Campionato Allievi Nazionali
Girone E – 7° ritorno
27 febbraio 2011
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EMPOLI – Siena 3 – 2
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EMPOLI
Ricci, Mattiello, Hysaj, Kabashi, Bachini, Rugani, Diarra, Altieri, Tempesti, Bencini, Rovini
A disposizione: Cappellini, Bellavigna, Gatto, Ghelardoni, Frugoli, Saccà, Kabangu
Allenatore: Martino MELIS
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Sostituzioni:
al | 47’ | entra | Grugoli | – | esce | Bencini |
al | 63’ | entra | Kabangu | – | esce | Tempesti |
al | 72’ | entra | Ghelardoni | – | esce | Diarra
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SIENA
Marini, Aiazzi, Cinciulli, Brenci, De Vitis, Bendini, Gonzi, Polito, Giordani, Miochi, Gouliabay
A Disposizione: Geria, Nigi, Redi, Camilli, Mucci, Canaj, Ghergo
Allenatore: Gianluca COLONNELLO
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Sostituzioni:
al | 51’ | entra | Redi | – | esce | Giordani |
al | 58’ | entra | Ghergo | – | esce | Brenci |
al | entra | Camilli | – | esce | giordani
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Arbitro: Raspollini (Pisa)
Assistenti: Caponigro e Giovanneschi Pontedera)
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GOL
15’ Rovini (E) – 31’ Goulibany (S) – 50’ Kabashi (E) – 61’ Goulibany (S) – 65’ Kabangu (E)
AMMONITI
Bachini – Altieri – Hisaj (E)
ESPULSI
Nessuno
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LA GARA
Una gara bellissima, giocata da due squadre in ottima condizione fisico-atletica, entrambe con giocatori dotati di tecnica e corsa. L’Empoli ha vinto con pieno merito, permettendosi anche il lusso di sprecare un calcio di rigore, ed offrendo agli infreddoliti spettatori di Monteboro il modo di riscaldarsi con geometrie di gioco di altissimo livello, rese ancora più pregevoli dalla velocità dfi esecuzione. Raramente ci è capitato di assistere ad una partita con un ritmo così elevato e ancor più raramente di vedere, insieme al ritmo, tecnica e bel gioco. Enorme merito ai ragazzi di mister Melis ma un sincero applauso anche al Siena che si è dimostrata squadra di ottimo livello, non a caso riuscendo per due volte (anche se la seconda in modo fortuito) a rimontare lo svantaggio ed proporsi per la rimonta dei minuti finali. Queste sono partite che riconciliano con il gioco del calcio e quando le vediamo a livello giovanile siamo ancora più felici perché possiamo ritrovare il coraggio della speranza: quella di vedere un giorno non troppo lontano il calcio italiano riemergere dalla palude di pochezza nella quale è precipitato. E, comunque, la strada è sempre questa, niente di nuovo, una ricetta vecchia come il mondo: i vivai! Noi vediamo in campo, ogni fine settimana, il futuro del calcio e qualcosa di buono c’è.
Le squadre scendono in campo decise a vincere, e si vede. Solito 4-3-3 dell’Empoli con Mattiello e Hisaj esterni di difesa, Rugani e Bachini centrali, un centrocampo di corsa e qualità con Altieri e Diarrà più sull’esterno e Kabashi nel mezzo a portare palla e lanci a Tempesti punta centrale con Bencini a destra e Rovini a sinistra. Il Siena si propone in modo speculare anche se il suo 4-3-3 in fase difensiva diventa un 3-4-3 in fase offensiva perché i due esterni di difesa salgono a turno a fare il quarto di centrocampo dove già Brenci, Polito e Miochi sono lì, a contrastare gli azzurri e d far ripartire veloci il gioco. Le tre punte bianconere, Gonzi, Giordani e Goulibany vanno ad aggredire la difesa azzurra già in fase di costruzione del gioco. Insomma….una gara che si è giocata anche sul tema della tattica oltre che su quello della aggressività, ed anche qui l’Empoli ha avuto la meglio perché non ha rinunciato mai al proprio modulo regalando così sicurezza ai ragazzi ed equilibrio della squadra ed offrendo anche una dimostrazione di “forza”.
Il Siena si propone già al 5’ con un bel tiro di Miochi ma la palla si perde non lontano dal palo di destra della porta azzurra. Ancora Siena al 9’ con Giordani ma il centravanti bianconero manda a lato sull’uscita di Ricco, da posizione molto defilata sulla destra. Punizione per l’Empoli al 13’: sulla palla va Kabashi e il suo fendente rasoterra sfiora il palo di Marini. Al 15’ il gol: Aliteri va sulla corsia di destra, tra il limite dell’area senese e la linea di fondo, a battere una punizione. Sul pallone si avventa Rovini e di testa manda in gol. Empoli vicino al raddoppio al 24’: bella azione sulla destra di Tempesti che rimette al centro area dove però nessuno è pronto per la deviazione.
Al 31’ il pareggio del Siena. Dubbia punizione concessa ai bianconeri al limite dell’area azzurra. Polito tocca per Goulibany che con un preciso e forte rasoterra aggira la barriera e batte Ricci. Il primo tempo continua con il solito altissimo ritmo ma non si segnalano azioni pericolose.
Alla ripresa il Siena per poco non va in gol al 4’ su una deviazione di Gonzi a seguito di una punizione ma la palla è fuori. 48’ e l’Empoli ha l’occasione per il 2 – 1. tempesti smarca in area senese Mattiello che viene spinto alle spalle da Polito: rigore. Batte Tempesti, forte ed angolato, ma Marini ci arriva e respinge. Gol rimandato si qualche minuto perché al 50’ c’è una punizione per l’Empoli appena fuori dall’area senese: Rovini tocca per Kabashi che spara un tiro forte e centrale sul quale però Marini non fa la presa e palla in rete. Un minuto dopo ancora Kabashi che impegna il numero 1 bianconero con una fendente da fuori. Il pareggio del Siena arriva in modo piuttosto fortuito: Polito tira dalla distanza; sulla traiettoria, involontariamente, ci mette la testa Goulibany di quel tanto che basta a spiazzare Ricci già pronto per la presa. Gli azzurri non si arrendono. Al 62’ su punizione Rovini costringe Marini agli straordinari ma il portiere bianconero nulla può tre minuti dopo quando Rovini manda al volo il neo entrato Kabangu a volare sulla corsia di destra ed a trafiggere il portiere senese in uscita con un delizioso pallonetto diagonale. Kabangu potrebbe fare la doppietta al 70’: vince un contrasto con Bendini al limite dell’area del Siena ed entra in area; diagonale sull’uscita del portiere ma pallone fuori. Ancora Empli al 73’: Rovini vede Frugoli che “taglia” in area senese e lo serve con un preciso assist. Il tiro dell’attaccante azzurro è preciso, a mezza altezza, ma Marini ci arriva e manda in angolo. Forcing finale del Siena alla ricerca del pari ma l’Empoli controlla senza eccessiva fatica.
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IL GIOCATORE PIANETA EMPOLI
DIARRA. Niente giochi di prestigio per carità ma il ragazzo fa una gara intelligente e piena di saggezza tattica. I piedi buoni ce li ha e la corsa non gli manca: più passista, per dirla con un termine da ciclismo, che velocista, ma riesce sempre ad essere nel posto giusto al momento giusto. Aiuta da protagonista il centrocampo azzurro ed arginare quello di una squadra, il Siena, aggressivo e veloce quanto basta e riesce anche ad essere propositivo in fase di costruzione del gioco.
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A cura di Fabrizio Fioravanti