La prima battuta d’arresto, la prima sconfitta stagionale ma soprattutto per la prima volta abbiamo visto la squadra in grande difficoltà contro un avversario che tatticamente l’ha preparata meglio di noi. E’ presto per gli esami di maturità e se non abbiamo espresso sentenze dopo le prime cinque soddisfacenti giornate, certo non lo faremo dopo questa sconfitta che tutto sommato non puo’ inficiare sul quanto di buono la squadra sta facendo vedere da inizio campionato. Chiaro che come ogni momento negativo, questo dovrà essere oggetto di riflessione sui perchè ci siano state situazioni non positive, sul come mai ci sia stata grande difficoltà nel giro palla e su un approccio alla partita completamente sbagliato ed in controtendenza rispetto a quanto visto fin qui. Una sconfitta che però ci riporta con i piedi per terra, non smorzando del tutto quel bell’entusiasmo ritrovato dalla piazza ma facendo fare i conti con un campionato difficile e da non sottovalutare per niente, come il Cittadella ci ha ricordato.
Un Empoli a due marce. Nel primo tempo manca praticamente tutto, dalla scioltezza del palleggio ad una fase di non possesso molto confusionaria che fatica non poco in interdizione. Il gol arriva praticamente a freddo, dopo otto minuti, una svarione difensivo fa fare il fenomeno a Kouame che mette palla per Litteri (la posizione dell’attaccante è regolare e sbagliata la nostra interpretazione ribadita anche nel dopo gara) che da due passi non ha difficoltà a bucare Provedel. Lì manca l’Empoli, quello conosciuto fin qui, quello che dallo schiaffo preso ha sempre avuto una reazione veemente e rabbiosa. La manovra azzurra è lenta, senza idee, un giro palla prevedibile che spesso diventa preda degli avversari in maglia gialla e soltanto un grande tiro dalla distanza di Donnarumma che va a prendere il palo esterno risveglia il Castellani. In questa debacle da mettere anche una stanchezza mentale dopo una settimana molto intensa. La ripresa ci offre una musica diversa, forse complice la strigliata di mister Vivarini ed i cambi che arrivano come manna, soprattutto quello di Bennacer per Lollo con l’ex Carpi (e dispiace dirlo) ieri dietro la lavagna dopo una prova davvero complicata. Un Empoli più reattivo e più voglioso, sale in cattedra Krunic, in modalità off per tutta la prima parte di gara, che per due volte si vede negare il gol dal portiere veneto. Ma al di la del bosniaco c’è maggiore convinzione nelle giocate, c’è voglia di trovare il pareggio che per quanto complessivamente visto nei secondi 50 minuti sarebbe stato ampiamente meritato. Non arriva il gol, prima volta stagionale, l’Empoli perde ma il pubblico ha apprezzato quelle maglie sudate al 95′ ed il congedo è tra gli applausi che incoraggiano per il futuro. Il migliore in campo del match, anche per sottolineare e fotografare il tipo di partita, è stato senza dubbio il portiere veneto Paleari, con il nostro Provedel che (gol subito a parte) difficilmente si è sporcato la maglietta.
Anche per quanto appena scritto, i complimenti vanno fatti agli avversari, come detto ad inizio articolo, la prima squadra che l’ha interpretata meglio di noi dal punto di vista tattico. Squadra con molti limiti nei singoli quel Cittadella, ma squadra ben preparata e costruita per atteggiamento e posizione, e Venturato ha saputo carpire quelle che potevano essere le mosse tattiche per incastrare il talento degli uomini di Vivarini, riuscendo a porta via dal Castellani una piccola impresa. Tra gli azzurri ancora molto bene Simic, che conferma un buono stato di salute giocando una gara attenta e ricca di buone cose in difesa, anche se di fatto è lui a tenere in gioco Litteri in occasione del gol sconfitta. Positivo anche il rientro di Untersee dopo la pausa concessa a Parma, lo svizzero spinge molto a destra creando pericoli e tanta quanità. Davanti è rimasto a secco “The Gol Machine” che non viene rifornito bene e che si trova davanti una difesa che intorno a lui fa molta densità, anche per questo la prova complessiva del compagno di reparto, Donnarumma, appare migliore. Mister Vivarini aveva avvertito delle complicanze che la gara avrebbe potuto avere e, purtroppo, torto non ha avuto. Il tecnico azzurro legge bene la gara e cerca di cambiare quanto può, ma va detto che ieri qualche piccolo crepa nei cambi l’abbiamo letta con la tardiva sostituzione del già citato Lollo e l’incomprensibile uscita di Donnarumma, che aveva qualcosa in più di Caputo, per Ninkovic.
Si guarda avanti, come si è fatto anche dopo i cinque risultati positivi. Nessun dramma e nessuna preoccupazione, la squadra sta lavorando molto bene e questo continuerà a dare i suoi frutti nel proseguo di questa difficilissima stagione. Uno stop che servirà per mettere dentro altre informazioni e crescere, comprendendo sempre meglio le potenzialità di questo gruppo che dal punto di vista dell’amalgama sta facendo passi in avanti allenamento dopo allenamento. Il futuro non è di quelli che permettono di star sereni, ad Avellino ci attenderà una battaglia ed una prova che, forse si, potrà già essere più vicina al primo reale esame di maturità.
