Adesso è finita, adesso possiamo gridare a pieni polmoni quella prima lettera dell’alfabeto che rappresenta la categoria in cui il prossimo anno torneremo a giocare, che rappresenta per chi ama i nostri colori la vittoria di uno Scudetto. Il tredicesimo. Un titolo, una promozione guadagnata già da diversi giorni, ben cinque partite fa, ma ieri sera c’è stata la suggellazione del tutto con la premiazione che si è svolta sul prato del Castellani e che ha visto l’Empoli alzare nuovamente una coppa al cielo dopo oltre venti anni e soprattutto con un gusto totalmente diverso. E la stagione è finita come volevamo, come auspicato e come soprattutto gli interpreti in campo chiedevano che finisse. Anche l’ultima gara di questo incredibile campionato è stata portata a casa con una vittoria, una rimonta che sottolinea ancora il divario che c’è tra questo Empoli ed una categoria davvero, davvero stretta. Una vittoria arrivata un po’ come quella di settimana scorsa a Brescia, un massimo risultato senza dover fare assolutamente il massimo sforzo, mettendo dentro a tratti quelle caratteristiche e qualità che il gruppo ha e che, puntualmente, fanno la differenza. I grifoni avevano trovato il vantaggio con Di Carmine (che aveva momentaneamente raggiunto Donnarumma) e sicuramente volevano provare a togliersi la soddisfazione di battere i campioni per entrare al meglio nei playoff. Già prima dell’intervallo però era arrivato il pari di Pasqual, un tiro cross che ha tagliato tutta l’area di rigore senza che nessuno intervenisse sul pallone e con questo che si è andato a depositare alle spalle di Leali. Nella ripresa poi, il marziano Caputo sfonda tra quattro uomini, serve il marziano Donnarumma che infila, fa 2-1 e ristacca Di Carmine per il secondo posto nella classifica cannonieri. Nel finale la gara si fa divertente ma dietro gli azzurri non sbavano, Terracciano è sempre attento ed il triplice fischio consegna anche questa vittoria.
Un Empoli imbattuto sotto la gestione Andreazzoli. Un record incredibile che si aggiunge a questa splendida cavalcata, una scommessa non vinta ma stravinta. L’uomo che non ti saresti mai aspettato come sostituto dell’esonerato Vivarini, l’uomo intorno al quale per lo più c’era scetticismo e poca fiducia sulla possibilità di arrivare a quel traguardo che la società aveva dichiarato battendo i pugni sul tavolo. Lui, come abbiamo detto ormai tantissime volte, ha saputo prendersi giorno dopo giorno tutto l’ambiente e soprattutto ha saputo entrare nelle teste dei calciatori dando loro quella mentalità che evidentemente mancava per poter salire quello scalino che potesse permettere ad un gruppo considerato comunque forte, di ottenere quanto ottenuto. Anche ieri il mister ha voluto prima di tutto giocare la partita, prima di tutto mettere dentro quei valori che hanno contraddistinto questi ultimi cinque mesi, per poi anche lui lasciarsi andare ai meritati festeggiamenti ed alle giustificate proiezioni verso la sfida ancora più emozionante che lo aspetta tra tre mesi. E cosi come il mister, tutta la squadra anche ieri ha voluto congedarsi al meglio e rimarcando chi è stato il padrone incontrastato di questa categoria. Bello lo spettacolo sugli spalti, non c’è stato quel tutto esaurito del 2014 ma c’è stata comunque grande partecipazione ed una coreografia che ha accompagnato l’ingresso in campo degli eroi. Bravi poi tutti i tifosi nel rispettare le regole e non fare invasione in campo, godendosi dopo la squadra per le vie della città.
E’ raro vedere dalle nostre parti alzare una coppa al cielo ed è innegabile l’emozione collettiva provata nel vedere i calciatori andare uno per uno su quel palco montato al cento del campo, fino all’arrivo di capitan Pasqual che ha dato il via una festa di luci e coriandoli che ha creato un gioco ottico davvero bello e coinvolgente. Le foto di rito e la corsa sotto la maratona per condividere il premio con chi c’è sempre stato; la salita su quel pullman scoperto per andare ad ubriacarsi di fumogeni, cori e canti, con Caputo capo claque e tutta la squadra in visibilio davanti al fiume umano che soprattutto in piazza della Vittoria ha visto i momenti più caldi. Poi tutti a casa e tutti in vacanza. Si è chiusa una stagione incredibile, che ricorderemo a lungo e che decanteremo negli anni a venire. Difficile dire se questo è stato il più bell’Empoli di sempre, sicuramente è stato uno di quelli che ha espresso il calcio più bello e che più ci ha fatto divertire e gioire, sicuramente l’unico che ha espresso questo enorme divario rispetto alla concorrenza. In questa ultima analisi stagionale, dal taglio diverso perché soffermarsi sulla gara (senza mancar di rispetto a chi l’ha giocata con ardore) non ha grande senso, vogliamo ringraziare tutta la società per lo straordinario lavoro che ha fatto. Un lavoro che in diversi momenti non è stato semplice da gestire, dovendo e volendo fare scelte di un certo tipo che non andavano certo ad incontrare il benestare popolare, ma le scelte sono state tutte giuste e vincenti. In questi undici mesi si è ricucito uno strappo che sembra insanabile e da qui si dovrà ripartire per cercare di poter rimanere il più a lungo possibile nella massima categoria ma, concedetecelo, senza mai perdere di vista quella che la nostra storia, quello che è stato Empoli, perchè la sua grande forza è sempre stata nel vivere le cose in modo semplice e genuino…. ed è questo che ci rende ogni giorno ORGOGLIOSI DI ESSERE EMPOLESI
SIETE RIUSCITI A FARMI DIMENTICARE L’ISCHITANO E DERUBRICARLO A BRUTTO SOGNO E NIENTE PIÙ. …. QUESTA SQUADRA CONTINUA IL SOLCO LASCIATO DA SARRI E GIAMPAOLO. ….. CON IN PIÙ CHE È TUTTA GIOVANE (O QUASI) E VOGLIOSA DI LOTTARE!!!!! GRAZIE RAGAZZI ORGOGLIOSO DI VOI!!!!!
Che spettacolo! E non dimentichiamoci che abbiamo portato a casa persino primo e secondo posto nella classifica marcatori!
Questi ragazzi hanno una fame incredibile! Anche ieri, dopo 42 giornate di campionato e dopo aver preso gol subito, hanno cominciato a martellare il Perugia da ogni lato del campo. L’hanno preso letteralmente a pallate fino al 2-1: Tacco di Ciccio a occhi chiusi per Alfredo e gol. Roba da urlooooo!!!!
Dedico tutto questo a S’Ostina uahuahuahhahauahh poero astioso!!!
Orgoglioso di tifare la squadra più bella del mondo. Non sono empolese…ma azzurro dentro! Grazie ragazzi.
Lacrime agli occhi…dall’inizio alla fine. Scusate…ma cio il sangue Bianco blu…SOLO E SEMPRE EMPOLI
A GIA….S’OSTINA E SOOOOOCIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII….PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
Io sarei curiosissimo di vedè come finirebbe un Empoli-Benevento…un Empoli-Verona….un Empoli-Cagliari…un Empoli-Bologna….giocate ora eh. In campo neutro. Vorrei vedè chi vince.
Se si tolgono la gara con l’Avellino e qualche pareggio nel finale di campionato a pancia piena,Andreazzoli rischiava davvero di fare quasi l’en plein di vittorie..grazie di tutto non ci sono più parole per descrivere questo momento.