Prendo il titolo da un commento di un nostro lettore (Riccardo, questo il suo nick: grazie e scusami per il “furto” !!!!) perché sintetizza in modo esemplare il momento che noi, tifosi, giornalisti, persone che comunque gravitano in orbita Empoli FC, stiamo vivendo.
Un anno fa, a poche ora dalla retrocessione di Palermo, scrivemmo un pezzo dal titolo “Qualcosa è cambiato”. Oltre ad esprimere il nostro punto di vista sulla Stagione appena trascorsa ci spingemmo anche oltre arrivando a scrivere “La sensazione è che la Società, per prima, abbia perso la sua dimensione e che abbia messo in moto un processo che rischia di travolgerne l’identità e la storia. Non si può rimanere prigionieri del passato, del “come eravamo”, ma guardare avanti non significa dimenticare il cammino percorso” ed ancora “Crediamo che l’Empoli possa affrontare qualsiasi sfida per il futuro solo ritrovando le radici della sua storia e le ragioni della sua identità”.
Le scelte fatte da allora (l’articolo era del 1 giugno 2017) dalla Società dimostrano in realtà quanto quello che noi esprimevamo come timore fosse in realtà una precisa scelta strategica dell’Empoli FC. Lo ha chiarito il Presidente nell’intervista rilasciata a “Il Tirreno” il 4 luglio scorso “…abbiamo scelto un management giovane e ambizioso rappresentato da Pecini, ma anche da Accardi e Butti. O, lo dico con una punta di soddisfazione personale, da mia figlia Rebecca. Perché, è vero, l’idea è di cambiare registro, di provare a fare anche qualcosa di diverso, qualcosa in più. Vogliamo provare ad avere meno paura.” Un forte indizio lo avemmo già lo scorso luglio con l’acquisto di Caputo (rivelatosi poi più che azzeccato) ad una cifra improbabile per l’Empoli in Serie B; lo ha chiarito adesso l’acquisto di un giocatore come La Gumina pagato una somma che per l’Empoli quale noi avevamo conosciuto negli anni era impensabile.
D’altra parte le parole del Presidente fanno seguito a frasi e mezze frasi ascoltate in varie occasioni (si ascolti l’intervista post gara col Novara del 28 aprile scorso dello stesso Presidente) per tutta la scorsa Stagione Sportiva scorsa: basta con una gestione troppo familiare, alzare l’asticella, ambizione. Parole ed espressioni che non erano nel vocabolario dell’Empoli FC fino a qualche tempo fa e che, insieme alle scelte fatte su uomini e modelli organizzativi ed operativi, dimostrano come ed in che modo la Società abbia tracciato la sua strada per il futuro.
Strada premiata con una straordinaria vittoria in Campionato delle Prima squadra: vittoria che certamente ha dato più linfa e consistenza, coraggio (per parafrasare il Presidente stesso), per intraprendere questo nuovo cammino.
Il punto è che, risultati sportivi a parte, stiamo assistendo ad una mutazione antropologica dell’Empoli FC del quale tutto l’ambiente deve prendere atto. Qui si tratta di un cambio di identità e di strategia del quale la Società vuole legittimamente assumersi la responsabilità e il diritto e del quale d’altra aveva lasciato tracce nel tempo: il cambio del logo, il progressivo allontanamento di personaggi legati alla storia recente, l’arrivo di persone provenienti da altri contesti sportivi, un cambiamento nella strategia comunicativa. Il messaggio è chiaro ed inequivocabile: noi non siamo (o non vogliamo più essere) quelli che eravamo. Frasi come “tornare a fare l’Empoli”, “perdere la dimensione” o riproporre il mantra della operosità degli empolesi quale viatico per conseguire i risultati sportivi, sembrerebbero false ed apparirebbero fuori luogo perché semplicemente estranee al cammino intrapreso. Chiudere con il passato, con un modo di essere e di operare, con un modo di comunicare e di vivere le relazioni con soggetti “terzi” (siano essi persone fisiche, associazioni, enti, organi di stampa) è una scelta che compete alla Società e sulla quale si può discutere nel merito ma non sulla facoltà e sul diritto che il Presidente Corsi (& C) ha di farlo, dal momento che è lui per primo che ci mette la faccia e sopratutto il capitale.
