aveva visto esordire due anni fa. Può essere lui l’arma in più degli azzurri
