Quando è nato il calcio moderno? Dove?  Perché si gioca 90 minuti? Perché le squadre sono composte da 11 giocatori? Il fuorigioco c’è sempre stato?

Sono alcune delle tante curiosità intorno al gioco del calcio, lo sport più popolare ed il più praticato in tutto il mondo. Noi ci siamo fatti queste ed altre domande ed abbiamo cercato risposte andando a scartabellare su testi scritti di vari autori – alcuni dei quali firme prestigiose non solo del mondo del calcio ma della letteratura – e a navigare su a cercare risposte ed altre curiosità. Ne è uscito fuori un racconto un po’ stile ”Bignami” ed una specie di vocabolario. Un racconto che abbiano diviso in 4 macro argomenti:

  • Le origini del calcio
  • Il calcio in Italia: gli inizi
  • L’organizzazione del calcio
  • Il Vocabolario del calcio

La parte che abbiamo chiamata “Vocabolario” sarà proposta in più di un articolo.

Avendo svolto una ricerca in internet (soprattutto su Wikipedia), su testi e non su documenti non escludiamo che vi siano inesattezze e/o errori. In tal caso invitiamo i nostri lettori a farcene segnalazione nei loro commenti al fine di operare una più compiuta verifica.

Ci rendiamo conto che la nostra proposta esula dai compiti ”istituzionali” del nostro sito, e per questo la inseriremo nella nostra rubrica FUORICAMPO.

 

LE ORIGINI

Occorre fare una doverosa premessa. Il nostro racconto parte da quello che si è andato definendo come il calcio moderno, quello insomma che si pratica ai giorni nostri con le varianti che ha subito dalle sue origini. Non ci occuperemo pertanto di quelle esperienze che nei secoli precedenti il XIX sono state assimilate al calcio moderno se non addirittura alle sue origini. Per questo aspetto rimandiamo ad un articolo di Framcesco Dini del 19 agosto 2021 che potrete trovare nel nostro sito al seguente link: https://www.pianetaempoli.it/storie-di-calcio-la-preistoria-del-calcio-ai-confini-del-rettangolo-di-gioco/

Possiamo senza dubbio affermare che il luogo dove il calcio (nella sua versione attuale) è nato ed ha iniziato a darsi le sue regole e una sua prima organizzazione è stato l’Inghiliterra. Lì già nella prima metà del XIX° secolo si hanno notizie di partite di calcio. Il gioco non aveva alcuna regola formale o scritta e molto mutuava dal rugby perché veniva inizialmente praticato nelle Università, dove il rugby era già praticato dagli anni ’20 del 1800, ed aveva molte similitudini col gioco della palla ovale. Si giocava senza regole precise e tuttavia il gioco conobbe negli anni una rapida diffusione. Il tema delle regole sarà affrontato, come vedremo, a più riprese negli anni, almeno fino ad una prima regolamentazione a seguito della costituzione della Football Association (FA) ne1863.

Gli studiosi sono concordi nell’affermare che la prima partita giocata di cui si ha documentazione è stata quella tra lo Sheffield FC e Hallam FC, disputata il 26 dicembre 1860 allo Stadio Sansygate Road di Sheffield in Inghilterra. In quella partita, che pare si giocasse in dodici contro dodici, c’era ancora la possibilità di prendere con le mani la palla in caso di un passaggio aereo e giocarla poi con i piedi. Questo incontro viene ancora oggi rievocato ogni anno in un match in cui si assegna l’Alan Cooper Barstool Trophy.

Non è un caso che si giocasse a Sheffield perché è stata lo Shieffield United Football Club la prima squadra di calcio nella storia. Nel 1855 alcuni membri dello Sheffield Cricket Club organizzarono un primo torneo di calcio non basato su regole ufficiali (che ancora non c’erano) e Nathaniel Creswick e William Prest fondarono lo Sheffield Football Club. La fondazione ufficiale del club risale al 24 ottobre 1857.