L’Empoli FC sta esprimendo una chiara volontà di guardare al futuro in un modo nuovo rispetto al passato, di affrontare un cammino che consenta alla prima squadra di rimanere in modo più stabilile e duraturo nel “calcio che conta” e di rendere la Società più capace di leggere le dinamiche economiche e del mondo del calcio attuale liberandosi allo stesso tempo dei residui di un fardello del passato ritenuto superato ed inappropriato ad affrontare le sfide del futuro.
Credo che tutto l’ambiente abbia il dovere di leggere e di aver chiaro tutto questo, per evitare noiose litanie sul “come eravamo” o porsi in una dinamica di nostalgici rimpianti per un qualcosa che non c’è più. L’Empoli ha cambiato pelle, è diventato un’altra cosa rispetto alla Società cui eravamo abituati, ed in questo ha avuto il coraggio della chiarezza. La Società ha fissato in alto l’asticella: se la scelta è giusta o sbagliata lo diranno i risultati sportivi in primis, ed il tempo.
Rimane aperto il discorso sul Settore Giovanile che, nuovo corso o no, non può certo essere un segmento separato ed a sé stante. Abbiamo dato conto di alcuni cambiamenti sulle panchine delle squadre Nazionali (“Primavera” a parte) ed al momento non ci risultano cambiamenti nella struttura organizzativa della stagione appena conclusa. Non sappiamo quindi se ci sarà anche qui un cambio di prospettiva e quale sarà il percorso che la Società vorrà intrapendere per tutelare e valorizzare il suo patrimonio di giovani ma sopratutto non sappiamo il come ed il modo nel quale vorrà implementarlo nel tempo. Chissà se ci saranno meno possibilità di accesso per i ragazzi formati nel Settore Giovanile in prima squadra o se al contrario ce ne saranno di più. Sembra però che già da adesso si cerchi da subito una qualità alla quale prima venivano dati tempi di maturazione e di crescita diversi dagli attuali. Interrogativi ai quali solo le strategie poste in essere e le scelte che saranno fatte daranno una risposta.
Inizia quindi l’era di Empoli FC 2.0. I tifosi dovranno concedersi il tempo e la pazienza di metabolizzare tutto questo (molti sembra lo stiano già facendo) anche perché l’amore per la maglia prescinde dalle strategie di mercato e dagli obiettivi sportivi. Per parte nostra sappiamo di avere un interlocutore diverso dal passato e che, implicitamente, chiede anche a noi di esserlo. Ci rapporteremo con questo nuovo corso con la professionalità di sempre, nel rispetto delle regole comuni e condivise, nel riconoscimento dei reciproci ruoli e nella corretezza dei modi, delle forme e, sopratutto, dei contenuti. L’amore per l’Empoli FC ed il rispetto per i nostri lettori ce lo chiedono. Cercheremo di esserne all’altezza.
Le argomentazioni di Fabrizio non fanno una piega, fotografano la realtà, occorre prenderne atto, saranno i risultati a certificarne la validità o meno. Per ora i risultati sono assai positivi.
Per fare le cose in grande, bisogna pensare in grande ….. Mi piace questa nuova era di non sudditanza. …. Mi auguro che lo sia anche la squadra in campo!!!!!! Fabrizio, per il copyright basta un caffè. ….. ah ah
Articolo stupendo. Grazie da parte mia per aver colto il segno di una cambiamento storico. 😉
Mi sono dimenticato di scrivere che Fabrizio Fioravanti ha saputo esprimersi in maniera quasi letteraria. Bravò (alla francese, perché significa un po’ più di bravo 😉 ).
Ecco che puntuale spunta fori la sua antica passione per la Francia, prof.
Beh a questo punto sarebbe bello allora che Butti,come l’anno scorso all’arrivo di Andreazzoli,dicesse apertamente quali sono gli obiettivi della squadra perché parlare di salvezza a questo punto equivale solo a pensare ad un ”” Empoli 1 ””.Chiaro che devi per forza passare prima dai 38-40 punti….ma visto che la squadra a detta di anche parecchi tifosi si è rinforzata con l’arrivo di Là Gumina ,con il probabile arrivo di Gerson e con lo spostamento di Bennacer al centro,se davvero deve diventare un nuovo corso….di salvezza sarebbe bene non parlarne più,come succede in altre piazze che puntano ad arrivare sulla parte sinistra della classifica o comunque nei pressi.
