Empoli: Bassi, Kokoszka, Piccolo, Moro (58′ Musacci), Valdifiori, Vannucchi (c), Saudati (76′ Corvia), Lodi, Buscè (v.c.), Tosto, Pasquato (63′ Pozzi). A disposizione: Dossena, Marianini, Vinci, Vargas. All. Silvio Baldini
Avellino: Padelli, Cosenza, Mesbah (56′ Pepe), De Zerbi (v.c), Vasko’, Koman (76′ N’Ze Kovassi), De Martino, Di Cecco (c), Pecorari, Ghomsi, Sforzini. A disposizione: Gragnaniello, Romondini, Defendi, Aubemeyang, Venitucci. All. Salvatore Campilongo
Marcatori: al 24′ pt Sforzini (A), al 27′ pt Lodi (E);
Ammoniti: all’8′ pt Vasko’ (A), al 26′ pt Vannucchi (E), al 26′ pt De Martino (A), al 42′ pt Saudati (E), al 22′ st Cosenza (A), al 36′ st Ghomsi (A), al 50′ st Piccolo (E), al 51′ st Sforzini (A)
Minuti di recupero: pt 0, st 7
Arbitro: signor Gervasoni, assistenti i signori Milardi e Fittante, Quarto Ufficiale il Signor Paparazzo.
Crisi. Adesso possiamo davvero parlare di crisi, dopo la sconcertante prestazione degli azzurri contro il modesto Avellino. E la crisi è generale; niente vittorie, azzurri che scivolano sempre più ai margini della zona Play Off, distanziati cinque punti dalla capolista Livorno e quattro dal Bari, e crisi profonda sotto il profilo del gioco.
Prestazioni come quella odierna fanno venire voglia di impegnare meglio le giornate anzichè occuparle per recarsi allo stadio. Fin da luglio scorso si è parlato di immediato ritorno in serie A, si sono fatti proclami e promesse, oggi forse più che mai serve una riflessione e un bel bagno di umiltà. Già umiltà, un fattore che in passato ha permesso all’Empoli di raggiungere grandi traguardi e che senza il quale è impossibile andare lontano. Il timore adesso è che a tutto l’ambiente serva un grosso scossone, un grosso segnale. Insomma una piccola rivoluzione se vogliamo provare ad uscire da una situazione che si sta facendo difficile e preoccupante.
Al termine del match con l’Avellino i fischi hanno prevalso sugli applausi, per la prima volta da qualche anno a questa parte, e anche questo è un segnale che non può essere sottovalutato. La squadra, in termini di giocatori, c’è, ma sembra un oggetto composto da tanti buoni tasselli posizionati senza un senso, o che perlomeno non danno i frutti sperati.
LA PARTITA – Che dire? L’Empoli schierato in campo da Silvio Baldini è offensivo. Vannucchi-Lodi giostrano alle spalle di Pasquato e Saudati, provano a punzecchiare ma è solo Pasquato a creare veri grattacapi alla retroguardia irpina. Saudati è ancora molto lontano dal proprio reale valore, Lodi gioca solo quando la palla gli arriva precisa ai suoi piedi, Vannucchi è nervoso e confusionario (si becca l’ennesimo cartellino, questa volta è giallo, quanto basta per andare nuovamente in squalifica, essendo diffidato salterà la trasferta di Brescia). Risultato: l’Avellino soffre le ripartenze di Pasquato, Saudati-Lodi-Vannucchi sbattono spesso sul muro della retroguardia campana. Quando i biancoverdi ospiti si rendono conto che l’Empoli oggi è una normalissima squadra di serie B provano a colpire, e infatti colpiscono. Minuto 24: discesa sulla destra di De Zerbi, cross al centro e deviazione vincente di Sforzini. La risposta azzurra c’è e tre minuti dopo l’Empoli pareggia con il solito sinistro diabolico di Lodi che dai 20 metri piazza la palla all’angolino dove il portiere ospite non può arrivare.
Nella ripresa ti aspetti un Empoli grintoso, affamato di punti e vittorie… forse la volontà c’è, ma la testa e i piedi non sono sulla stessa linea d’onda e alla fine prevale la parità con l’Avellino che nel finale prova pure a cercare il gol della clamorosa vittoria. Silvio Baldini le ha provate tutte: Pasquato-Saudati, Saudati-Pozzi, Pozzi-Corvia, cambiando gli addendi il risultato non cambia. Ma più che di addendi qua il problema sembra essere rappresentato dalla non chiarezza di idee.
CONCLUSIONE – I problemi sono sempre gli stessi. Giocatori chiave come Buscè e Vannucchi sono irriconoscibili, in attacco dire di essere evanescenti è poco, e come al solito facciamo punti solo grazie al “tiro del giorno” di Francesco Lodi. Il pubblico (già scarso) del Castellani ormai ha perso la pazienza. Come dargli torto? Un giorno c’era la “legge del Castellani” e fare un buon risultato ad Empoli era difficile, oggi ormai questa legge è diventata una regola: “la regola del Castellani”, dove fare gol e punti al Castellani sembra stia diventando facile per tutti.