Riprenderà domani il lavoro degli azzurri che, adesso, guardano al prossimo impegno che sarà quello di domenica a Roma con la Lazio. Dalla gara di ieri non sono emerse situazioni particolari a livello fisico, non ci attendiamo quindi nessuna novità e questo vale anche per i lungodegenti che hanno ancora bisogno di tempo. Chi più chi meno. E quello della Lazio, anche se di per sé il tabù “Olimpico” è già stato sfatato, resta adesso l’unico campo dove gli azzurri non hanno mai vinto. Con i biancocelesti l’Empoli arriva da squadra imbattuta, otto gare tra campionato e Coppa dove nessuno è riuscito a batterci, con addirittura quattro partite – compresa quella di ieri – in cui la nostra porta è rimasta inviolata. E proprio questa solidità difensiva, come decantato dall’inizio, è oggi il valore tecnico aggiunto della squadra. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, sarà difficile per tutti fare gol a questo Empoli. Anche ieri, nel derby con la Fiorentina, in una gara onestamente priva di emozioni, la fase difensiva è stata sviluppata al massimo, con una Fiorentina che a fine gara registra zero tiri in porta. Partita “monster” di tutti e tre i difensori, con Viti che meritatamente si porta a casa il premio di uomo partita, avendo totalmente annichilito un cliente scomodo come Colpani. Ma ovviamente non possono non essere menzionate anche le prestazioni di Ismajli, perno di questa difesa ed ieri bravissimo su Kean, e quella del sempre più sorprendente di Goglichidze che lascia le briciole all’avversario di riferimento. Gara preparata molto bene da D’Aversa, che riesce a far chiudere tutte le fonti di gioco della squadra di Palladino, facendo giocare ai suoi una gara di maniacale attenzione. Premettendo che il punto preso con i viola (ieri in maglia rossa) è sicuramente prezioso, visti anche i nove precedenti già in cascina, l’appunto da fare potrebbe essere sulla fase offensiva. Da quel punto di vista, e parzialmente per merito degli avversari, non girano molto bene le cose quando la palla viene portata nella trequarti gigliata. Tanti errori e prestazioni non sufficienti per gli interpreti iniziali. Solo Anjorin fa vedere qualcosa di interessante anche se si dimostra arruffone quando chiamato a poter concretizzare. Piace Ekong, che entra davvero bene in partita anche se in un occasione si dimostra (ma si apprezza la tempra) un’po’ troppo egoista non servendo un compagno che sarebbe stato solo davanti a De Gea. Non vogliamo parlare di due punti persi, il pareggio a reti bianche alla fine rispecchia il reale andamento della partita, anche se ci piace sottolineare che almeno due tiri in porta siano stati fatti dall’Empoli. Si deve essere soddisfatti di quello che la squadra ha fatto e di come lo ha fatto. Alcune interpretazioni offensive possono essere migliorate, cosi come le prestazioni dei singoli che possono aver trovato una partita di maggiore difficoltà. La volontà non è mancata, cosi come l’intraprendenza, con l’aggiunta del valore del sacrificio visto come tutti i giocatori offensivi attuano la fase difensiva. Si diceva dell’ottima preparazione – come sempre – da parte di D’Aversa, con le giuste letture. Piace semmai un po’ meno la gestione dei cambi, anche se le condizioni fisiche di taluni giocatori sono inficianti. Resta in canna un cambio che poteva essere fatto, convince poco l’ingresso di Solbakken per Colombo e – almeno in corso d’opera – stona il non azzardare un Maleh o un Fazzini, ma il tecnico lo spiega, appunto, con le condizioni fisiche. E’ un passo avanti quello che fa l’Empoli, con la striscia di imbattibilità che va a vanti e la soddisfazione di vedere un bel broncio sui sempre arroganti cugini. La squadra sta continuando a dare i giusti segnali caratteriali, la squadra sta continuando a confermare la propria identità ed i margini di crescita devono essere visti come una cosa positiva. Dieci punti dopo sei gare sono un bottino davvero importante, considerando che ai 36/37 si dovrebbe trovare il nostro Paradiso. La curiosità adesso può essere tutta spostata, sperando che questo avvenga il più tardi possibile, sulla gestione dei momenti difficile che ancora non sono stati incontrati. Si continua a godere del momento, un “qui ed ora” davvero soddisfacente che ci riempie di gioia e di orgoglio.
