Il centrocampista azzurro Nicolas Haas ha rilasciato un intervista nell’edizione odierna de “La Nazione”.

Haas, decimo posto con 15 punti dopo 12 gare, quanto siete soddisfatti?

“Siamo soddisfatti per il lavoro fatto, anche i punti sono tanti, quindi vuol dire che quello che abbiamo messo dentro il campo dall’inizio del ritiro fino ad adesso ha dato i suoi frutti. Dobbiamo continuare così”.

La prima cosa che salta agli occhi è la grande organizzazione difensiva della squadra, quanto ci lavorate?

“Lavoriamo su ogni aspetto ovviamente, non solo sulla fase difensiva, anche in quella offensiva vogliamo fare di più, dobbiamo ancora crescere, gestire maggiormente il pallone e creare ancora più occasioni, ma durante la settimana organizziamo sempre tutto e arriviamo alla partita ben preparati in tutte e due le fasi, poi ovviamente in quella difensiva conta molto il fatto che ci aiutiamo tanto, dandoci una mano l’un l’altro”.

Quello che è mancato, invece, è forse un po’ più di cattiveria nel finalizzare le occasioni create…

“Dobbiamo avere più tranquillità con la palla, che ci permetta di determinare meglio poi nell’ultimo terzo di campo, dobbiamo migliorare sotto questo aspetto e mantenere tutti gli altri continuando a lavorare duro per raggiungere il nostro obiettivo”.

Finora grandi primi tempi e qualche difficoltà in più nei secondi, da cosa dipende?

“Secondo me nel calcio all’interno di una gara si giocano sempre più partite e alcune volte è normale che ci sia un avversario che spinge di più perché deve fare un gol, spinto dal pubblico. Dobbiamo provare a non creare energia all’avversario gestendo con più tranquillità la palla, però sicuramente siamo in forma, non c’è mai un calo di attenzione o mentalità perché vogliamo sempre dare il massimo”.

Com’è D’Aversa nel lavoro quotidiano?

“Cura molto i dettagli e nel gestire il gruppo sia a livello collettivo che individuale è molto bravo, la cosa che più mi piace è il fatto che è onesto con chiunque e tratta tutti con lo stesso equilibrio”.

Gol decisivo in Coppa Italia e due ottime prestazioni da titolare con Como e Lecce, si sa sempre far trovare pronto…

“Il mio obiettivo è sempre quello di dare il massimo per la squadra e per la società, quando ci sono queste occasioni provo a farmi trovare pronto per dare una mano e continuerò a farlo”.

La sosta è arrivata probabilmente nel momento giusto per rifiatare un po’ e recuperare qualcuno degli infortunati?

“Per gli infortunati è positivo perché hanno un tempo in più per recuperare, ma anche noi possiamo staccare un po’ mentalmente e mettere dentro il lavoro necessario per farci trovare pronti alla ripresa”.

Dopo la sosta arriva l’Udinese, poi altri tre scontri diretti fino a fine 2024, è il momento chiave per indirizzare la stagione?

“Ogni partita è importante per raggiungere il nostro obiettivo, noi vogliamo sempre ottenere il massimo, fare sempre una bella prestazione e provare a vincerle tutte”.

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2 Commenti

  1. “Dopo la sosta arriva l’Udinese, poi altri tre scontri diretti fino a fine 2024, è il momento chiave per indirizzare la stagione?”

    Assolutamente sì. L’Empoli ha creato le condizioni (di classifica e di gioco) per mettere una serissima ipoteca sulla salvezzA 2024/25 da qui al prossimo 4 Gennaio nella trasferta di Venezia.
    È un’occasione ghiotta e importantissima… non soltanto per “chiudere” la pratica in anticipo ma soprattutto perché quando una squadra come l’Empoli (piena zeppa di giovani) può giocare più tranquilla, è lì fai esprimere al meglio e valorizzi il materiale umano che hai a disposizione.

    Non va caricata oltremodo la gara coi friulani… ma certamente Udinese, Hellas, Torino, Genoa e Venezia possono dare tantissimo per l’obiettivo finAle

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