Riprenderà già oggi il lavoro degli azzurri visto che mercoledi sera (ore 18:30) si torna in campo e l’avversaria sarà l’Inter. Da capire le condizioni di Esposito, ieri assente a Parma, ma anche quelle di Viti, Ismajli e Grassi che hanno giocato stringendo i denti. Non è da escludere che contro i nerazzurri possano arrivare alcune scelte diverse rispetto all’undici più titolare. Quella con i nerazzurri è la classica partita in cui, alla fine, tutto è di guadagnato. Ed in questo il punto riportato dall’Emilia ha la sua non poca importanza. A Parma l’Empoli ha fatto vedere buone cose, soprattutto nella prima frazione, ma ha anche altalenato non poco in un secondo tempo dove è mancato ritmo e lucidità. Analisi che ha ben sviluppato Roberto D’Aversa a fine gara, non sottraendosi alla disamina di quel secondo tempo che ha lasciato quasi sorpreso il tecnico per come sia stato diametralmente opposto al primo. “Chiederò il perché di questo alla ripresa”, parole che se anche detto senza rabbia, fanno capire che qualcosa non ha funzionato. Soprattutto nei meccanismi mentali. Il punto portato a casa, lo vogliamo evidenziare da subito, è tutto meritato. La classica partita dai due volti, in cui nessuno può realmente lamentarsi del risultato finale. E non lo fanno di certo i parmensi che, nel loro dopo gara, parlano di punto guadagnato e d’oro. Noi però dobbiamo dirci che un po’ di fortuna c’è stata, perché se Bonny quel rigore lo avesse segnato avremmo sicuramente parlato di una partita beffarda e – molto probabilmente – della terza sconfitta consecutiva. Un po’ di fortuna c’era stata anche nel finale del primo tempo, quando sempre la traversa aveva detto no ad un tiro dell’ex Cancellieri. Servono però anche queste gare, queste prestazioni di minor continuità e con qualche affanno, ed il fatto di non averla poi persa deve essere sinonimo di positività. Quello che va sottolineato è come, ancora una volta, dalla panchina non sia arrivata una marcia in più, lasciando l’inerzia della partita nella stessa direzione. Cosa che invece va raccontata in maniera inversa per gli avversari. Oltretutto, sempre con il facile senno di poi, i cambi sono apparsi anche tardivi da un punto di vista cronologico. La squadra, salvo eccezione per la scelerata azione che porta al rigore del Parma, ha fatto la sua solita buona prova in difesa. Qualche piccolo errore nelle letture ma, niente che non possa starci in novanta minuti. Poi, chiaro, le due traverse ed un paio di interventi di Vasquez fanno parte del gioco. Continua a convincere poco Solbakken, che ieri è stata scelta quasi obbligata visto il forfait di Esposito, e sicuramente un mezzo passo indietro lo ha fatto Anjorin; in questo caso vanno dati anche dei meriti a Bernabè. La delusione però è rappresentata da Pellegri che è apparsa davvero fuori dal contesto. Poi, guardando al resto della squadra, va ribadito quel concetto di due tempi giocati in maniera diversa. Emblematiche le prestazioni di Fazzini e Pezzella che, se nella prima frazione sono quasi illuminanti, nella seconda sono maggiormente nascoste. Buona la prova di Grassi, e si vede che la squadra perde qualcosa quando il capitano esce. Con un po’ di esperienza in più, rifacendoci sempre alle parole di D’Aversa nel finale di gara, ci sarebbe potuta essere una gestione migliore della partita, magari concretizzando di più in quel bel primo tempo e gestendo meglio alcune scelte in quella più difficile ripresa. Questo però è un aspetto che non deve preoccupare, anzi, al contrario è sinonimo di una crescita che la squadra ancora può fare e che, quindi, porta a serenità. Cosi come sereno è il momento generale, con undici punti in nove gare. Adesso, nel poco tempo a disposizione c’è da rivedere alcune cose, parlarne, e poi preparare una sfida difficilissima ma che potrebbe regalare grandi soddisfazioni.