Gli azzurri ritornano al 3-4-2-1 e mandano in campo la formazione che era stata annunciata alla vigilia. Spazio per Anjorin al fianco di Esposito e dietro Colombo. Stupiscono, ma problemi loro, alcune scelte di Palladino che mette Gonsens terzino e Bove nei due davanti alla difesa. L’ex Roma sarà uno dei peggiori del match. La gara fatica a decollare con il primo brivido (l’unico vero della Fiorentina) che arriva al minuto 11 quando Bove la mette fuori a tu per tu con Vasquez; l’azione però risulta essere irregolare perché viziata da un fallo dello stesso su Anjorin. La partita è combattuta in mezzo al campo ma le squadre si annullano a vicenda chiudendo reciprocamente gli sbocchi. Al trentaseiesimo però si accende Colombo che parte centralmente creandosi una ghiotta occasione, l’attaccante ex Lecce si defila sulla sinistra ed il tiro è totalmente da dimenticare. La Fiorentina avrebbe un occasione a due dal termine della prima frazione ma, la punizione dal limite è malamente sprecata da Gudmunsson. Si riparte senza cambi nel secondo tempo. Gli azzurri partono bene ed Esposito crea un pericolo dopo soli due minuti. Dopo due minuti De Gea deve respingere con i pugni un tiro di Pezzella, Colombo arriva sul pallone ma lo stop è sbagliato e l’azione sfuma. Al 57’ è Gosens a provarci con un tiro che non esce di molto. Ricordiamo ancora che la Fiorentina non inquadrerà mai lo specchio della porta di Vasquez per tutto il match. Il primo cambio azzurro arriva dopo dodici minuti nella ripresa con Solbakken, sarà una gara scialba la sua, per Colombo. I viola provano a spingere sulla destra, ma Viti vince ogni duello con Colpani, annichilendo in tutto e per tutto l’ex Monza. Al 72’ Kean provo il tiro di potenza con la palla che esce sopra la traversa. Al 74’ due cambi per D’Aversa con Ekong e Pellegri dentro. L’ex Primavera azzurra si fa subito vedere con un paio di ripartenze interessanti che mettono in difficoltà gli avversari. Succede davvero poco, ma al minuto 87 Ekong ha una bella palla, purtroppo la gioca a testa bassa e va al tiro che non sorte effetto; alla sua destra c’era Pellegri che sarebbe stato in ottima posizione. Nel recupero l’Empoli si difende con ordine, la Fiorentina è imprecisa e finisce con il risultato più giusto.
Credo che il merito di d’Aversa risieda nell’applicazione moderna del sempreverde concetto “primo, non prenderle”: l’Empoli non è una squadra arroccata in difesa, la cui unica ambizione è annullare totalmente l’avversario di turno, bensì cerca di portare avanti dinamiche di gioco che partono dal presupposto di sapersi difendere senza autoconcludersi in questa prerogativa.
Se pensiamo che dietro i difensori titolari (sin qui da lacrime per quanto sono stati perfetti) ci sono Marianucci e De Sceglio, che mercoledì in coppa non hanno assolutamente demeritato, sembra veramente che possiamo dormire tra due cuscini per quanto concerne la fase difensiva, anche se inevitabilmente prima o poi arriverà la sonora scoppola da 4 o più gol (Napoli?), è fisiologico per squadre come la nostra.
Il centrocampo si sta comportando bene: Gyasi e Pezzella sono motorini inesauribili sulle fasce, Henderson un giocatore che a Empoli ha trovato la sua dimensione e lo dimostra con partite sempre ben giocate, Grassi un signor capitano… senza dimenticarci di Maleh, che farà molto comodo quando sarà tornato al 100% e Haas, che comunque come quarto/quinto di centrocampo ci sta, anche in Serie A.
Nota dolente al momento l’attacco, ma penso molto in questo caso passerà da un lato dal rientro di Fazzini (e in seconda battuta di Zurkowski), dall’altro dalla crescita di Anjorin ed Ekong durante la stagione: se tutti questi fattori dovessero allinearsi allora ci divertiremo anche in attacco, in caso contrario magari non sarà un pianto greco come lo scorso anno, ma sarà grassa finire sopra i 40 gol (certo, rimane il mercato di gennaio come ultima carta, ma a memoria l’ultimo acquisto invernale che ha fatto un’importante differenza in fase offensiva è stato Saponara nel 2015)… inutile aspettarsi troppo da Solbakken: parliamo di un giocatore che nel prime della carriera ha fallito sia in Grecia che in Giappone. Gemmi ha provato a pescare il jolly, ci sta non vada in porto, ma davvero sarebbe l’unico arrivo più mesto.
