Termina amaramente la stagione degli azzurri di mister Sarri, sconfitti nella gara di ritorno dal Livorno padrone di casa. Un Empoli apparso stranamento contratto, meno brillante rispetto al consueto: forse hanno pesato dal punto di vista psicologico le aspettative createsi intorno alla gara e l’ansia di dover segnare a tutti i costi, e quando la testa non gira anche le gambe diventano più pesanti (specie in un’appendice di stagione assolutamente non preventivata).
Gara non bellissima ma nobilitata dalla notevole cornice di pubblico e dalla coreografia della curva amaranto ad inizio gara. A decidere l’incontro sostanzialmente due episodi nel giro di 10′: al 21′ Maccarone avrebbe l’occasione per segnare, ma in spaccata a porta vuota su assist di Tavano manda la palla fuori, mentre al 31′ (complice un’ingenuità difensiva azzurra) Paulinho non ha problemi sul cross di Schiattarella a segnare di testa nella porta sguarnita dell’Empoli.
La ripresa si trascina sulla falsariga del primo tempo, con un Empoli che tenta il tutto per tutto senza però riuscire mai a rendersi veramente pericoloso in area amaranto. Il Livorno può accontentarsi di controllare la gara contenendo la manovra azzurra. I cambi ed i 4′ minuti di recupero non servono a modificare il risultato e la sentenza, inappellabile, al triplice fischio condanna l’Empoli a ripartire dalla B nella stagione 2013/14 mentre regala al popolo labronico la gioia di tornare ad assaporare la Serie A. L’auspicio è che la società faccia tesoro del risultato, comunque straordinario, conseguito da mister Sarri e dai suoi ragazzi: dare continuità al progetto significherebbe avere una base solida per puntare in alto, da subito.