Di Gabriele Guastella
Sarà una partita molto particolare per me quella di questo sabato pomeriggio 17 novembre 2012. Empoli-Grosseto, un derby, la sfida all’ultimo allenatore che ha saputo portare l’Empoli in A, ma soprattutto (e purtroppo perchè avremmo voluto terminare qua la presentazione) la partita contro la squadra che rappresenta una provincia gravemente colpita dall’alluvione dei giorni scorsi. Un’alluvione che ha praticamente creato distruzione in molti paesi della Maremma… ferita, squassata… tra queste c’è Albinia. E per me Albinia rappresenta un passaggio importante della mia vita. E’ stata la mia residenza per quasi un anno, l’esperienza di vita che mi ha “cresciuto”, il servizio di leva, nell’Aeronautica Militare. Ricordo come fosse ieri il campo dell’Albinia, formazione dilettantistica che ambiva a sogni simili a quelli del Gavorrano. Le serate estive alla pista di pattinaggio, proprio adiacenti alla base militare, quel palazzone alto e bianco, a fianco della stazione ferroviaria, e i campi di pomodori che, cotti dal sole pomeridiano, alla sera emanavano il loro succoso sapore. Da lì, da Albinia, ho sofferto e gioito attaccato alla radio ascoltando “Tutto il calcio minuto per minuto” attendendo con trepidazione notizie positive dai campi dove era impegnato l’Empoli, quell’anno in Serie B, in una stagione in cui sono stato lontano dagli azzurri per diversi mesi. L’edicola, la mia edicola, dove spesso cercavo anche le due-tre righe flash da Empoli. Dodici anni fa internet non era molto in voga come oggi, e oggi proprio grazie ad internet ho potuto vedere e rivedere le immagini dall’alto su YouTube, quasi stentando a credere ai miei occhi, è tutto finito sotto… maledettamente sotto… il campo dove gioca l’Albinia, l’edicola, la pista di pattinaggio, case, bar, ristoranti e la lunga strada all’ombra dei pini…
Già la lunga strada, quella che da Marsiliana corre veloce e diritta, parallela a quel fiume, l’Albegna, ed interrotta solo dal passaggio a livello, già quel fiume tanto tranquillo che all’improvviso ha deciso di uscire dai propri argini e spazzare via tutto ciò che si trovava nel proprio cammino. Panico, dolore, distruzione… e ora un silenzio straziante per l’ennesima tragedia.
Grosseto vuole andarsene presto da questo 2012: la nave impazzita che affonda e semina morte al Giglio, l’incendio agostano che devasta la pineta di Marina, e ora il fango… il caso ha voluto che fosse proprio Empoli-Grosseto la partita del “giorno dopo”… un nobile gesto quello dell’Empoli Calcio, scendere in campo indossando la maglia della società biancorossa, e dedicare questa partita a chi adesso dovrà giocare una partita molto più difficile, superare questa tremenda sofferenza, cercare di dimenticare in fretta… ricostruire… già una partita che non può essere uguale alle altre…
Davvero un grande articolo…
Un bellissimo articolo.