Concludo dicendo che 10 punti in 6 giornate con questo calendario nemmeno nei sogni più spinti: fossimo riusciti a farne anche solo la metà sarebbe stato un buon risultato… e a questo punto direi che possiamo forse rimpiangere il debutto con Monza: forse in quel caso davvero sono stati due punti buttati.
…NIANG direi come acquisto di Gennaio
Hai ragione, l’avevo completamente bypassato a livello mentale, anche se molto nel suo caso hanno fatto i quattro rigori che ha calciato (comunque bisogna saper segnare anche quelli).
La crescita dell’attacco dovrà passare anche dal trio Colombo, Pellegri, Esposito perché da loro c’è, nonostante la giovane età, da aspettarsi di più. Naturale che più andremo avanti e più acquisiranno quell’esperienza che serve ad un giovane in questa categoria. Aumenterà l’intesa e se il centrocampo darà a loro la giusta assistenza, i goal arriveranno in maniera più copiosa.
Analisi pefetta e che condivido al 100%, l’unica cosa permettimi di toccarmi per quel dormire tra due cuscini …
Mi riferisco a Khausen
Secondo me dipenderà molto da come reagirà la squadra alla prima sconfitta (in generale, anche per 1-0 con gol preso al 95esimo) e, in seconda battuta, alla prima sconfitta pesante (con 3+ gol di passivo… siamo sinceri, prima o poi capiterà anche di perdere 4-0): se terremo botta vorrà dire che abbiamo una squadra abbastanza matura da accettare eventuali, sebbene inevitabili passi falsi; in caso contrario sarà compito di D’Aversa tenere la rotta e non cedere alla burrasca.
La nostra partenza sprint deve essere la nostra forza: abbiamo raggiunto l’Udinese, abbiamo 2 punti sul Como, 4 sull’Hellas, 5 o più sulle varie Lecce, Venezia, Monza, Cagliari; e contro tutte queste (tranne Cagliari e Monza) dobbiamo ancora giocare l’andata.
Per me molto dirà della nostra stagione la partita col Napoli: se faremo bene contro di loro allora sì che potremmo guardare con fiducia a tutta la stagione.
Tanto per la statistica, l’anno scorso 10 punti li avevamo alla 12° giornata dopo 8 sconfitte, 1 pareggio e 3 vittorie, con 5 goal fatti (come ora) e solo 21 subiti….
👍
La partita di ieri, è forse la più brutta vista sotto la gestione D’Aversa, pari che ci può stare e mi sembra il risultato più giusto. Ma mi piace sottolineare che l’Empoli è l’unica di A che gioca in verticale, tutte le altre in orizzontale (che barba, che noia)…. ieri sono arrivate meno conclusioni perché abbiamo giocato meno in verticale …. ma la strada è molto incoraggiante….. ovvio si deve mantenere questa condizione fisica….
Riccardo non si può dire brutta …. Empoli ben messo in campo anche ieri … partita tattica e poi per lo spettacolo bisogna essere in due
Non ho detto brutta in assoluto, ma ho detto rispetto alle altre della gestione D’Aversa…. un anno fa avrei fatto la firma a una prestazione come quella di ieri…..
Secondo me, al netto dell’avversario e col senno di poi, la partita più brutta rimane l’esordio col Monza…ieri magari non è stata una partita che entrerà negli annali, ma più per demeriti della Fiorentina (e meriti in fase difensiva dell’Empoli).
Fino ad oggi abbiamo affrontato le seguenti squadre, e alla 6a giornata questo è il valore del loro attacco
Monza 4 Goal Segnati
Roma 7 Goal Segnati
Bologna 7 Goal Segnati
Juventus 9 Goal Segnati
Cagliari (*) 1 Goal Segnato (* 1 partita in meno)
Fiorentina 7 Goal Segnati
Le prossime partite saranno contro:
Lazio 12 Goal Segnati
Napoli 11 Goal Segnati
Parma 8 Goal Segnati
Inter 13 Goal Segnati
Dopo queste partite, vederemo l’effettivo valore della nostra difesa. Se reggiamo all’onda d’urto, saremo messi bene.
Io mi preoccuperei di più dei numeri dell’attacco … vediamo alla 10 giornata quanti gol hanno segnato gli attaccanti su azione … è quella la vera incognita. La difesa anche se nelle prossime due-tre partita dovesse subire 4-5 gol sarebbe comunque in linea con i numeri occorrenti per salvarsi … comunque sul piano tecnico-tattico comprendo il tuo ragionamento e lo condivido
Gandalf, è un po’ prematuro dare un giudizio, sia positivo che negativo, sul nostro attacco alla decima giornata. Bisogna anche considerare le squadre che dovremo affrontare. Inoltre, la distinzione tra gol su azione e gol non su azione mi sembra davvero semplicistica. I gol su rigore, ad esempio, nascono comunque da azioni offensive fermate in maniera fallosa, e i gol su calcio d’angolo derivano da un’azione che ha portato a un corner. Così è facile trarre conclusioni affrettate: se vincessimo tutte le partite 1-0 su rigore fino alla decima giornata, potresti comunque dire “Bene, ma l’attacco è scarso, come avevo detto”.
