“Il ragazzo deve essere sempre al centro dell’attenzione. Non solo mia ma di tutte le componenti che operano nel Settore Giovanile: i Dirigenti, i tecnici, i preparatori, gli staff sanitari”
Si presenta così il nuovo Responsabile del Settore Giovanile dell’Empoli FC Marco Bertelli. Introdotto dal Presidente Corsi che lo ha accompagnato nella stanza dove erano i giornalisti e a gli chiedeva le ragioni di questa scelta ha risposto che si sentiva il bisogno di un cambiamento e di portare idee ed esperienza nuove in un settore ritenuto strategico per la Società. Tutto qua. Chi si aspettava chissà quali “rivelazioni” rimarrà deluso. Il Presidente ha altresì informato del maggior impegno che sarà richiesto a Debora Catastini che, oltre a svolgere il consueto ruolo di segreteria, avrò anche compiti più squisitamente amministrativi nonché di “ministro dell’economia”, sempre in ambito del Settore Giovanile. Chiarito che altre ed eventuali mosse saranno decise dal nuovo Responsabile, pur in accordo con la Società, e comunicate in una decina di giorni, il Presidente ha sottolineato la sua totale fiducia nel nuovo Responsabile, cosa che appare d’altra parte più che ovvia dal momento che a Bertelli si affida quello che senza smentita può essere definito il “tesoretto” di casa. E d’altra parte, autorevoli fonti della Società ci dicono come la scelta di Bertelli sia stata operata dal Presidente stesso in totale autonomia, a sottolineare quanto autorevole sia stata questa decisione. In merito a Cappellini, Fabrizio Corsi ci ha detto che la Società sta pensando di fargli una proposta importante riguardante l’area tecnica, della quale lo stesso ex azzurro discuterà con Marcello Carli: pare si tratti di un impegno a tutto tondo nell’area scouting con particolare attenzione alle fasce di età medio-alte (dai Giovanissimi alla Primavera per intendersi). Ma su questo niente di ufficiale, saremo più precisi nei prossimi giorni anche perché molto dipenderà dalla volontà di Cappellini di intraprendere questa nuove avventura, se di questo si tratterà.
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Dopo l’uscita di scena del Presidente i giornalisti sono rimasti con Bertelli a cui hanno rivolto tante domande alle quali il nuovo Responsabile ha sempre risposto con chiarezza e puntualità. Un dirigente sicuro del fatto suo, che ha le idee molto chiare anche se è ben consapevole della difficoltà di confrontarsi con un Settore Giovanile non solo in ambito Professionisti ma addirittura di una Società di Serie A. Idee molto chiare quelle sciorinate da Bertelli nei venti minuti di conversazione con la stampa. Cerchiamo qui, senza pretese di essere esaustivi e magari correndo il rischio di qualche imprecisione, di illustrare il Bertelli-pensiero riservandoci, proprio per evitare inesattezze o malintesi, di sentire nei prossimi giorni il diretto interessato in un’intervista video che posteremo su questo sito.
Intanto Bertelli si è detto in linea con la filosofia-Empoli che è quella di “costruire” giocvatori in casa senza perdere mai di vista il fattore umano e caratteriale nonché, e questo è stato molto sottolineato (pensiamo con grande gioia del Prof. La Rocca), l’andamento scolastico del ragazzo, fondamentale per la sua crescita di giocatore e di uomo.
Lo Scouting è ritenuto fondamentale per il Settore Giovanile ma più in generale per la Società. Necessità di migliorarne l’impegno puntando sempre sulla qualità dei giocatori.
Quello che sarà richiesto a tutte le squadre è di sposare un’idea comune di calcio che non significa un modulo di gioco, ma un modo di concepire il calcio e di viverlo da giocatori e non solo. Saranno privilegiati tecnici che già conoscono la categoria nella quale saranno impegnati proprio perché deve essere costante la ricerca della qualità del singolo che si realizza attraverso il gioco, l’applicazione sul campo, l’impegno ed il lavoro quotidiano. Saranno curati non solo l’aspetto tecnico ma anche quello tattico, fisico e motorio. Sarebbe auspicabile una sorta di “pensiero unico” trasversale: che tutti pensino allo stesso modo il calcio e allo stesso modo lo vivano e lo insegnino. Importante è anche che ciascun allenatore non viva nel chiuso della sua squadra ma si apra al confronto con gli altri colleghi e conosca tutte le altre squadre del Settore Giovanile azzurro.