Azzurri in campo con il solito 3-4-2-1 e con una formazione già annunciata alla vigilia. Solbakken va a rilevare l’infortunato dell’ultimo minuto, Esposito. Ritmi gradevoli nella prima parte di gara, con un Fazzini particolarmente ispirato: dopo aver fatto ammonire Delprato, sua la prima conclusione dell’incontro al 24′ con Suzuki a bloccare senza grossi affanni. Al 35′ la rete del vantaggio dell’Empoli: Colombo prende alle spalle di Delprato, già ammonito, e poi serve Gyasi che a sua volta appoggia per Fazzini il cui tiro viene deviato in rete da Coulibaly. Gol buono anche dopo la revisione del VAR. L’ultimo sussulto del primo tempo è del Parma, che al 43′ colpisce la traversa con un sinistro a giro dell’ex Cancellieri dal limite dell’area. Squadre al riposo con gli azzurri in vantaggio. Nella ripresa il Parma torna in campo con una novità: Charpentier prende il posto di Man. Subito un tiro dell’Empoli con Colombo che lavora un ottimo pallone per Anjorin, la conclusione però è fuori dallo specchio. Al 55′ doppio cambio per il Parma: dentro Keita e Almqvist per Hernani e Cancellieri. Un paio di minuti più tardi tentativo dalla distanza di Bonny deviato in corner da Vásquez. Ancora decisivo il colombiano, stavolta con un grande riflesso sulla punizione mancina calciata dai 25 metri da Bernabé al 63′. Proteste dei toscani al 67′ per un’uscita non proprio ortodossa di Suzuki su Colombo, ma La Penna non ravvisa scorrettezze. Doppia sostituzione per l’allenatore dell’Empoli al 69′: fuori Anjorin e Colombo, dentro Henderson e Pellegri. Dieci minuti più tardi altro doppio cambio per l’Empoli: dentro Maleh e Haas per Grassi e Fazzini, e pari del Parma con un destro di Charpentier su assist di Valeri. Partita che rischia di cambiare all’82’: Charpentier imbuca per Almqvist, Vásquez all’ingresso in area di rigore lo stende causando il calcio di rigore e si becca il giallo. Dal dischetto va Bonny che però fallisce la trasformazione calciando sulla traversa il pallone del potenziale 2-1. All’84’ altri cambi: escono proprio Bonny e Bernabé, sostituiti da Bernabé e Mihaila. Nell’Empoli dentro anche Ekong per Solbakken all’88’. Altra grande opportunità per Charpentier ma la palla non entra e la gara finisce con un giusto 1-1.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

22 Commenti

  1. Analisi molto semplice per il mister. 4-5 giocatori non hanno più di 60 minuti nelle gambe:
    Anjorin, Grassi, Fazzini, Solbakken, Viti.
    E in difficoltà anche gli esterni, che nel secondo tempo per arrivare in fondo si limitano a difendere e basta.
    Come mai? questo lo dovrebbe sapere lui.

    Detto questo, speriamo che con la sosta di settimana prossima si riesca a recuperare infortunati e rimettere un po di benzina nel serbatoio.
    Mercoledì devono esserci almeno 4/5 cambi in formazione, per evitare infortuni.

  2. secondo me si paga il fatto che giochiamo sempre in verticale non avendo attaccanti che sanno tenere su la squadra..

    il centrocampo é sempre in sofferenza, e dopo 60 minuti la paghi..
    poi c’entrano anche gli elementi “tasso tecnico” e “gioventu”.

    proverei a dare piu sostanza al centrocampo magari avanzando fazzini (3-4-1-1)

  3. La nostra è una squadra difficile da incontrare e la classifica lo dimostra … ma anche da battere … Una sconfitta contro la Lazio … prodezze a parte, arrivata solo all’84esimo e una contro il Napoli per un rigore inventato (anche ieri qualcuno di mediaset lo ha ribadito) … E mi sento di dire che che anche il pareggio con i viola va rivalutato visti i loro ultimi scoppiettanti risultati (figuriamoci lo 0-0 contro la Juve che si permette di segnare 4 goal all’Inter, anche se ne subisce altrettanti) … positivi anche gli scontri diretti dove sconfitte non ce ne sono state e con 2 trasferte da dove abbiamo portato a casa ben 4 punti … Ok … dopo un’oretta c’è un evidente calo fisico … ma questo è ovvio visto che tutti corrono e si sacrificano … Qualche sostituzione per dire la verità va fatta prima (soprattutto nel caso di Solbakken non ho capito perchè tenerlo in campo per ben 88′ minuti (se non ricordo male) e non inserire già dopo 10 minuti della ripresa Ekong … tanto peggio non avrebbe mai fatto … anzi nell’unica occasione che ha avuto per scattare in avanti … ha fatto ammonire il suo avversario … Certo … che quando vai in vantaggio … c’è sempre rammarico se ti raggiungono … ma allo stesso tempo …quel rigore sbagliato non può che farti sorridere … anche in riferimento al fatto che ti ritrovi ancora dalla parte sinistra della classifica e con un buon vantaggio di punti sulla terzultima … e non è certo poca cosa visto il calendario delle prime 10 partite …………………

  4. Davanti Colombo deve migliorare, ieri ha sbagliato uno stop vanificando una possibile occasione. Solbakken deve giocare esterno ma l’importante è non rivedere in campo Pellegri.
    Per il resto la squadra c’è e l’Inter farà fatica.