Io, invece, non sono affatto preoccupato per il nostro attacco. Nella seconda parte del girone di andata vedremo il vero potenziale di giocatori come Colombo, Esposito e tutti gli altri.
Fazzini….. Fazzini….. Fazzini……
Mmmm, eccoci all’acqua, eccoci al punto: finora è mancato chi sulla trequarti può innescare le nostre giovani punte.
Perché fare distinzioni? Abbiamo sistemato la Roma, nulla vieta possiamo fare altrettanto con la Lazio.
Lazio Empoli e Como stanno facendo il gioco più bello.
Cutrone capocannoniere! Il calcio è davvero imprevedibile…..
Personalmente sono contento per Patrick, anche ad Empoli, anche se ebbe una stagione disgraziata, ci metteva sempre il massimo impegno.
Poniamo la fiducia al rientro di Fazzini e Maleh
Ottimo aver allungato l’imbattibiltà da inizio torneo a 6 GARE.
Ottimo aver rimandato ancora una volta la vittoria dei Viola (già 5 GARE consecutive contro di noi che non vincono).
Adesso Roma, sponda Lazio: squadra antipaticissima (forse ancor più de cugini romanisti) con un presidente e tifosi davvero antipaticissmi.
L’Olimpico è già stato violato, però mai sponda Roma.
Non partiamo battuti coi laziali: guardinghi, prudenti e reattivi a fargli male non appena si presenti l’opportunità
Sponda Lazio, ovviamente
Ismaili, il nostro Chiellini di Empoli! Finalmente messo nel suo vero ruolo “centrale”, una certezza e un grande attaccamento alla squadra!
A pensare, c’era anche chi lo considerava un brocco, poveretto…..
Mea culpa, faccio ammenda, io ero uno di quelli.
Tranquillo, anzi il tuo è sintomo di intelligenza, si può sbagliare tutti…
Oggi è anche il suo compleanno: auguri leone Ardian!
Scusate ma è ovvio che l’attacco faccia fatica: D’Aversa (che non è un bischero) come modulo è andato dietro all’anno scorso (3421 0 352) lasciando la difesa a 4. Difensivamente parlando sono i soliti concetti di Nicola. Squadra bassa, un difensore in più e linea a 5 quando attaccano gli altri. In attacco si cerca d più la verticalizzazione e il contropiede rispetto ad anno. Però il principio di attaccare con pochi uomini rimane, quindi te non creerai mai valanghe di palle gol. Ieri il Como (per carità e molto meglio di noi e ci arriverà davanti) col Verona ha creato 7 8 palle gol nitide con paratone di Montipò soprattutto nel primo tempo. Tutto non si può volere. Se giochi più propositivo accetti il cazzotto, così devi accettare di creare poco. Anche a Cagliari tutto bene, ma palle gol quante? 3. Basta. A bologna uguale. Col Monza? Poco in avanti. I numeri dell’attacco saranno sempre bassi.
Devi considerare anche gli avversari…. se a Roma, con la Juve, a Bologna e ieri giochi aperto prendi valanghe di gol…. finora hai giocato 2 scontri diretti e sono venuti fuori 4pt e anche molte occasioni da gol…. io non sono minimamente preoccupato della fase offensiva perché vedo una squadra quadrata che crea le sue occasioni…. poi la viola con 4 punte ha fatto zero tiri…. ma di che si ragiona
Appunto nemmeno io sono preoccupato. Ma va da se che la tua struttura tattica e fisica è incentrata su difesa a 5 e bassa è ovvio che non farai mai valanghe di gol. Prendere pochi gol ed essere frizzanti in avanti vuol dire avere qualità da coppe europee. O uno o l’altro
Ma infatti per me si arriverà attorno ai 40 gol a fine campionato (comunque sempre meglio dei 29 dell’anno scorso), magari ad un certo punto della stagione ci potrà scappare anche 3 gol in una partita, ma sarà una rarità.
Che poi voglio dire, nel mitico 2006/07 si fece 42 gol, certo il nostro non era propriamente calcio champagne, ma un calcio pratico e non per questo “brutto”, ma efficiente nelle sue prerogative base.