Beh, Daniele mi sembra che non hai capito bene cosa voglia dire Empoli 2.0!!. Non è che devi vincere la Champions tre anni di fila, ma salvarti x 5 anni di fila e farlo nel meglio modo possibile……….questo secondo me vuol dire Empoli 2.0…….non cominciamo a fraintendere, altrimenti non andiamo da nessuna parte.
Perfetto! Salvarsi 5 volte a fila sarebbe per noi come vincere uno Scudetto.
Be’ non capisco dove possa cominciare EMPOLI 2 se il progetto deve essere sempre lo stesso…cioe’ la sola salvezza….Se ti salvi 4 volte invece delle 2 dell’ultimo campionato che passo avanti fai se poi comunque torni in B senza mai aver cercato di alzare l’asticella degli obiettivi.Arriva Pecini,arrivano anche altri dirigenti,si spende 9 milioni per un solo giocatore e poi dovrei pensare che non si punti a posizioni in classifica che con la salvezza non centrino proprio?Che poi si cerchi di rimanere in A il più possibile e che si debba per questo passare comunque per la salvezza è logico….Ma tutte le mosse fatte in questo momento dal Corsi mi fanno pensare che i progetti vadano più in là.Oddio nessuno pensa alla Champion ci mancherebbe…ma visto che in uefa ci siamo già stati e in momenti dove gli obiettivi erano minori,pensare di ritornarci non dovrebbe essere solo un sogno…Alzare l’asticella é il solo modo per cambiare rotta e secondo me nella testa del presidente c’è anche questa idea.Parere personale naturalmente
Ma non ti stai accorgendo che il divario tra le prime 5/6 squadre e le altre è aumentato e molto probabilmente aumenterà ancora??!!.
Ma se fanno fatica Sampdoria, Torino, Fiorentina,come puoi pensare di arrivare dove dici??.
Il nostro grande scudetto è la salvezza, più rimaniamo in serie A e meglio è……………poi se una volta ogni vent’anni, con qualche squadra delle prime che x illecito viene retrocessa,e noi abbiamo la fortuna di fare un campionato sopra le righe, possiamo anche ritrovarci a giocare una partita a Zurigo……… così tanto per fare un esempio!!!. Ma quante volte ti può ricapitare…………… voglio essere positivo,ho detto 20 anni……….era il 2007……………mah Daniele penso che dovremmo aspettare ancora un po’!!!!!!!!;
2.0 si davvero!!! Nello stadio più brutto d’Italia e d’Europa ormai….solo se ci penso mi vergogno!!! Andiamo IN curva dai così ragionate meno dopo visto che vi garba tanto fare le nozze coi fichi secchi in maratona!!! Pensate alla ennesima deroga che channo dato per rigiocare in questa ferraglia e poi si ragiona del 2.0!!!!
…condivido in parte, basta non facciano curve come pare dal progetto, perchè un si risolve nulla; ma più in generale, ritengo che il progetto vada molto ridimensionato in quanto a “mastodonticità”…..
Grande articolo di uno che sa di Empoli e dell’Empoli. Io ho sempre auspicato la fine di questo provincialismo,che fino a poco tempo fa ci ha anche portato benefici,ma il mondo cambia,e anche velocemente,e quindi ci dobbiamo tutti,volonti o nolenti, adeguare. Il mio modestissimo pensiero è che la strada intrapresa sia quella giusta, casomai andando x gradi, senza farsi prendere da insensate frenesie, ma se vuoi sederti al tavolo dei grandi, devi un attimino assomigliargli……… non puoi presentarti con la camicia trappata e le ciabatte rotte,non ti fanno entrare. Ormai le società di calcio sono aziende e come tali vanno gestite,sia dietro la scrivania che in campo e ci vogliono persone qualificate e preparate. Dunque ben venga l’Empoli 2.0……….. non facciamoci trovare impreparati!!!
