Desperados Parma Boys gemellaggio

Si tornerà a giocare domenica alle 12:30, e gli azzurri andranno a sfidare il Parma al “Tardini”, in una gara sicuramente importante per quella che sarà la lotta salvezza stagionale, ma una gara che al tempo stesso avrà anche un altro grande valore, più importante e più denso anche dei punti in palio. Il perchè lo si ritrova sugli spalti e sul grande amore che le due tifoserie si dichiarano da otto lustri. Empoli e Parma si ritrovano dopo cinque stagioni, con il campionato 2018/19 ad essere stato l’ultimo disputato nella medesima categoria, ovvero quella stessa serie A di oggi.

Un gemellaggio che quest’anno compirà, pensate, 40 anni, e chi di fatto è uno dei più duraturi ed inossidabili di sempre a livello nazionale. Un gemellaggio che ha visto di tutto di è più, con le due squadre che hanno giocato in tre categorie diverse ma che poi sono riuscite anche a conquistare l’Europa ed un caso (quello del Parma) anche a sollevare diversi trofei, nazionali ed europei.

La storia la conoscete tutti, era il novembre del 1984, si giocava a Parma ed eravamo in serie B. Una gara dominata dalla fitta nebbia che quel giorno invase la città ducale, tanto fitta da non permettere ai tifosi azzurri giunti in Emilia di vedere il gol vittoria di Cinello. La partita terminò e per tutti i presenti, di fede azzurra, l’Empoli aveva pareggiato 0-0, risultato oltretutto positivo. Furono però i tifosi parmensi ad andare sotto la curva azzurra per congratularsi con loro della vittoria e della prestazione e li, soltanto in quel momento, i tifosi azzurri appresero di aver vinto la partita. Ma l’emozione per la vittoria fu subito scavalcata da quella per il gesto di quei tifosi avversarsi che avevano avuto il “coraggio” di andare a congratularsi con l’avversario vincitore.

Un gesto che ha fatto la storia, che ha costruito appunto questo bellissimo gemellaggio che spesso vede gli uni ospiti degli altri per poter cosi supportare l’amico dai diversi colori in varie situazioni. L’apice però lo si troverà sempre nel match che le due squadre giocano contro, una festa di colori e cori, curve mischiate e sciarpe spesso scambiate. Novanta minuti di totale correttezza, di totale rispetto, soltanto segnare (questo si) porta un leggero distacco subito però ricomposto, e poi alla fine, comunque sia andata, abbracci e via insieme tra canti, sciarpate e sbandierate…

Grazie agli ex Rangers, ai Desperados, ai Boys ed a tutti i gruppi minori per questa storia che da 40 anni va avanti e che  spesso si rinnova sul campo, ducale e toscano, cosi come succederà domenica….

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

12 Commenti

  1. Certo che terminare una partita in trasferta convinti di aver pareggiato e sentirsi dire dai tifosi avversari “guardate che avete vinto” è davvero un caso più unico che raro…

  2. Io e mio figlio ci siamo forza Empoli . Chiedevo una cosa diversa alla redazione sto sentendo la notizia secondo cui Bologna vs Milan si giocherebbe nel nostro stadio a Empoli, c’è qualcosa di vero?

  3. Cosa vergognosa far giocare una partita dopo che il sindaco la vieta per problemi molto più importanti del pallone. Oltre a ledere gli abbonati del bologna. Vergogna

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