Lunedì sera, come ormai noto, si va a Bari, si va a giocare un match difficile quanto importante nell’economia del campionato azzurro, perchè dopo quella sera rimangono soltanto quattro partite, ed il tempo stringe per poter trovare quel sospirato posto nei play off che potrebbe darci una wild card per sognare.
Ma come ormai altresì noto, lunedi sera, il Bari potrebbe dopo dieci anni festeggiare il ritorno nella massima categoria.
Il San Nicola se non sarà tutto esaurito poco ci mancherà, e qui andrebbe aperta una parentesi sul fatto che è troppo facile in Italia salire sul carro del vincitore, pensate che il Bari nelle ultime 4 stagioni ha avuto una media spettatori di 5000 unità, vabbè, quello che a noi interessa è che ci sarà un fattore in più di difficoltà alla già complessa situazione che troveremo in Puglia.
Ma, la gara come detto si giocherà di lunedi e quindi al netto di tutte le altre gare, ed ecco che ai galletti potrebbe bastare il pari o , udite udite, anche la sconfitta.
Noi siamo maestri , a risultato acquisito a far regali, basti pensare , nella più recente storia, alla salvezza del Parma due anni fa, le salvezze di Ancona e Cosenza ai tempi della promozione con Baldini, e l’elenco potrebbe allungarsi. Tra l’altro anche se al Bari non serviva più di tanto, con Somma, a serie A acquisita andammo a regalare al Bari una giornata festosa facendoci battere per 4-1.
Quindi, sempre nel rispetto della professionalità e del pubblico pagante, vien da dire, che in quella serata, se il Bari avesse già acquisito il passaporto per il paradiso, potrebbe perchè no profilarsi una situazione di signoril rispetto di ambedue le compagini, e magari fare a fine serata festa in due.
Gli azzurri dovranno comunque concentrarsi, e come sta succedendo spesso da dopo Pisa, dare il 101%, mettendosi dei tappi alle orecchie e giocare a testa bassa con in mente soltanto la vittoria da regalare a tutti i tifosi che questa stagione hanno e stanno soffrendo fin troppo, perchè nonostante tutti i discorsi e tutti i calcoli a noi, purtroppo nessuno regala niente, e quindi che festa sia, ma per merito nostro.
A.C.