…adesso lo scrive questo signore qui questo articolo, ma quando in diversi esortavano e rivendicavano il dirtitto ad essere qualcosa di più, non per rompere gli zebedei, ma in base ad un blasone acquisito negli anni, venivano regolarmente brontolati con frasi fatte e, sinceramente, ormai fuori luogo; “empoli è questa”, “ricordiamoci chi siamo”, “per noi stare in A è oro colato”, ecc.. Magari, adesso, quei fustigatori saranno gli stessi che condivideranno quest’articolo.
Evidentemente non era il momento giusto, non avevamo all’interno della società le persone giuste per poterlo fare.
Carli io lo rispetto e gliene sarò grato per sempre ma quando andava in conferenza era tutto un dire, si starà a vedere, siamo ospiti, o come si fa…è in questa dimensione ci stava bene Sarri (fenomeno assoluto) che si è dimostrato un piagnone e un provinciale che si lamenta di tutto (vedremo al Chelsea con i media inglesi)
Giampaolo forse ha preferito andarsene anche perché non contento di questo provincialismo.
Ripeto, calma però, non vuol dire vincere la Champions; capiterà quest’anno o forse fra due di lottare per la retrocessione e dovremo essere bravi a farlo non le frasi: “ma non eravamo l’empoli 2.0, vergogna, che schifo, paracadute ecc”
Speranza vana…ai primi momenti di difficoltà vedrai in quanti scenderanno dal carro dei vincitori…come sempre, d’altro canto.
Essere contenti di andare in curva proprio non lo capisco, stadio nuovo ma la maratona sarà sempre meglio della curva. Io non mi muoverò di lì anche se, purtroppo dovrò spendere di più e stare con i tifosi di altre squadre.
Un anno fa, nel periodo a cavallo della retrocessione, in molti si lamentavano (giustamente) della mancanza di ambizione della società: frasi cult come “Noi siamo l’Empoli e dobbiamo ricordarcelo” sapevano (ed erano) solo delle scuse.
A quanto pare Corsi & C. hanno ascoltato questi tifosi, e hanno deciso di compiere questo piccolo ma significativo passo: diventare ambiziosi.
Ecco spiegato quindi il mercato dello scorso anno, col ripulisti quasi totale della squadra e molte novità nei settori dirigenziali.
Ecco spiegato l’esonero di Vivarini e le parole di Butti e Andreazzoli alla conferenza stampa di presentazione di quest’ultimo.
Ecco spiegato anche il mercato di quest’anno, con giocatori non ritenuti pronti per la A con la valigia in mano o già partiti e l’acquisto, anche esoso, di giovani promesse (che pare essere uno dei pochi punti di congiunzione tra l’Empoli 1.0 e questo 2.0).
Secondo me, se si vuole davvero puntare a rimanere in Serie A in modo stabile, è la strada giusta da seguire: ormai, in un ambiente tecnico e competitivo come il massimo campionato italiano, non c’è più spazio per la favola, per la provinciale che ispira simpatia e per la quale tutti, sotto sotto, tifano. Serve forza economica e programmazione, e penso che l’Empoli, nei suoi limiti, abbia ambedue.
Si vedrai cambiano strategie perché hanno letto i commenti su PE….
Ironia portami via…tutto bisogna spiegarvi…
Io non capisco perché bisogna dire cose a casa senza alcun senso;
L’empoli 2.0 vuol andare ad assestarsi nella dimensione di Chievo, Sassuolo, Bologna, Cagliari e non essere più un Crotone o un Benevento…salvarsi con tranquillità ma mettere in conto qualche anno di soffrire; l’eventualità della retrocessione viverla come fatto quest’anno cioè allestendo una squadra che possa immediatamente ritornare dove gli compete senza stare 6 anni in serie B come successo dopo la retrocessione precedente.
Questo non vuol dire competere con Atalanta, Samp o Torino o andare in Champions, non mettiamo false illusioni.
Secondo me è un cambio giusto, una crescita necessaria nel mercato di oggi.
10 fa investivamo solo noi (e poche altre) sul settore giovanile, oggi la Juve o la Roma vengono e ti comprano i 2004, i 2003, i 2002, facendo leva sul ragazzo e convincendolo ad andare via, prima era impensabile!
Puoi sicuramente continuare a fare settore giovanile di qualità ma sarà sempre più difficile portare in prima squadra quelli bravi…non per volontà dell’Empoli ma per situazioni esterne.