La mia analisi è questa: con il giusto paragone, mi sembra di vedere un po il Milan della serie A di ora, in pratica ripartire da zero e con tanti nuovi giocatori, è normale che non sarà semplice una amalgama perfetta già nella fase iniziale di campionato, anzi mi sembra che abbiamo fatto anche troppo bene, tutto sommato. Io però vedo un bel gruppo, una squadra in tutti reparti assemblata, c’è solo da creare una continuità di gioco, che chiaramente non possiamo pretendere di averla nell’immediato. Inoltre anche giocare in modo ravvicinato nei giorni, è giusto che sia fatto giocare tutti, inutile dare colpe ad un giocatore o ad un’altro. Altra considerazione, condivido con chi dice che in serie B, il gioco non è spesso spettacolo, ma basta raggiungere il risultato anche non giocando, anche questa cosa dobbiamo impararla nel proseguo del campionato. Quindi non farei drammi per una sconfitta, avvenuta anche in modo non proprio di non gioco, ma solo per astuzia della squadra ospite nel fermare gli uomini migliori del nostro reparto, ma guarderei avanti, considerando che partite come queste ce ne saranno molte in serie B e deve essere un insegnamento per il proseguo.
D’accordissimo con te.
analisi condivisibile parola per parola. PE sempre più saggio
Non c’è dubbio che la squadra abbia messo in campo tutto quello che aveva e che anche un pareggio per quello che si è visto in campo sarebbe risultato stretto agli azzurri,ma purtroppo son quelle partite che se riesci a pareggiare nei giusti tempi le vinci a mani basse,ma così non è stato e siamo usciti dal campo con una sconfitta immeritata.Detto questo credo che comunque questa sconfitta debba far capire agli azzurri che di squadre così al Castellani ne incontreranno diverse e per forza di cose alcune contromisure dovranno essere prese sicuramente…..non perché non si possa perdere delle partite anche in casa,ma soprattutto perché quando giochi in casa è quello il terreno dove costruire un fortino invalicabile che può farti raggiungere gli obiettivi che ti sei prefisso.Certo in questa partita il centrocampo non è stato tonico come nelle partite precedenti e se pur nel reparto difensivo non ci sono stati scompensi,nel reparto avanzato si è notato scarsa propensione a servire in profondità le nostre 2 punte che davvero,forse anche per i pochi spazi che gli sono stati concessi,hanno ricevuto ben pochi rifornimenti.Ad un certo punto della partita credevo che Vivarini optasse per le 3 punte,visto la prateria che c’era sul lato destro per via che il loro terzino sinistro rimaneva sempre sulla linea dei difensori mai affrontando Untersee ma aspettandolo.Una punta in più su quel lato li avrebbe messi ben più in difficolta di un terzino-centrocampista che va più in progressione che sullo scatto breve…..In fondo dovevamo recuperare una partita che stavamo perdendo e che si era complicata terribilmente per l’atteggiamento del Cittadella e mettere una punta in più mi sembrava quasi scontato.Quello che mi dispiace e che in maratona ci son sempre dei tifosi che più che incitare la squadra alle prime difficoltà sanno solo urlare di togliere questo o quel giocatore….mi sa che gli abbonamenti son arrivati a 3500,ma lo zoccolo duro dei tifosi è ben lontano dall’arrivare a quel numero……
Buon prezzo, equilibrato e giusto nella disamina, magari sarebbe stato più esaustivo spiegare un po’ meglio il perché di quel disastroso primo tempo. Apprezzabile aver sottolineato che non c’è errore arbitrale nel gol, cosa che io sostenevo già ieri e per la quale voi eravate imputati sul fuorigioco
Debacle? Disastroso? Ma abbiamo preso 5 goal nel primo tempo per caso? Perché non me ne sono accorto….o non conoscete l’italiano o non avete il senso della misura
Inutile girare intorno al problema.. la partita l abbiamo persa a centrocampo.. con quella lentezza di lollo e castagnetti.. che non ha permesso a caputo di avere un palla decente in avanti.. quindi dentro subito a avellino BENNACER. che ah un altro passo.. e velocizza l azione giovamento soprattutto per le punte…
Ok, però Bennacer deve imparare ad essere più preciso e soprattutto “deciso” nei passaggi, perché spesso sbaglia la misura.
Cittadella e Chievo. …..non le sopporto. Mi stanno proprio sulle scatole. Con il Cittadella tutte le volte viene fuori la stessa partita, sono attacchini perditempo e poi ci metto gli arbitri che gli fanno fare quello che vogliono…..il Chievo oggi mi ha fatto perdere 375euri e spero che prima o poi retrocedano…..ma la vedo dura
Piedi per terra e tanto lavoro da fare… Il Cittadella ci ha dimostrato che non siamo marziani… Anzi…. Squadra nuova lavoro duro…. Niente drammi per la sconfitta ma un campanello d allarme deve suonare… Non siamo fenomeni come forse visto il primo tempo qualcuno aveva pensato…. La b è dura e ieri è stato dimostrato… Lavoro e grinta chiediamo solo questo ….. Vediamo su un campaccio come Avellino che verrà fuori….
