Dopo due trasferte consecutive gli azzurri tornano al Castellani con la speranza di trovare la prima vittoria del 2022. L’obiettivo salvezza è davvero dietro l’angolo e l’attuale momento del Verona puo’ rappresentare una ghiotta occasione:

In casa azzurra ci si attendono, ormai come sempre, delle variazioni rispetto all’ultimo undici. La sorpresa più grande potrebbe essere rappresentata da La Mantia che potrebbe partire titolare anche per le non ottimali condizioni di Pinamonti. Potrebbe essere un 4-3-1-2 con Bajrami unico trequartista e Di Francesco a far coppia con il già citato numero 19. Non ci attendiamo novità in mezzo ma in difesa potremmo rivedere Viti dal primo minuto. Eccezion fatta per i lungodegenti, sono ufficialmente tutti a disposizione anche se ci sono delle situazioni legate ad influenza (con le porte chiuse non sappiamo chi siano gli elementi) che potrebbero domani cambiare le carte in tavola.

In panchina dovremmo trovare: Ujkani, Cacace, Fiamozzi, Ismajli, Luperto, Tonelli, Benassi, Henderson, Stulac, Verre, Cutrone, Pinamonti.

Gli indisponibili sono: Haas, Marchizza.

Mister Andreazzoli evidenzia il momento non fortunato della sua squadra e di come la gara di domani sia di quelle difficili.

Il Verona di Tudor dovrebbe presentarsi al Castellani con un 3-4-2-1 d’emergenza viste le tante indisponibilità. Ci sono ben tre squalificati (Faraoni, Ceccherini, Ilic) che vanno ad aggiungersi agli indisponibili per infortunio (Pandur, Lazovic, Depaoli, Frabotta, Lasagna, Veloso, Davidewicz). Il terminale offensivo sarà Simeone, supportato da Caprari e e Barak. Ballottaggio Cancellieri-Bessa per andar lungo la corsia di destra. Titolare l’ex Casale.

Tudor non si piange addosso per la situazione ma anzi vuol dai suoi una grande prova in una partita considerata come un vero esame di maturità.

Vediamo quelle che dovrebbero essere le probabili formazioni:

4-3-1-2: Vicario; Stojanovic, Romagnoli, Viti, Parisi; Zurkowski, Asllani, Bandinelli; Bajrami; Di Francesco, La Mantia.

3-4-2-1: Montipò; Coppola, Gunter, Sutalo; Cancellieri, Hongla, Tameze, Casale; Barak, Caprari; Simeone.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

30 Commenti

  1. Nonostante le assenza hanno un bel tridente di attacco ma se scendiamo in campo con le idee e la voglia giusta si può fare bene

  2. Se l’Empoli si schiererà con il 4-3-1-2 con Di Francesco, e il Verona con il 3-4-2-1 con Caprari, mi sembra una vera propria contraddizione.

    • Telefona subito ad Andreazzoli e diglielo … siamo ancora in tempo … la partita c’è domani, se invece dipende dal probabile schieramento del Verona … un lo diciamo a Tudor …………

      • Scherzi a parte … Di Francesco giocherà più avanzato … sempre che giochi lui … Se poi si pensa che sia meglio affiancare a La Mantia … bomber/Cutrone … ci penserà chi di dovere ……….

        • Non hai capito: non mi rivolgevo al mister, ma al giornalista dell’articolo.
          Chi ha la coda di paglia ha sempre paura che gli pigli fuoco.

          • Si … l’avevo capito …ma ciò non toglie che se il mister schiererà Di Francesco punta … per te sarà lo stesso una contraddizione … perchè per te non è una punta … quindi … io una telefonatina gliela farei ………

          • Mi meraviglio che anche te, tu possa credere che il mister sia dell’idea che Di Francesco possa giocare come punta o seconda punta, e lo schieri domani in campo in quel ruolo. Dai, ma che ci si racconta le barzellette ? Quindi non capisco la redazione nel ritenere che il modulo debba essere il 4-3-1-2 , e non il 4-3-2-1 .

  3. Giocare coperti. Astuti. Evitando di lasciare campo e spazi ai contropiedisti del Verona. Poi, nell’ultima mezz’ora, sparare tutto!

        • Nel senso che dopo 12 partite sarebbe il caso di vincerne qualcuna…soprattutto se,come domsni,l’avversario arriva senza obiettivi e senza mezza squadra titolare.

        • Ti dirò, secondo me del pareggio il Verona con i suoi 41 punti non se ne fa di niente, lampante che verrà ad Empoli per vincere e per cercare di avvicinarsi all’Europa che con una vittoria al Castellani e altre 8 partite alla fine non è detto che sia una mission impossible. Perciò mi aspetto un Verona che giocherà a pallone come sempre ha fatto, sta a noi approfittare del fatto che avranno diverse assenze e giocare una partita intelligente sotto il profilo tattico e soprattutto bisogna correre e arrivare sempre primi sul pallone.

  4. Prima occasione per chiudere i conti o quasi e allora forza azzurri mettiamoci tutto quello che serve per vincere questa partita, ma come sempre penso e dico, queste son partite in cui non ti puoi e non ti devi permettere di perderle.

  5. Qui non è un problema di allenatore, ma di testa dei giocatori. Non sono più gli stessi dell’andata? E da chi dipende? Se perdiamo li mandiamo a quel paese.

  6. Vicario
    Stojanovic
    Luperto
    Romagnoli
    Parisi
    Zurko Aslani Bandinelli
    Bherami
    Pinamonti Di Francesco
    Poi vediamo quando inserire LaMantia

    Vincere ma prima non perdere!
    Parliamo meno tutti ed andiamo allo stadio A tifare!

  7. Bè crediamo fino ad un certo punto a quello che scrive Alessio Cocchi nell’articolo, ma non perché Alessio non sia credibile, anzi, ma perché per sua ammissione ogni volta che ha messo giù la probabile formazione non ci ha mai azzeccato perché il nonno ha sempre stravolto le previsioni della vigilia. Quindi dal nonno c’è da aspettarsi di tutto. Quello che c’è da augurarsi è che scenda in campo una squadra che sappia che, dopo anche la sconfitta del Cagliari, con i 3 punti non solo si tornerebbe finalmente a vincere, ma saremmo praticamente salvi a meno di terremoti o cataclismi. Non mi interessa giocare bene, in campo vorrei vedere una squadra assatanata e cattiva al punto giusto. Al bel gioco o al miglior bel gioco ci penseremo contro le nane.

  8. Togliamoci dalla testa che la squadra possa entrare in campo assatanata e cattiva, non è nella sua natura, non è mai stata e non lo sarà mai. L’importante è che il mister faccia scendere in campo una formazione equilibrata e compatta, con giocatori convinti e determinati, e faccia invece riposare quelli che in questo momento non lo possono essere.

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