Quindi devi mettere su, prendendo una figura come Pecini, una squadra scouting che vada sia all’estero che in Italia a prendere giovani forti che vanno pagati, con la speranza di poter fare una plusvalenza.
O facevi questo cambio o eri destinato a diventare il Cittadella, una società che fa crescere i giovani, che li lancia, che magari un anno può andare in serie A consapevole di essere ospite in serie A.
Ecco l’empoli 2.0 in serie A vuole sentirsi a casa non ospite.
Commento che corrisponde alla verita’: Purtroppo di giocatori che vengono dal settore giovanile non ne arriveranno piu’ in prima squadra perché’ gia’ a 13 anni arrivano gli squadroni e te li portano via,allora che si fa? Si va a prendere il ragazzo gia’ pronto si fa giocare e poi si fa una plusvalenza. Bisogna fare cosi se vogliamo stare nel calcio che conta. Complimenti Sauro per la tua analisi perfetta.
Fabrizio hai fotografato il momento attuale, ma spero che lo hai fatto senza velata polemica, ma solo come “cronista” che riporta gli eventi. Su una cosa credo che la società non faccia marcia indietro e cioè sul settore giovanile che stai sicuro sarà sempre fucina di campioncini da allevare e rivendere, come sempre è successo. Mano sul fuoco
Ma vi rendete conto o no, che sull’erba del Castellani, nel prossimo campionato 18/19 con moltte probabilità sgambetterà niente popodimeno chè: CR7-.
A uell’amara retrocessione, con il senno di poi potrebbe rivelarsi la nostra salvezza.
Bellissimo articolo, che rende tangibile al massimo, la strategia societaria. Va benissimo che si cerchi di passare anche con investimenti mai fatti prima, ad una storia diversa dal passato, ma tutto va fatto nel massimo rispetto di tutti, e soprattutto sempre con grande umilta’, che sembra da questi primi approcci che si stia un po perdendo. Ma sempre e comunque forza Empoli!!!
Cambiamento sportivo e speriamo anche politico,i tempi sono cambiati ed è giusto che si inizi a pensare sempre diversamente,allargare gli orizzonti e lasciare il passato al passato.Empoli deve cambiare mentalità insieme agli empolesi!!avanti azzurro,avanti popolo azzurro!!
Però era più bello lo stemma di prima ?
Saper valutare e valorizzare giocatori un po’ è sempre riuscito, ricordo che krunic, zajc jancupovic, croce insomma anche chi c’era prima ha sempre svolto un lavoro ottimo. Adesso la cosa più bella è che se un giocatore lo vogliano lo prendano senza tanti discorsi. Sarà un campionato molto interessante
Ma che vuol dire 2.0 ?
Il prezzo da pagare è la perdita della dimensione umana che rappresentava il valore aggiunto e qualificante della nostra realtà. L’EFC 2.0 diventa un modello di business come un altro, la cui gestione comprende rischi economici inediti e potenzialmente fatali. Speriamo che la family non vada fuori dal seminato, se non altro perché di EFC campano.
Nella vita è tutto lecito quello che si fa con i propri quattrini e quindi giusto che la società abbia le sue ambizioni e la sua voglia di mutare pelle. Il problema, a mio avviso, è che questa non sia l’esigenza di Fabrizio Corsi ma di qualcun’altro che sta giocando a poker al rialzo. Il primo giro è andato bene, occhio che il secondo non vada male.
E si vogliono usare termini e modi di dire che non conosciamo… Sveglia 2.0 si usava 10 anni fa… Allora siamo indietro…
Essere 2.0 significa essere aggiornati, connessi, globali e veloci. Nell’estensione più ampia del termine vuol dire essere un passo avanti rispetto agli altri, saper utilizzare le nuove tecnologie senza particolari problemi. L’utente due punto zero sa condividere, taggare, cliccare, twittare, fare ricerche e conosce tutte le altre attività che contemplino l’utilizzo di una connessione ad internet. Nel frattempo vi è già chi parla di web 3.0 ma fermandoci qui, possiamo ben concludere che il 2.0 è un fenomeno in continua evoluzione, che sarà caricato di ulteriori significati e del quale si continuerà a parlarne ancora per diversi anni. Il 3.0 per ora può aspettare.
