EFC | Oggi la ripresa dei lavori… Da Udine un mattoncino pesante

Riprenderà già oggi la preparazione della squadra visto che domenica si torna in campo contro la Lazio dell’ex Sarri. Sicuramente non ci sarà Akpa Akpro che verrà squalificato ma si spera nel recupero pieno di Bandinelli. Anche per Haas ci potrebbero essere speranze. La gara di Roma sarà di quelle toste vista la sconfitta rimediata a Lecce dai biancocelesti ma all’Olimpico si potrà andare con un pizzico in più di serenità visto l’importante, ed assolutamente non scontato, punto riportato da Udine. La gara in Friuli era di quelle difficili, contro una squadra più forte e più fisica, ma l’Empoli ha saputo interpretarla nella maniera migliore. Certo, il gol segnato dopo pochi minuti ha sicuramente portato i padroni di casa a dover offendere molto prima e con più insistenza. Ma il tema della partita sarebbe stato quello e la squadra di Zanetti, ancora una volta, ha palesato la sua intelligenza e la sua bravura nella fase difensiva. Questa è una squadra che pur avendo una sua identità – concetto già espresso – sa modellarsi sull’avversario e sa che per salvarsi quest’anno sarà di maggiore importanza prendere un gol in meno piuttosto che farne uno in più. E tutto questo, anche per limare una tiritera ormai stantia sul gioco non cosi spumeggiante, è un percorso che la società ha studiato, individuato e voluto. Da dire però che davanti, anche se alla fine di occasioni ne sono arrivate meno che in passato (l’Empoli ha fatto un solo tiro nello specchio della porta ed ha segnato) si sono viste trame interessanti con gli attaccanti che giocano assieme; Caputo in qualche modo ha già cambiato qualcosa e si è regalato anche un assist vincente. Ovviamente in tutto questo non vogliamo dire che la squadra non ha sbagliato niente, assolutamente. Alcune ripartenze potevano e dovevano essere gestite meglio, cosi come dai terzini ci si aspetta qualcosa in più visto che spesso ripetono i loro errori in uscita. Con il senno di poi potevano essere gestiti anche meglio i cambi, da un Marin che si stava spegnendo ad un Akpro che dava la sensazione di non finire la sua gara da tempo. Errori che è giusto evidenziare, errori che chi di dovere già conosce e su questi lavorerà. Non per fare la morale ma non dimentichiamoci che tipo di campionato deve fare l’Empoli, ed in questo il punto di ieri sera è di quelli pesanti nella costruzione della salvezza. Avere una squadra che sa difendersi con ordine e che sa cambiare assetto tattico in corsa, è una squadra intelligente che sa dove vuol andare e come arrivarci. Se qualcuno, davvero, fosse deluso per come è andata la partita di ieri, c’è davvero da chiedersi se ha capito per chi fa il tifo.