Questo detto non andremo in Europa, però secondo me se manteniamo questa intensità possiamo ottenere il nostro miglior risultato in classifica dal nostro ultimo ritorno in A.
tutto vero , con alcune squadre bastano 3 palle ( 6/8 squadre ) goal con altre fatichi ,
il campionato nostro passa sempre da vincere e/o non perdere gli scontri con gli avversari della nostra fascia e se poi metti punti con altre hai fatto un bel lavoro ( cosa che per ora stanno facendo )
Di sicuro ci tirano poco e male in porta , ci difendiamo benissimo
Tutto vero quello che dite ma secondo me trascurate una cosa … l’anno scorso i gol non si facevano perché non si tirava in porta quest’anno le occasioni si creano ma si sbagliano. Guardate che ieri le occasioni le abbiamo avute noi 2 con Colombo e 1 con Esposito e potevano essere sfruttate meglio
Aggiungo che in realtà a me sembra che quando si riparte, la squadra sale anche con 4-5 elementi verso l’area avversaria.
Non mi sembra che con Nicola veniva fatto…
Insieme a Lens Lipsia e Liverpool siamo la seconda miglior difesa d’Europa dopo la Juve a 0 gol subiti, mica male.
Che c’hanno preso gusto a spiarci?
https://www.labaroviola.com/lady-radio-rivela-la-fiorentina-sabato-ha-spiato-lallenamento-dellempoli-con-dei-droni/270264/ LADY RADIO RIVELA: “LA FIORENTINA SABATO HA SPIATO L’ALLENAMENTO DELL’EMPOLI CON DEI DRONI”
Secondo quanto riportato da Lady Radio, la Fiorentina nella giornata di sabato ha spiato l’allenamento di rifinitura dell’Empoli con dei droni alla vigilia della sfida del Castellani. Un’azione volta a scoprire formazioni, tattiche e segreti della formazione allenata da D’Aversa. La società azzurra si è accorta di questa azione da parte del team viola e ha subito divulgato la notizia.
non gli riesce a vincere nemmeno spiandoci. Pore nanine
Ridicoli.
Pazzesco! Ma che servirà la contraerea?
Ci vole i cecchini
Penso che la parola giusta per questa squadra sia Personalita’…..grande merito del mister….ma molto probabilmente anche gente con la cazzimma e carattere giusto….
In piu’ abbiamo gente legata all’ambiente come Viti/Henderson/Haas
Esposito Colombo e credo anche Pellegri abbiano capito l’occasione che hanno davanti agli occhi….Ekong una piacevole sorpresa e che ti fa capire quanto conta un allenatore che crede in te….
L’unico come detto altre volte e’ Solbakken a cui non contesto l’impegno perche’ quando entra mi sembra che dia sempre il massimo….ma mi sembra un po’ fuori dal gruppo….e’ una sensazione ma ricordo le parole di Accardi su Lammers che disse che non si era integrato non vorrei succedesse la stessa cosa….
Comunque aspettiamo anche se ho la sensazione che la prossima volta sara’ tra un po’
Se giochiamo con il 3421, come in effetti giochiamo, è chiaro che quando difendiamo ci schieramo a 5 in difesa, si scopre l’acqua calda. e quando attacchiamo salgono i due esterni ed un trequartista (o addirittura tutti e due) affianca il centravanti. Non mi sembra che ci sia niente da scoprire.
È chiaro che con questo modulo, è indispensabile un trequartista che riesce a penetrare centralmente e creare le occasioni in avanti; purtroppo Fazzini lo abbiamo perso per tre partite, e l’incisività dell’attacco ne ha risentito.
Creiamo poche azioni da gol ? Per me non dipende dal modulo o da come vuole giocare D’Aversa; credo che sia un difetto dei singoli giocatori: ieri, nel secondo tempo, abbiamo avuto almeno tre/quattro occasioni per creare grossi problemi alla fiorentina, ma è sempre mancato il passaggio filtrante e decisivo per mettere un attaccante davanti alla porta. Vero che Colombo non ha ancora raggiunto una forma decente, ma il problema è sulla trequarti e sulla capacità dei giocatori a ridosso delle punte di trovare la strada giusta per arrivare al gol. L’anno scorso, anche quando a Nicola è mancato il miglior Zurkowski, le difficoltà per arrivare a rete si sono moltiplicate. Tante volte, basta alzare un pò la testa e usare l’intelligenza; manchiamo un pò di esperienza, ma c’era da aspettarselo.
Per me è molto più semplice: manca la tecnica…