https://www.supereva.it/perche-si-dice-2-0-30099
Noi tifosi abbiamo capito che insomma vogliamo diventare una squadra come l’Atalanta per fare un esempio ma é un rischio , un rischio enorme che l’Empoli si sta assumendo mi auguro da tifoso ovviamente che riusciamo a raggiungere tutti gli obbiettivi ma attenzione i tifosi la prima cosa che vogliono è tenere i conti in ordine e chiudere il bilancio sempre in positivo , poi se si retrocede pazienza ci sarà sempre il modo di risalire , quindi attenzione a non giocare con il fuoco…!!!
Di avere uno stadio moderno e decente sono d’accordo anzi ci abbiamo perso troppo tempo
NON C’E’ NULLA DI MALE NEL CERCARE UN SALTO DI QUALITA’
(…SEMMAI E’ AMARA L’ECLUSIONE DI CASTAGNETTI E DONNANUMMA INDUBBIAMENTE)
L’IMPORTANTE E’ “”NON SCOMMETTERE”” IN STILE FINANZIARIO
MA “”PROGETTARE IN MODO PONDERATO””
….C’E’ UNA DIFFERENZA ABISSALE TRA CIO’ CHE E’ STATO PENSATO E FATTO PER PORTARE CAPUTO QUA
….RIPETTO A CIO’ CHE CI SI ASPETTA DA LAGUMINA….
Io Ripetto non me lo ricordo…mi ricordo solo di Reperto.. te lo ricordi tu?
REPETTO!!
Qualcuno di voi conosce esattamente il nuovo organigramma della società?
Grazie.
manca l’aggiornamento di Pecini
comunque ecco quà……
https://www.empolicalcio.net/Organigramma.htm
E si vive il presente non il passato… Se saper andare in rete è un progresso e si sta lustri… 2.0 avanti si… Ma a 10 anni fa…
Vorrei lanciare una riflessione che vale per Pianeta Empoli o altri che potrebbero vedere in questa cosa una svolta e anche perché no, un investimento. Come avrete visto, non abbiamo più una televisione in questa città, che parli di Empoli sia come squadra ma anche come problemi di noi tutti che viviamo questa piccolo grande paese, mi chiedevo se vuoi della redazione o qualcuno privato, non riesca a fare nascere una tv come si deve, Antenna 5 è morta, mi sembra incredibile che non possiamo più vedere una tv che rappresenta la città sia nella vita sportiva che politica ecc. Ero abituato che in ogni occasione di festa Antenna 5 era presente, potevamo gustarci tutto in video, ora niente se non ci siete voi, nessuno parla di noi. Questo è un dramma per una città come Empoli che sta crescendo, non avere neanche una TV di zona, ci classifica davvero da serie minore. Spero che qualcuno abbia il coraggio di provare a tirare su una tv come si deve e finalmente rivedere i nostri piccoli eroi calcistici e non solo con qualche intervista o video. Se non riuscite voi di Pianeta Empoli, facciamo una colletta tutti insieme, per fare nascere una tv nostra..Scusate lo sfogo, ma la vedo una cosa veramente strana che a Empoli non ci sia una Tv che ci rappresenti, dite anche voi la vostra..se avete delle idee…ma facciamo qualcosa!!
A SAURO di sopra: ma non ti sono bastati gli anni di Sarri a Napoli!! Era un piagnone? Ma di cosa ti occupi? Non di calcio perché un calcio come quello di Sarri a Napoli lo hanno visto pochi in Europa! E bsenza avere grandi giocatori, ma solo bravi. Vai tu al Chelsea ad allenare.
Quanto a PE. Nuovo corso, non più quelli di prima ….e giù per un chilometro di parole. Bisogna leggere fra le righe per capire il nuovo corso. Qual è? Spiegatelo in poche parole e cercate di essere più concreti, per favore. Già, siamo in Italia, paese delle chiacchiere, dopo mister B e il bomba di Rignano si parla si parla….
O Giovanni, sforzati un pochino a leggere…un pochino solo… e capirai, un ci vole mica tanto!