Davvero….cittadella e chievo sono veramente odiose, ANTICALCIO E BASTA!!!
La nostra qualità tecnica avrebbe dovuto superare il loro agonismo: Purtroppo così non è stato. Vedremo la partita del girone di ritorno: Non so che darei per fare giustizia e vincerla!
Intanto alla sesta partita finalmente PE non ha più il coraggio di difendere Pasqual e gli ha affibbiato un bel 5. In realtà ieri sul goal non ha colpe, a differenza delle altre partite, però si sa com’è PE, prima di bocciare qualcuno si aspettano 5-6 partite…
Quoto abbastanza con tutti..
Il gruppo e il gioco a mio avviso a oggi ci sono…la voglia e lo spirito di lotta idem… e scusate se e’ poco. Sabato era la classica partita stregata..potevi giocare 2 giorni ma non avresti mai segnato. A episodi un palo, un rigore non troppo netto ma c’era non dato, 2 miracoli del portiere loro…tt il resto e’ noia. Siamo nettamente superiori al loro che cmq sono stati molto bravi a ingabbiarci. Purtroppo in campo non siamo da soli..c’e’ anche l’avversario.
LA STRADA E’ QUELLA GIUSTA…FORZA RAGAZZI
Voi ce l’avete col Cittadella ma il Cittadella non c’entra.Sabato secondo me son state fatte scelte sbagliate(Lollo per Bennacer)e l’approccio mentale non è stato quello giusto per giocare contro una squadra col coltello tra i denti come quella.
Tanto più che il mister li temeva ed avrebbe dovuto tenerli di più sul filo del rasoio.
Ho visto fare soprattutto all’inizio giocate di leggerezza che non mi sono affatto piaciute.Abbiamo dato l’idea di sparare con l’aria compressa agli ippopotami.
Hanno avuto la fortuna di segnare su uno svarione,enorme,della nostra difesa con le prove tv che hanno clamorosamente sconfessato tutti quelli che gridavano al fuorigioco.
Loro si sono difesi in dieci e poi certamente non è stato facile aprirgli la difesa,anche se rispetto ad altre partite ho visto fare meno verticalizzazioni,soprattutto nel primo tempo.
Dite di Caputo,Caputo ha corso 10 km almeno sabato e l’insufficienza più che dovuta a sue dirette responsabilità è riconducibile ad un centrocampo,ed una difesa,che l’hanno scarsamente rifornito..
Comunque è vero che è facile criticare ma è più difficile essere allenatori.Contro una squadra come quella effettivamente non avrei saputo che contromisure prendere soprattutto dopo il gol,dato che si sono praticamente chiusi in dieci dietro la linea del centrocampo.
Ripeto,soprattutto dopo il gol,forse,se devo fare qualche piccola osservazione,avrei subito,tipo al 20simo del primo tempo messo Bennacer per Lollo(mi spiace dirlo ma è arruffone e perde troppi palloni in zone nevralgiche di centrocampo)ed avrei cercato di spostare il baricentro più avanti,lasciando stare le fasce,dato che secondo me più che per colpe loro i nostri giocatori “di banda” erano penalizzati molto dal modo di stare in campo dei veneti che facevano molta densità in centro vanificando di fatto i traversoni e le incursioni laterali.Prova ne è Untersee che non ha demeritato per impegno o carica agonistica ma solo perché trovava sempre un muro di avversari che difficilmente,non essendo Douglas Costa-unica colpa che gli ascrivo- riusciva a superare.
Avrei provato ad avanzare Krunic a livello delle punte giocando con tre di fatto davanti bloccando un po’ le fasce all’altezza della loro mediana facendo una sorta di 343 e provando a verticalizzare il più possibile.
Probabilmente picchiando forte col martello quel blocco prima o poi l’avremmo spaccato.
Ma sono solo umili supposizioni di parte di un mero “carneade” calcistico..
che pizza, chiacchiere da bar sport….stanno a zero
Una squadra vincente si forma anche dal modo che ha di gestire sconfitte come queste.
Comunque sì.Credo siano problemi di gioventù che sia fisiologico scontare…La reazione c’è stata ed i giocatori hanno sudato la maglia e l’hanno fatta sudare agli avversari.Questo conta.Se l’approccio è questo e se sapremo prendere spunto dagli errori ne perderemo poche altre…
Ora bisogna aver testa e cuore e gambe contro AVELLINO campo di merda posto di merda forza Empoli Rossano
Comunque secondo me tanti abbonamenti sono stati regalati per fare numero e per far vedere che c’era fiducia nonostante l’anno scorso. Diversi amici che non sono riusciti a rinnovare la prelazione hanno dovuto scegliere un nuovo posto, salvo poi notare che il loro vecchio posto è di fatto sempre libero.