di Gabriele Guastella
L’analisi – Con gli ultimi risultati della serie A ormai per Siena e Livorno il prossimo futuro si chiama serie B. Ecco qualcuno potrà esclamare che mi sono bevuto il cervello e magari anche che senso possa avere parlare di Siena e di Livorno.
Invece no, signori miei. Siena e Livorno rappresentano il nostro futuro, o perlomeno possono rappresentarlo. In caso di nostra permanenza in serie cadetta queste due squadre con molta probabilità nel prossimo campionato torneremo ad affrontarle ed è pure un bel guaio. Già perchè se anche il Grosseto resta in B con Livorno e Siena i derby diventano, tra andata e ritorno, ben sei; sarà bene allora ricordarsi che negli ultimi anni il nostro trend nei derby è pressochè allarmante quanto disastroso. Lo scorso anno, per esempio, tra Livorno, Grosseto e Pisa siamo riusciti a vincere solo una partita in casa con Livorno: dico una su sei!
Inoltre. Se scende una tra Atalanta, Bologna, Lazio o Udinese, sarà comunque una squadra che punterà a stravincere il campionato. La Lazio e il Bologna si commentano da sole, Udinese e Atalanta avranno dalla loro parte i milioni del “paracadute retrocessione” e un buon settore giovanile, e a proposito di paracadute quello lo avranno comunque anche Livorno e Siena.
Attenzione anche a chi salirà quest’anno dalla serie B alla massima divisione: il Lecce ha già un piede in A, sarà bene che ce lo metta presto anche il Torino; meglio non averli i granata nel prossimo torneo di serie B. E l’altra che approderà in A? Un mistero: il Brescia spendaccione, o chi altro? Il Cesena rivelazione, il Sassuolo? Vedremo.
Ma non è finita qui: bisognerà fare molta attenzione anche a quello che succederà nei due gironi di Prima Divisione – Lega Pro (l’ex serie C1 per intenderci, ndr). Il Novara dalle grandi ambizioni, e con un presidente che può fare la differenza, è già con un piede in B, il Verona è molto vicino a metterlo. Se poi a sorpresa dovesse farcela anche l’Arezzo i derby diventerebbero addirittura otto. Insomma il campionato di serie B della prossima stagione potrebbe diventare infuocato. Servirà una squadra con la voglia di vincere e soprendere, un mix di giocatori che vogliono dimostrare sul campo di meritarsi la B e qualcosa di più; serviranno uomini che capiranno che questa maglia ha una storia da difendere e che vorranno cucirsela addosso.
L’Empoli degli ultimi tre anni ha vissuto di “riflessi” di ciò che ha saputo fare in passato; dalla gestione della Coppa Uefa del settembre 2007 sono stati commessi troppi errori, a cominciare appunto dall’errore del non aver fatto giocare nella competizione europea chi quella competizione se la era guadagnata sul campo.
Si dovrà cercare di ricreare quell’ambiente particolarmente vincente di qualche anno fa; al termine di questa stagione dovremo cercare di far finta di aver ottenuto una promozione e sul campo sarà necessario mettere l’entusiasmo di una neopromossa.
Servirà quindi una programmazione per il futuro, un pò come succedeva nel 1999 quando mentre l’Empoli retrocedeva in serie B la società aveva già pianificato il futuro che vide l’Empoli di nuovo in A tre anni più tardi. Sarà necessario parlare con molta umiltà di obiettivi, e certo senza paura sventolare anche i sogni… perchè ogni uomo vive di sogni, figuriamoci noi tifosi.
Gabriele Guastella