E’ una favola straordinaria quella del Trapani in serie B, una favola che sembra scritta in uno di quei libri per fiabe per bambini, ovviamente col lieto fine. Anche se la sensazione è quella che a Trapani il bello debba ancora venire. La Città delle Cinque Torri è in festa, in delirio, per la conquista della serie B per la prima volta nella storia, con la 3^ promozione nelle ultime 4 stagioni, frutto della programmazione di una società solida e ambiziosa. La svolta decisiva è quella del giugno 2010 quando il Trapani Calcio diventa società di capitali, con la trasformazione da ASD in SRL. Socio maggioritario è l’armatore Vittorio Morace, proprietario della Ustica Lines, e presidente della società. Morace punta tutto su mister Boscaglia e ottiene un successo dopo l’altro, con investimenti, progettualità, capacità di sognare in grande.
La chiave dei trionfi amaranto sono nel centro sportivo “Sorrentino”, di proprietà del Comune ma in gestione alla società Trapani Calcio dal 2011, quando è stato inaugurato con un campo da calcio a 11 regolamentare in erba sintetica, altri campi da calcetto sempre in erba sintetica, 4 spogliatoi per le squadre e due spogliatoi per la terna arbitrale, oltre ad alcuni locali adibiti a segreteria della Scuola Calcio, infermeria, sala stampa e magazzino. Dotato di impianto di illuminazione e di una tribuna con capienza di 700 spettatori, il Centro Sportivo è destinato agli allenamenti della prima squadra ed all‘attività del ettore Giovanile Granata e della Scuola Calcio. Sorge nel quartiere di Fontanelle Sud, il più degradato della città, e ospita ogni giorno 300 ragazzi del settore giovanile. E pensare che fino a qualche anno fa era solo una distesa di terra battuta adibita a discarica abusiva… Ma non è tutto. “Vorrei riuscire a portare qui a Trapani la cultura sportiva e progettuale che c’è in Olanda. Il mio sogno più grande è quello di potere realizzare uno stadio nuovo – ha dichiarato poche settimane fa in un’intervista su Repubblica Anne Marie Morace, direttore generale della società granata e moglie del presidente Vittorio Morace – Da soli non potremmo farcela, ma con l’aiuto di un ente pubblico si potrebbe individuare la zona dove costruirlo. Al momento non c’è nulla, ma a me piace sognare uno stadio funzionale, con ristorante, negozi e tutto quello che un impianto moderno può ospitare. Se dovessimo andare in serie B Trapani dovrebbe dotarsi di uno stadio adeguato alla categoria“. La serie B è arrivata, e adesso la città non vuole smettere più di sognare…
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fonte: strettoweb.it
Ma dai dilettanti alla serie B ci sono andati con il solito mister?
cìapani cìapani non si può scrivere!
mitico!!
Storie belle che fanno bene al calcio
Si Sam…sempre con Boscaglia, l’allenatore sconosciuto più forte della C. Un signore tranquillo e discreto che ha rischiato di vincere anche lo scorso anno (perso nella lotteria dei play off). Ha vinto attraverso il lavoro visto che non ha in squadra calciatori “in vista”. Pensa che il loro simbolo e capitano (un ’75) si chiama Filippi ed è un calciatore vagamente somigliante al “nostro” Daniele Baldini…anche se mancino. Lo stesso Filippi ha giocato nel Taranto una decina di anni fa col nostro Daniele Croce. Davvero, come dice Berto, una bella storia.
Cavolo..grazie per la risposta 😉 !!!
..l’anno scorso cassato proprio dal Lanciano.