Occhio a non fare la botta, i conti devono restare in ordine, qua non siamo a parma o firenze che ti regalano 2 campionati, qua ti mandano in d e ti ci lasciano
Ha ragione Gallozzi. Intanto bell’ articolo. Ma a me auesto 2.0 e mi garba poco. Nonostante i grsndi campionati con Corsi quando non si é fatto l empoli e s é provato a fare come gli altri s é preso nel …. solo 2 anni fa Gilardino e un so retrocede con Macca più Fila bla bla sappiamo cos’ è successo. L anno dell’ uefa con Marchisio e giovinco non succederà mai. Bingo. Noi quando non abbiamo paura di retrocedere siamo sempre schizzati in serie B. Attenzione poi. Se alzi l asticella te società poi il margine d errore diminuisce perché poi un isola Felice come Empoli diventa meno Felice e come già si vede da qualche commento se retrocedi all’ ultima giornata ti becchi gli insulti e se ti salvi x il sotto della cuffia poi si festeggia ancora meno di adesso. E se cambi registro poi la gente non la tieni bona con la storia dei giovani se in anno non spendi. Occhio ad non incartarsi.
2.0 e intanto tu stai smontando i’giocattolo….Via anche Krunic. Dopo Gabriel, Castagnetti e Donnarumma.
Un son sereno neanch’io, amici.
Claudio sei sempre il solito, devi tifare per l’Empoli e non per i giocatori, è finito il tempo dell’attaccamento alla maglia, ora ci sono gli interessi economici, ognuno pensa per se, non ti devi innamorare di nessuno, tifa Empoli e basta, ogni anno ha una stagione a se, se i giocatori rimangano bene, altrimenti giochiamo sempre in 11 anche con altri, fidati di come lavorano in Società, altrimenti ti ci ammali, dai retta a me!…Mi ricordo ai tempi che allenava Martusciello, non parlavi così della Società, sembrava che tu eri pappa e ciccia con tutti loro, ora invece ti ribelli, datti una calmata e vedrai che ci divertiamo anche quest’anno…tranquillo!.
Miracolo! Sono d’accordo con Claudio. Comunque in A son fiducioso che ci restiamo, ma si poteva bene tenere chi ha dato prova di saper dare l’anima per giocare. E poi questi giovanissimi che arrivano (a parte La Gumina) a sostituire Donnarumma Castagnetti e magari Krunic…mah!
2.0 che vuol dire? Empoli era e empoli rimane.
Bello l’articolo.
Comunque l’Empoli, come ognuno di noi, è già altre volte cambiato ed ancora cambierà. Vi ricordate quando il Corsi prese le redini della squadra e Silvano Bini si fece da parte? In molti ad Empoli pensavano che senza Silvano si sarebbe rischiato il fallimento, perché Fabrizio era troppo giovane e blah blah blah. l’Empoli cambiò pelle e si è stabilita stabilmente fra A e B diventando un “nome” blasonato toccando pure la Europa League. Ma Empoli è rimasta la stessa, ed è qui che si vince: nei bar, alla posta, nei supermercati il giocatore è e sarà sempre uno normale. Poi ci entri in confidenza e li percepisce tutto il calore che solo una città piccola e all’apparenza distaccata, può dare. Se la società farà un passetto in avanti sarà la città a tenere i piedi per terra. Perché lo è di indole. Ma amerà i suoi beniamini col suo stile come ha fatto ai tempi di Zennaro, come lo sta facendo da Carmine Esposito a Tavano e sarà così Gerson o non Gerson. La città è la variabile dell’equilibrio. La società è competente. Io sogno da Empolese, vedendo lo scudetto sulle maglie ma conscio che fra due anni si può fare anche la C. Si sogna ma ci si conosce tutti e si sanno i rischi del pallone. Che poi venga Pecini Butti o altri mi cambi poco. Il presidente è un Empolese e tutto il resto si vedrà. Del resto il mondo cambia ogni giorno ed il cambiamento o lo subisci o lo cavalchi, Corsi prova a cavalcarlo. Al momento non ho elementi per non avere fiducia
Il Bini non si fece da parte, fu fatto fuori in perfetto family-style…e fabrizzino è campato per anni di rendita sull’impianto di rosa ed i prodotti del vivaio frutto del lavoro del Bini. Ripristiniamo un po’ di verità storica, sennò siamo al livello dello storytelling fantasioso del PD renziano.