Zanetti sceglie di tonare al classico e parte con il 4-3-1-2 con Caputo dentro dall’inizio in coppia con Satriano e Baldanzi alle loro spalle. Udinese in versione 3-5-2 con Sottil che in attacco propone la coppia Beto-Success. Passano tre minuti e l’Empoli è in vantaggio: affondo portato avanti da Baldanzi che serve Caputo con il 19 che si defila e tocca di nuovo per Baldanzi che di destro in area supera in diagonale Silvestri. Terza rete in campionato per Tommaso, la prima in trasferta. L’Udinese non ci sta: al 23’ cross da sinistra di Arslan, testa di Beto che di testa da buona posizione non trova la porta. Passano cinque minuti e Walace manda a lato non di molto dalla media distanza. L’Udinese preme alla ricerca del pari, gli azzurri hanno campo quando si tratta di ripartire. La squadra di Sottil fallisce il possibile 1-1 con Arslan. Al 39’ brividi per gli azzurri quando il destro a girare di Pereyra viene spinto sul palo da Vicario. Poco dopo l’Empoli si fa vedere in proiezione offensiva con Baldanzi che penetra sul fianco destro dell’Udinese, cross basso per Caputo che non riesce a dare potenza alla conclusione, colpendo Satriano giudicato in posizione irregolare. Primo tempo che si chiude con l’Empoli in vantaggio.  La ripresa si apre con gli stessi ventidue in campo. Al 51’ ci prova Success con il destro, soluzione fuori misura. I bianconeri cercano di intensificare la propria manovra offensiva, l’Empoli deve compattarsi e chiudere gli spazi in zona centrale. Al minuto 61 il primo cambio della gara: fuori Arslan dentro Samardzic. Nove minuti dopo arriva il pareggio dell’Udinese con Pereyra che di prima intenzione gira in rete un traversone basso di Udogie. Subito dopo la rete subita mister Zanetti manda dentro Bandinelli e Bajrami per Marin e Satriano. Empoli che al 79’ deve confrontarsi anche il secondo giallo ad Akpa Akpro per fallo su Udogie. Azzurri in dieci con mister Zanetti che inserisce Cacace e Cambiaghi per Baldanzi e Caputo. L’Empoli ci mette cuore e organizzazione, concedendo di fatto pochissimo. Anzi, in coda al match Cambiaghi recupera palla ma in area perde l’attimo per servire Bajrami che si sarebbe trovato davanti a Silvestri. Un mattoncino pensante per la nostra casa da costruire.

Guardando ai singoli ci sentiamo di consegnare a Sebastiano Luperto la palma del migliore di giornata. Il difensore salentino, ieri con la fascia di capitano al braccio, ha disputato l’ennesima ottima partita dove non ha praticamente sbagliato niente e si è dimostrato sempre efficace nel gioco aereo. Un elemento che sempre più sta diventando di fondamentale importanza per questa squadra. Tomma Baldanzi va sul secondo gradino del podio. Sicuramente incide molto il gol che segna e che dopo una manciata di minuti dall’inizio sblocca il match. Ma la gara di Baldanzi è interessante, sia nel provare a supportare le punte sia quando prova a far da solo creando sempre imprevedibilità. Terzo gradino per l’altro difensore centrale, Ismajli. Sicuramente meno elegante del compagno di reparto ma allo stesso modo sempre molto efficace. Abbiamo già detto in più riprese di come l’albanese si sia letteralmente trasformato rispetto allo scorso anno e di come oggi rappresenti una bella certezza. Nel complesso le prove dei singoli sono tutte livellate sulla sufficienza, a partire da Francesco Caputo che fa vedere subito di che pasta sia fatto e quale possa essere il suo contributo per la squadra. Dietro la lavagna finisce soltanto Akpa Akpro, che di fatto non avrebbe nemmeno giocato una brutta gara, però la sensazione che la sua irruenza lo portasse a quanto poi visto c’è sempre stata. Zanetti la prepara benissimo ed i suoi eseguono al meglio ed al netto dell’avversario. Come abbiamo già avuto modo dire, avrebbe potuto gestire meglio almeno un paio di cambi e con un pizzico di lungimiranza in più togliere prima Akpro. Sarebbe però cambiato qualcosa dal punto di vista del risultato? Onestamente crediamo di no. Giusto mandare subito dentro Caputo e giusto dare i gradi da titolare – sicuramente ci sarà bisogno di tutti ma ad ora è lui tra gli undici – a Baldanzi.

Adesso pochi giorni per poi andare all’Olimpico contro la Lazio, dove ritroveremo uno degli allenatori più importanti nella storia dell’Empoli. Si andrà nella capitale con il solito scopo di provare a mettere in difficoltà il più forte avversario e magari portare via anche qualcosa. Però si va ad affrontare questa trasferta con una serenità importante dal punto di vista della classifica. Più volte abbiamo detto di come queste ultime quattro gare del girone di andata sarebbero state complicate e di come ogni singolo punto avrebbe fatto assai comodo per girare la boa al meglio. Uno è già in cascina, sommato agli altri fa 18 con ancora tre gare da giocare e girare a 19 (poi basterebbe anche qualcosa meno) sarebbe stato quanto richiesto alla squadra per quella inconfutabile media del punto a partita.