Gli studiosi della materia sono concordi tuttavia nell’affermare che il calcio moderno nasce il 26 ottobre 1863 alla Freemason’s Tavern in Great Queen Street nel rione di Holborn a Londra perché lì fu fondata la FootballAssociation (FA) e furono codificate le prime regole, distinguendole dal gioco del rugby Fino a quella data le varie squadre di clubs che si erano formate avevano ciascuna proprie regole. Un tentativo era stato fatto nel 1848 presso il Trinity College di Cambridge, regole che furono poi intergrate nel 1862 dalle Sheffield Rules. Ma si trattava di regole che valevano per le singole squadre, o per singole partite. Ed ecco il perché della riunione alla Freemason’s Tavern.

Era ormai improcastinabile la necessità di uniformare i vari Regolamenti, anche per contrastare il gioco violento che creava non pochi problemi in campo e fuori campo. La FA da quel momento fece del calcio un gioco organizzato e con regole. Regole che, come vedremo in seguito, subiranno negli anni diversi aggiornamenti e/o modifiche ma fu in quel 26 ottobre del 1863 che si può dire nacque il calcio moderno. Sarà l’Inghilterra, come abbiamo scritto, il luogo dove ”tutto ebbe inizio” e dove il calcio conoscerà non solo le prime regole ma anche tutto quello che definirà questo sport negli anni a venire.

Solo dal 1866 però la FA fece disputare le prime partite ufficiali, riconoscendole sotto la sua egida.

Negli anni 70’ del XIX° secolo furono definite molte delle regole che renderanno il gioco del calcio molto simile a quello attuale, lo vedremo quando ci occuperemno del ”Vocabolario del calcio”.

Giusto citare tra i Paesi pionieri, insieme all’Inghilterra, anche la Scozia, tanto che il primo incontro internazionale che gli annali del calcio registrarono fu disputato fra le due compagini britanniche allHamilton Crescent di Glasgow il 30 novembre 1872.  Forse per questo i britannici hanno avuto per molto tempo la presunzione di essere non solo gli inventori del calcio ma di esserne i depositari unici e i migliori interpreti al mondo, tanto che solo alle Olimpiedi del 1908 di Londra il Regno Unito partecipò ad una competizione internazionale e venne rappresentato da una propria nazionale, e solo dal 1950 (in Uruguay) solo la nazionale dell’ Inghilterra parteciperà ai Campionati Mondiali che pure erano stati organizzati la prima volta nel 1930.

Negli anni il calcio diventerà un fenomeno globale. La prima competizione internazionale per Nazionali fu il Torneo Interbritannico, nato nel 1884, mentre al di fuori del Regno Unito la più antica rassegna fu la Copa Centenario Revolución de Mayo, organizzata nel 1910 in Argentina anche se già dal 1908 il calcio aveva fatto la sua prima comparsa alle Olimipadi di Anversa.

Il primo trofeo ufficiale fu la Youdan Cup, giocato nel 1867
La prima competizione organizzata a carattere nazionale fu la FA Cup 1871-1872.
Il primo incontro tra nazionali si tenne a Glasgow il 30 novembre 1872 e fu Scozia-Inghilterra.

Il primo incontro non ufficiale fra selezioni nazionali al di fuori delle Isole Britanniche si tenne invece il 20 luglio 1902 a Montevideo tra Uruguay e Argentina, mentre il primo incontro ufficiale tra nazionali fu disputato tra l’Austria e l’Ungheria il 12 ottobre dello stesso anno.

E’ del 1916 la prima manifestazione calcistica a carattere continentale organizzata in Sud America. E’ invece del 1927 la più antica Coppa: la Mitropa Cup, mentre dal 1927 al 1930 fu organizzato il primo torneo europeo a coinvolgere più nazionali. Abbiamo già detto che è del 1930 la prima edizione della Coppa del Mondo, fino al 1970 battezzata Coppa Jules Rimet (1873-1956) dal  nome del Presidente più longevo della FIFA della quale fu Presidente dal 1921 al 1954. La Coppa sarebbe stata assegnata alla Nazione che avrebbe vinto per 3 volte il Mondiale e toccò perciò al Brasile (già vincitore nel 1958 e nel 1962) che la soffiò all’Italia nella Finale di Città del Messico del 21 giugno 1970.

