Empoli-Cittadella… l’analisi

Verrebbe da dire che l’Empoli visto ieri sera è stato troppo brutto per essere vero. Negli occhi, anche se giusto resettare il passato, ancora quei cinque mesi stellari dove vedere un errore era davvero raro, e quindi in una serata come quella di ieri, dove ne prendi tre e sbagli molto tutto diventa cosi strano, talmente strano che appunto va presa per una parentesi. Quasi un “continuum” del precampionato e del calcio d’agosto, quello che non puo’ esaltare più di tanto se batti Eintracht e Sporting Lisbona e non deve far fare troppi drammi se pareggi con la Pro Vercelli e perdi con il Cittadella. La nota ironica, come detto anche ieri sera a fine gara – anche per strappare un sorriso – è che spesso quando la stagione inizia cosi poi il finale regala soddisfazioni importanti. Certo la gara si è giocata e questa va commentata, con un Cittadella (vera bestia nera) che porta a casa un successo rotondo ed anche clamoroso in virtù dei pronostici della vigilia. Indubbiamente la peggior partita dell’Empoli da quando nello scorso dicembre è arrivato “Nonno Aurelio”, un Empoli che soprattutto dietro fa una fatica enorme e commette errori marchiani, sia su palloni bassi che nel gioco aereo. Davanti qualcosa in più si vede, ma anche in questo caso vengono sbagliati almeno un paio di gol clamorosi da La Gumina che rendono molto scura la prima notte del Castellani. Una doccia fredda che però potrebbe anche far bene, che potrebbe portare quel pizzico di umiltà che inconsciamente può esser stata persa nell’ultimo periodo proprio “a causa” di quella incredibile striscia di risultati positivi. Da dire anche che questa sconfitta non arriva da una squadra a casa, ma da quel Cittadella che sotto la gestione Vivarini ci aveva già battuto e che nel girone di ritorno, con Andreazzoli, era andato davvero vicino (più vicino di tutti) a darci un dispiacere.

La gara mostra fin da subito un copione di difficile lettura con l’Empoli che prova a far la partita ma che subisce le ripartenze fulminee degli avversari. Si vedono subito alcuni errori incredibili, come quando Maietta, da solo a metà campo cerca un retropassaggio inutile per Terracciano, con palla presa da Scappini che si invola verso la porta provando un diagonale che esce di poco. Il gol però arriverà subito dopo, al 17′, sugli sviluppi di un cross dalla sinistra di Ghiringhelli con Scappini che indisturbato sbuca dalle retrovia e di testa supera difensori e portiere. Tre minuti più tardi i veneti potrebbero raddoppiare senza merito, Pasqual infatti va malissimo di testa su un pallone nella nostra area andando a spedire la sfera nella nostra porta, fortuna che il pallone si stampa sulla traversa. La reazione non è da Empoli, soprattutto in mezzo al campo si fa molta fatica in fase di costruzione e spesso ci affida a palle lunghe per cercare gli avanti. la Gumina si libera benissimo di un avversario al 22′, si crea la miglior visuale per battere a rete ma il tiro esce, dieci minuti più tardi arriva dentro l’area un’altra buona palla per l’ex Palermo che va malissimo su questa mettendola nettamente sopra la traversa. Nella ripresa ti aspetti quel cambio di passo che non arriva, almeno subito. Arriva invece il secondo gol della squadra di Venturato dopo meno di dieci minuti: Scappini è abile a deviare in rete con il piatto destro il cross proveniente da destra di Schenetti. Andreazzoli indovina il primo cambio mettendo Traorè e togliendo un evanescente Bennacer, con l’ex primavera a mettere subito un pallone d’oro sui piedi di La Gumina che però spreca tutto mandando alto. Al 18′ prova la giocata Zajc ma il suo tiro non prende il giro giusto ed allora al minuto 19′ cala la notte con il terzo gol veneto realizzato stavolta da Finotto che la mette in mezzo alle gambe di Terracciano. L’Empoli prova a salvare la serata, ma ancora in un’occasione si deve registrare un errore sottomisura di La Gumina. Il Cittadella resta in dieci al 67′ per l’espulsione di Proia ma in dieci alla fine resterà anche l’Empoli per l’infortunio di Maietta con cambi già esauriti.

Non è assolutamente difficile trovare il migliore in campo tra gli azzurri nella serataccia di ieri. Questo è Traorè, senza se e senza ma. Il classe 2000 ha un impatto davvero importante e di grande personalità, una gara che inizia subito con una palla al bacio per La Gumina, ma più in generale il suo ingresso porta dinamismo ad un centrocampo ieri onestamente troppo statico. Anche nel finale di gara Traorè dimostra di avere intelligenza tattica ed un piede niente male che spesso va a trovare il compagno cercato. C’era grande curiosità per capire chi sarebbe stato il portiere titolare, anche se alla vigilia avevamo già indicato Terracciano, ed infatti a difendere la porta dal primo minuto è stato proprio l’ex Salernitana. Una gara tutto sommato positiva la sua, soltanto sul terzo gol poteva forse far qualcosa in più con una palla sotto le gambe che non fai mai piacere prendere. Le note negative albergano un po’ da per tutto, note negative che arrivano poi anche da giocatori al limite della perfezione fin qui, come quel Maietta che ieri (speriamo davvero che non sia niente di grave il suo infortunio) manda in campo il gemello meno bravo. Non bene Pasqual e non bene nemmeno Di Lorenzo e Silvestre, ma una nota negativa la riporta anche quel Rasmussen che abbiamo tanto decantato durante il precampionato. Ieri il danese ha fatto capire che quello non è il suo ruolo e che li è semplicemente adattato, una prova negativa che non va ad inficiare i giudizi espressi fin qui ma ovviamente il giocatore è da rivedere. Anche davanti non si strappano applausi. La Gumina si vede molto e per impegno non li si puo dir niente ma la mira…Caputo invece fa tanta quantità ma sottoporta non lo si vede quasi mai. Prima sconfitta per mister Andreazzoli, ed a voler trovare la parte mezza piena del bicchiere viene da dire: meno male adesso. Il mister però sbaglia poco nella preparazione della gara, manda in campo quella formazione che tutti noi avremmo mandato dentro visto il lavoro estivo, ed anche i cambi sono puntuali, precisi e danno anche qualcosa in più. Forse al mister spetta il compito di far capire ancora meglio che l’Empoli dello scorso anno non c’è più, che inizia una stagione nuova e soprattutto una nuova storia in termini di difficoltà.

Anche lo scorso anno andammo fuori subito, per mano tra l’altro del Renate. Una partita brutta, una sconfitta che sarebbe dovuta arrivare prima dei rigori, poi la stagione sappiamo come è andata a finire. Non deve quindi pesare più di tanto la sconfitta di ieri, una sconfitta che deve essere analizzata e capita ma soltanto al fine di rimettersi subito dentro ai giusti binari. Una sconfitta che mancava, pensate, dallo scorso 11 Novembre, e quindi da adesso si dovrà ricominciare anche a gestire questo aspetto, e sarà questo che farà la differenza durante la stagione. Si guarda avanti, si guarda al Cagliari, domenica prossima subito in palio tre punti preziosi.