Al commento del family la verta’ storica e’ questa che con il bini abbiamo fatto 40 anni di serie C a lottare tutti gli anni a non retrocedere in serie D e con il CORSI che e’ dal 94 che e’presidente vediamo da 25 ANNI la serie A e B….questa e’la realta’ dei fatti storici!!!!
Facevi meglio a stare zitto perchè dimostri di non sapere nulla della storia dell’empoli: il faraone di cerbaiola è il n.1 dal 1991, non dal 94.
Il bini ha tenuto in vita la società anche quando il presidente dell’epoca vendette quasi tutta la rosa al siena, e all’epoca fu un miracolo sportivo. Nel calcio che conta (serie A, B e C) ti ci ha portato per la prima volta lui, in un’epoca in cui non c’erano in giro i soldi che ci sono adesso. Il settore giovanile rinomato in tutta italia lo ha costruito lui partendo da zero, mentre il tuo genio del calcio l’ha quasi raso al suolo negli ultimi anni.
Ecco la realtà. La realtà è che per te l’empoli esiste da 25 anni ma è nato nel 1920. Ignorante
Oh messico e tu.ti arrampichi troppo sugli specchi e tu cadi vai a vedere IL PONTEDERA o il FUCECCHO che fanno parte della tua storia calcistica RIDICOLO
Ma io ce l’ho, fiducia. Parlo tecnicamente e tatticamente: Per me è TROPPO RISCHIOSO cambiare radicalmente la spina dorsale di una squadra. Che sia l’Empoli, la Roma, l’Inter, i’Brescia o la Puteolana. Portiere, regista, mezzala e punta tutto in una volta! Per me Società e Allenatore (che adoro) si stan prendendo un bel rischio e una bella responsabilità.
Stop.
Allora Claudio, te l’hanno provato a spiegare in tutti i modi.
Era rischioso l’anno scorso cambiare tutti i giocatori?
Era rischioso cambiare allenatore con la squadra terza in classifica?
È tutto rischioso nel calcio…per qualcuno potrebbe essere rischioso affrontare la Serie A con Donnarumma o Castagnetti.
Tecnicamente e tatticamente l’Empoli ha individuato 3/4 ruoli dove voleva rinforzarsi e comprare nuovi giocatori titolari; cioè terzino sinistro, mediano, attaccante e forse difensore centrale perché non ritenuti all’altezza della Serie A!
Nessuno voleva mandare via Krunic, è lui che vuole andare in una società blasonata.
Anche Gabriel è palese che sia un problema di soldi visto che ne vuole tanti; sembrava del Frosinone ma poi anche loro hanno mollato.
O analizzi tutto approfonditamente scindendo la situazione Castagnetti-Donnarumma da quella Krunic-Gabriel altrimenti non puoi parlare tecnicamente.
se vendono krunic fanno bene, tanto è sopravvalutato come era saponetta. Invece per donnarumma mi dispiace perché il ragazzo non è male e la chance di giorcarsi la serie A se l’era conquistata in campo a suon di gol decisivi (anche più di caputo, da questo punto di vista, anche se cicco è più forte).
tutti se l’eran conquistata sul campo, nostradamus. tutti. Alcuni avrebbero anche accettato di partire non titolari, pur di fare la Serie A. Ma vuolsi così colà dove si puote. Ok. E’ la Società che decide. Ma lasciami almeno la possibilità d’esse triste.
Lasciatemi, mi rivolgo anche a Sauro.
Per ora ho letto solo un prezzo dell’articolo . dire che il corsi ci mette la faccia e il capitale è assurdo dopo che non si è fatto vedere per un anno intero nell’ultima Serie A e che il capitale non è suo, Nel senso che lui di tasca sua non ci ha messo mai una lira o un euro. dopodiché, che cosa vuol dire liberarsi del fardello del passato? quale fatdello? Stai parlando della nostra storia?
Che la nostra storia sia un fardello lo pensa l’Empoli evidentemente anziché perché cambiare? E poi che ti piaccia o no i soldi ce li mette il Corsi, non vedo altri investitori in giro, tu sì?