Dalla Gran Bretagna, che gli aveva dato forma e organizzazione, il football, nell’ultimo trentennio del XIX° secolo, cominciò a espandersi nel continente europeo e sulle rive sudamericane dell’Oceano Atlantico. La ricca struttura industriale inglese esigeva un’adeguata rete commerciale incentrata sui traffici d’oltremare. Il ‘germe’ del football fu così esportato dai marinai delle navi britanniche e dai funzionari delle agenzie che tenevano i rapporti con la madrepatria.

Dal Regno Unito il calcio si stava già diffondendo nel resto del mondo. In Argentina intorno al 1860, grazie alla presenza di una compagnia inglese che fu incaricata della costruzione della rete ferroviaria, il calcio si diffuse in tutto il Paese. E lo stesso accadde in Uruguay grazie anche alla esportazione in quel Paese di frigoriferi prodotti in Inghilterra.  In Brasile il pioniere fu Charles Miller, nativo di San Paolo ma figlio di un residente inglese che lo aveva mandato in Inghilterra a completare gli studi. Al ritorno, il giovane Charles portò con sé un pallone da football e introdusse il nuovo gioco presso i coetanei.

Riprendiamo da www.Treccani.it:

”In Europa, pur in circostanze diverse, lo sviluppo del calcio ebbe la sua matrice comune nelle navi inglesi alla fonda: i marinai impiegavano il tempo libero in interminabili e accanite sfide sul molo, sollecitando prima la curiosità, poi l’emulazione. Non è quindi un caso che a recepire e a diffondere il gioco siano state per prime le città sedi di affermati porti commerciali o militari. In Francia il club più antico nacque a Le Havre, nel 1872, lo stesso anno che vide, in Spagna, l’istituzione dell’Huelva ricreation club. In Portogallo, in Olanda e nelle altre nazioni affacciate sul mare il gioco fu introdotto con le stesse modalità. Un paese non marinaro, la Svizzera, fu tuttavia il più sollecito a importare il calcio grazie a privilegiati scambi culturali con l’Inghilterra, che prevedevano una massiccia presenza di studenti elvetici nei college d’oltremanica. La Svizzera fu poi il naturale tramite della penetrazione del football nell’Europa centrale e orientale, senza per questo trascurare il ruolo svolto da personaggi come il giardiniere dei Rothschild, che fu tra i fondatori del First Vienna, in Austria, nel 1894, oppure come Karoly Lowenrosen, che in occasione della Grande Esposizione di Budapest del 1896, fra le merci importate dall’Inghilterra, inserì un pallone da football e organizzò sul posto il primo match calcistico ungherese. In Germania, il calcio fu introdotto dal professor Konrad Koch, reduce da una lunga permanenza in Inghilterra per ragioni di studio. Nel primo club tedesco, il Germania di Berlino, giocava tale Hugo Pauli, che poi fece conoscere il nuovo sport in Iugoslavia. All’inizio del 20° secolo, malgrado i mezzi di comunicazione di massa fossero di là da venire, grazie a questo singolare tam-tam, il calcio era così giocato in buona parte del mondo, segnatamente in quei continenti, Europa e Sud America, che a lungo ne hanno rappresentato le scuole dominanti, se non esclusive”

E l’Italia? Viene generalmente riconosciuto che il primo club fu il  Genoa (1893) ma molti sostengono che già fossero stata fondata l’Internazionale Torino (1891), frutto della fusione di due precedenti sodalizi: il Torino FCC (1887) e il Nobili Torino (1889).

Del calcio in Italia parleremo nel prossimo articolo di FUORICAMPO che intitoleremo ”Il calcio in Italia: gli inizi”.

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3 Commenti

  1. Randellanti Palmizio, Via Vittime della Millefoglie 58, 57017 Guasticce (se non ci sono lasciare al bar sotto)

    Un plauso al Fioravanti per la consueta competenza storica

  2. Fra quelli ufficiali, tutt’ora presenti e che conosciamo, mi risulterebbe essere la Pro Vercelli il club più antico. Nata nel 1892

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