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Per quanto riguarda altri movimenti Bertelli si è riservato ancora tempo per conoscere la situazione, incontrare i tecnici, farsi un’idea più definita del tutto. Non ci saranno particolari limitazioni nel numero complessivo delle squadre, se non – forse – nella categorie dei piccoli e piccolissimi. A proposito di questi ultimi Bertelli ha detto chiaramente che, data la giovanissima età dei ragazzi, è preferibile farli crescere nel proprio “habitat” naturale e poi farli arrivare ad Empoli quando sono più maturi e più pronti per una squadra già organizzata.
Abbiamo avuto anche qualche squarcio di vita privata di Bertelli tanto che abbiamo saputo che era nella squadra del Torino quando, 22 anni fa, vinse il suo ultimo titolo Primavera: coincidenza col fatto che proprio oggi, in cui Bertelli si presenta ad Empoli, il Toro giochi con il Chievo la Finale per lo scudetto di categoria 2013/2014. Simpatico un episodio che ci ha raccontato relativo a quando giocava nella Carrarese dove “un certo” Carli (l’attuale DS azzurro) lo difese dalle ire di un compagno di squadra al quale – era una partitella di allenamento – un allora giovanissimo Bertelli aveva fatto un tunnel.
Abbiamo infine chiesto a Bertelli come viva questa opportunità che il Presidente Corsi gli ha offerto: “Era quello che volevo. Quasi un sogno. Stamattina mentre da casa venivo qua mi sentivo leggero….felice come un bambino. Ho sempre amato questo lavoro, ho sempre privilegiato e scelto di lavorare nel Settore Giovanile, forse proprio perché dentro di me c’è sempre quel bambino innamorato di questo gioco e della possibilità di lavorare con i bambini e con le loro famiglie.”
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Bertelli ha inoltre ringraziato il Presidente Corsi per la fiducia che gli ha dato , pur sapendo che ha svolto sempre la sua attiuvità in un Settore Giovanile dilettanti e che oggi viene chiamato a dirigere uno dei Settori Giovanili più importanti d’Italia.
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Da parte di Pianetaempoli un benvenuto ed un sincero “in bocca al lupo” (non ce ne vogliano gli animalisti…).
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Fabrizio Fioravanti
Chi vivrà…..vedrà!
Buona fortuna!
Bertelli sei un grande!!! Tanti auguri
Number One!! Grande Marco
Ahahahahah caro nasca pinzani di empoli castiga il latina
Grande bertelli….non si smentisce….pensiero milan, i bambini devono crescere nelle loro società….quando saranno grandi potranno fare il salto. Condivido in pieno!
…..faccio i miei migliori auguri a Bertelli x l’importantissimo incarico; vorrei fare un piccolo appunto sul fatto che i bambini non vanno portati a Empoli da piccoli ma vanno fatti crescere nei propri habitat:
primo quale è l’età più consona che lui ritiene adatta?
secondo come pensa di gestire la concorrenza di Fiorentina,Pisa,Lucchese,Pistoiese,Prato,ecc…che reclutano i bambini fin da 8 anni?
saluti
La politica dell’Empoli è sempre stata di portare i ragazzi della Toscana fin dai pulcini a Monteboro ed allenarli da istruttori qualificati. Se pensiamo di farli arrivare a Monteboro ad un età più avanzata 1) prenderemo gli scarti delle altre società toscane 2) non sarebbero preparati soprattutto tecnicamente come se fossero stati allenati da noi. Forse questa politica poteva essere giusta al Capezzano Pianore che gioca a livello dilettantistico e se gli capita poi un ragazzo sopra le righe può piazzarlo in una società professionistica ma credo che da noi questa politica possa essere solo fallimentare. Il Milan può permettersi di comprare ragazzi pronti per i campionati giovanissimi e allievi nazionali o Primavera, il Milan può permettersi di fare investimenti ben diversi da noi può comprare un Mastour e pagarlo a 14 anni 500.000 € noi no. Comunque buona fortuna!!
Mi associo a Luigi, l’Empoli deve fare l’Empoli!
In bocca al lupo
In bocca al lupo sperando anche in qualche risultato migliore. Si è sempre detto grandi cose del nostro settore giovanile ed adesso il chievo ci ha superato anche in questo.
miglior risultato di vedere Rugani e Hijsay in serie A penso non ce ne sia
in bocca al lupo al nuovo tecnico del settore giovanile un consiglio di non ascoltare quello che gli dice cappellini se qualche giovanissimo e’farlo salire in categoria sopra lo faccia grazie
io penso che gli auguri li fanno tanti ruffiani. per me questo responsabile del settore giovanile capisce poco dei bimbi.state tranquilli tra 6 mesi non ce più, non si gestisce cosi.
bertelli?????? roba da maiali….
caro marco ai già fatto troppi danni con 2004 e 2003 dammi retta vai a gestire quelli più grandi li ti riesce meglio. tanti auguri.