Riprenderà martedi la preparazione dell’Empoli. La squadra godrà di due giornate piene di riposo prima di rimettersi agli ordini di mister Dionisi, questo anche perchè nel prossimo weekend il campionato sarà fermo per via degli impegni delle nazionali. Si tornerà a giocare una gara ufficiale il 21 di novembre andando a far visita all’ostico Cittadella.

La gara con i veneti è molto in la con il tempo (da capire anche se mai ci potranno essere novità più ampie a livello sanitario) e quindi difficile parlare adesso in previsione di quella con davvero tanti fattori a poter far la differenza, anche nell’undici iniziale. Quello su cui concentrarsi adesso, alla ripresa, è il recupero di Moreo che ieri era assente per un problema arrivato nel corso della rifinitura, e la stabilizzazione di Zurkowski che nell’ultimo periodo si allenato davvero poco con il gruppo. I due, tra quindici giorni, saranno sicuramente in predicato per andare in campo dal primo minuto. Quella con il Cittadella sarà indubbiamnte una gara interessante ed un primo spartiacque per capire le reali potenzialità di una squadra che al momento guarda tutti dall’alto in basso e lo fa con grande merito. Ed anche la gara con la Reggina ha detto questo, ed ha cancellato quella strana sconfitta arrivata a Venezia dove la prestazione non era certo venuta meno.

Carattere, gioco, anima e soprattutto tanta forza. Questo il mix che ha permesso all’Empoli di battere in larghezza la squadra calabrese che arrivava al Castellani (al netto dell’assenza più importante) con grandi aspettative per quello che aveva fatto intravedere nella prima parte di stagione. Una gara però mai in discussione, con nel primo tempo poco cinismo da parte dei nostri che ha permesso al match di restare inchiodato sullo 0-0. La ripresa si è aperta come meglio non poteva, grazie anche ad un’uscita sbagliata di Guarna e da li è stata discesa libera per la “Dionisi’s Band” che ha dominato ed ha imposto sempre più il suo gioco, allargando il risultato e non subendo praticamente mai pericoli da parte degli avversari. Non banali i gol di Matos ed Oliveri. La dimostrazione, questa, di come si possa davvero far affidamento su tutto il gruppo, un gruppo che non vede particolari prime donne ma che raccoglie tutti ragazzi di grande qualità che vanno dentro con lo spirito giusto. Certo, ognuno ha le sue caratteristiche e qualche dislivello qualitativo ci puo’ anche essere, ma lo spirito e l’amalgama creata da Dionisi rende davvero unico l’Empoli, una squadra con la S maiuscola che sa “sopperire” alla assenze e che non cambia la sua fisionomia e filosofia a dispetto di chi va in campo. E questo è, ripetendoci, sostanzialmente il succo ed il segreto di questa squadra, ed il perchè ad oggi arrivino queste prestazioni e questi risultati. Ieri la conferma. Anche guardando ai singoli, c’è da evidenziare la crescita di alcuni di quelli che erano partiti un po’ più lentamente rispetto ad altri, Nikolaou l’esempio più calzante. Il mister ha fatto capire di come la costanza e la fiducia possa premiare e possa portate a crescere, ed il greco ieri ha giocato quella che possiamo definire la sua migliore gara, non sbagliando praticamente niente. Ma anche il vedere un Matos già pronto, un Oliveri molto più sul pezzo, un Bandinelli rinato rispetto alla parte finale della passata stagione…e potremmo andare avanti cosi. L’Empoli c’è, questo è quello che dopo sette giornate, andando anche oltre ai numeri che certo non sono secondari, possiamo affermare con grande serenità e piacere.

Il messaggio da lanciare però resta al momento sempre lo stesso. Calma e gesso, piedi per terra e guardare con tranquillità al futuro. La percezione è totalmente diversa, sia chiaro altrimenti non ci saremmo spesi in tutto cio’ che sopra abbiam scritto, ma dopo sette giornate della passata stagione la squadra aveva solo due punti in meno. Il lavoro fatto fin qui non guarda solo al presente, e questo da buone speranze, ma servirà non perdere la dote più grande acquisita in questa stagione, quella che più di tutte sta facendo la differenza…l’umiltà.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

5 Commenti

  1. Sottoscrivo l’articolo di Alessio. Dobbiamo stare con i piedi per terra ma senza perdere la consapevolezza che siamo una squadra con la S maiuscola. Merito di Dionisi ed una volta tanto diciamo anche della dirigenza che ha scommesso su una base solida su cui pochi tra noi tifosi avrebbe puntato. E’ evidente che molti giocatori non potevano essere quelli che abbiamo visto nell’ultimo scorcio del 19/20. A partire da Stulac, continuando con Bandinelli Moreo ed altri. Tutta gente sempre stata titolare con altri allenatori e con altre squadre. Finalmente torniamo ad apprezzare le loro qualità. Ancora è presto ma credo che non è del tutto infondato aspettarsi un campionato da protagonisti e nella parte sinistra della classifica, come ha più volte affermato il nostro grande presidente.

  2. Io resto dell’idea che domenica scorsa non abbiamo fatto bene per niente. Questa analisi sportiva mi permette invece di dire il contrario di ieri. E non parlo solo di risultato. Ieri contrariamente ad altri, penso che si sia fatto anche un buonissimo primo tempo, con davanti una buonissima Reggina.
    Forse lo specchio di quest’anno è più Bandinelli di Moreo. Non che quest’ultimo non sia una bellissima sorpresa, ma Bandinelli è di una continuità impressionante! Gli manca il gol che spero ricerchi con minor assillo.
    Una menzione speciale per Nikolau. Il ragazzone vi sta facendo ripensare a Tonelli in quanto a crescita? Ai giovani gli va data fiducia.
    Una seconda menzione per Matos. Etichettato da molti “fenomeni” come uno scarto ha dimostrato mestiere già nel primo tempo facendo a sportellate e guadagnando punizioni e seconde palle. E vi dico di più, per i piedi e l’esperienza potrebbe fare il trequarti alla Moreo (non alla Bajrami o Zajc x intendersi).

    Mister quando c’è da criticare o tenere i piedi per terra sono il primo, ma ieri davvero molto molto molto bene!!!

    • Concordo sul primo tempo… per me addirittura migliore nel secondo, perché abbiamo tenuto davvero la Reggina completamente fuori dal match… i calabresi sono andati a riposo frastornati e rientrati in campo con meno convinzioni…nella ripresa abbiamo raccolto i frutti del lavoro di demolizione fatto nel primo.

      Non sono d’accordo invece su Venezia dove avevamo giocato una discreta partita, sebbene non eccellente, ed avremmo meritato il pareggio…anche se il Venezia per lo spirito messo in campo non ha demeritato la vittoria.

    • Sono d’accordo con il giudizio espresso da ANDREA B4M su BANDINELLI. Simboleggia la voglia di riscatto non risparmiandosi mai e mettendo in campo una qualità da calciatore di serie A. E’ questa la ragione per cui Dionisi lo considera inamovibile e ricambia la fiducia.

  3. Spero solo che non succeda che tutte le volte che vinciamo si debba veder scritto “…è tornato a suonarle la Dionigi’s Band”, come l’anno scorso “…è tornato a soffiare il Marino”. Primo porta male, e poi, o giornalista, ma che son titoli da fare? Che palle !!!!

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