  5. Ieri il destino voleva un pareggio e pareggio è stato. Il 40-esimo anno di gemellaggio era giusto finisse in parità. Senza giocatori dell’Empoli infortunati questa era partita da 2 fisso.

  6. nella gestione tattica fatti gli stessi errori di roma pensando di difendere il risultato ad oltranza quando mancavano tanto, troppi, minuti alla fine della partita…. ieri andata bene con il rigore altrimenti sarebbe stato lo stesso identico copione…

    • Su Colombo non capisco ,non riesce ad prendere posizione,molte volte in ritardo poca forza, mi sembra al momento il classico giocatore di movimento,alla Mancuso , Satriano, vediamo nelle prossime cinque partite poi va sentenziato perché siamo quasi poi a fine girone di andata….
      Speriamo ci stupisca….

  7. Ieri ci è andata bene, perché se è vero che nel primo tempo hai prodotto di più…. è anche vero che non concretizzi …. nel secondo tempo invece, non c’eravamo proprio…. se è vero che qualcuno dura 60minuti, è anche vero che hai 5 sostituzioni…. facciamole almeno 4 …. ma facciamole al tempo giusto, invece di aspettare di andare sotto…. ci sono giocatori che andrebbero usati, tipo De Sciglio e Sambia…. usiamoli…

  8. Ieri ho visto veramente molti giocatori in condizioni fisiche pessime. Viti su tutti ma anche ismajli e anjorin.
    Anche i due esterni in prevedibile calo.
    Avere preso un punto è oro colato.
    D’aversa ha fatto giocare sempre i soliti ed il conto è arrivato.
    Adesso è il momento di sfruttare tutta la rosa. Mercoledì almeno 5 cambi.
    Sulla gestione della partita c’è stata la fotocopia di lazio e napoli.
    Se fai questa formazione poi non hai nessuno da mettere a partita in corso che può incidere. Mi sembra però che d’aversa sia un po’ duro da questo punto di vista.

    Pellegri ieri ha fatto sicuramente non bene ma a me preoccupa molto più colombo che è stato preso per fare il titolare.
    Questo qui non sa proteggere il pallone
    Se non cresce lui in attacco è un problema

    • Vero, Colombo non regge un pallone davanti. Va bene verticalizzare ma a volte dare la palla al centravanti spalle alla porta serve.

  9. Vediamo: Monza, Bologna, Roma, Juve, Cagliari, Fiorentina, Lazio, Napoli, Parma, Inter. Tutti concordi che le nostre prime 10 partite sarebbero state difficili e parecchie anche proibitive. A voler essere ottimisti 3 punti con il Monza, 1 punto a Cagliari, 1 a Parma e 1 contro le Nane. Ma oserei dire che dopo il pareggio contro il Monza, difficilmente potevi azzardare più di 4 punti in classifica. Signori.. ne abbiamo addirittura 11 di punti e con la partita con l’Inter ancora da giocare e male che vada i punti rimangono sempre 11. Valutiamo bene chi siamo e quello che abbiamo ottenuto fino ad ora! (Prestazioni che ti hanno permesso di giocare alla pari, se non meglio, contro squadre top) Squadra giovane, ma che secondo me può esprimere un calcio anche migliore quando alcuni giovincelli acquisiranno ulteriore esperienza in categoria, ma non solo, con i recuperi ormai imminenti di alcuni giocatori (Zurko su tutti perché è l’unico che ti può dare alternative per un centrocampo più propenso ad offendere che a difendere) anche i 5 cambi possono essere spesso di qualità maggiore e senza che alcuni ruoli ne risentano per il proseguo della partita.

  10. Pareggio che ci sta, e va bene perche anche se alla fine fa da controaltare alla sconfitta col Napoli assolutamente immeritata, e come detto meglio perdere col Napoli che col Parma.
    Detto del risultato finale credo che si sia visto come Esposito possa essere importante per questa squadra, e’ mancato il guizzo l’imprevedibilita che ti da lui. Nel secondo tempo come ormai ci accade spesso siamo andati in apnea e i cambi non hanno aiutato. Sinceramente dopo la sfuriata del parma nella meta del secondo tempo credevo che il peggio fosse passato e meno male che il rigore (rincorsa ancora stoppata) e’ andato sul legno. Prendiamoci il punto ma questa e’ forse l’unica partita fino adesso in cui abbiamo raccolto di piu di quanto seminato.

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