Ghelfi e Accardi: “Si agli stipendi di marzo ai dipendenti”

Ai tempi del coronavirus il calcio continua a chiedersi cosa fare in futuro, se riprendere il campionato oppure far teminare qui la stagione. Non è una decisione facile, come quella relativa agli stipendi dei calciatori, oggetto di una trattativa tra Lega e Aic sulla riduzione degli ingaggi. Per quanto riguarda la posizione dell’Empoli, ne ha parlato l’amministratore delegato Francesco Ghelfi e il direttore sportivo Pietro Accardi attraverso il quotidiano” Il Tirreno”.

“I soldi ci sono, conferma Ghelfi, siamo nelle condizioni di pagare le mensilità di marzo e, magari, lo faremo anche. Non è ancora deciso, però. Di sicuro, questo si, pagheremo regolarmente gli stipendi a tutto il personale non sportivo. Cioè ai dipendenti che hanno continuato a lavorare in smart-working, a chi è venuto in sede. Tolti i giorni di ferie, che abbiamo cercato di smaltire, la retribuzione sarà regolare e garantita per tutti. Per quanto riguarda i calciatori e lo staff, per loro il discorso è un pò diverso. Nel senso che probabilmente aspetteremo ancora qualche giorno per capire se ci sarà una linea comune da seguire. Quindi eventuali direttive della Lega B o un accordo, se ariiverà tra Figc e Associazione Italiana Calciatori.”

L’Empoli sta pensando anche a una soluzione interna per garantire un entrata ai tesserati che sono al minimo di stipendio: ” E che non sono nelle condizioni dei giocatori della Juventus, se prendi un tot di milioni al mese, cioè, è anche piu’ facile congelare lo stipendio come è successo ai bianconeri”

Anche il Ds Accardi dice la sua: ” Non sarebbe giusto muoversi prima del tempo e prima degli altri, il problema è comune e il mondo del calcio deve sforzarsi di trovare una risposta comune. Non è facile, viste le diverse esigenze, ma è doveroso da parte nostra aspettare di capire se ci saranno delle direttive da seguire prima di fare qualcosa. Credo che si possa andare verso un pagamento per gradi, a seconda degli stipendi, perchè in Serie C ma anche in Serie B ci sono calciatori che dello stipendio hanno bisogno come qualsiasi altro lavoratore”.

“Abbiamo chiesto ai giocatori di restare qui e tutti sono rimasti qui, abbiamo predisposto la sveglia al mattino, gli allenamenti online con le sessioni via skype e quelli con le bici da spinnig. La risposta del gruppo e dello staff, da questo punto di vista, è stato esemplare. Quindi, se tutti hanno lavorato, e tutti hanno lavorato, è giusto anche che ricevano regolarmente il loro stipendio. Discuteremo tempi e modi aspettando anche le decisioni di Figc e Lega, ma su questo non ci sono e non ci saranno dubbi”