La decisione del Tribunale di Milano sul ricorso di Sky nei confronti di Mediapro dovrebbe arrivare lunedì o al massimo entro mercoledì, secondo quanto emerge in seguito all’udienza di discussione delle parti di oggi.
Il presidente della Sezione impresa Claudio Marangoni dovrà decidere quindi di confermare il provvedimento già preso di sospensione o di annullarlo. Nel caso in cui decidesse di confermarlo, dovrà inoltre rendere le note le motivazioni riguardo ai diversi punti del bando: motivazioni che Mediapro dovrà tenere in considerazione nella redazione dell’eventuale nuovo bando. Nel corso dell’udienza di oggi, i legali di Sky hanno ribadito nuovamente le proprie posizioni: al centro del ricorso, tra le altre cose, il fatto che Mediapro non ha reso noto i pezzi minimi d’asta ma soprattutto i pacchetti realizzati dal gruppo spagnolo, con i prodotti da 270 partiti comprensivi di telecronaca della partita, interviste e raccolta pubblicitaria.
Strumenti attraverso cui, secondo Sky, Mediapro agirebbe non da intermediario indipendente, ma da vero e proprio attore nel mercato degli operatori della comunicazione. Secondo Sky, va verificata dal punto di vista della legittimità l’aderenza del bando del gruppo spagnolo alle leggi italiane: in particolare, la legge Melandri e le recenti indicazioni dell’Antitrust. La decisione del Tribunale, inoltre, è resta particolare dalla pressoché totale assienza di giurisprudenza, per quanto riguarda il settore civile, sugli affari e compravendita dei dirittitv del calcio. C’è infatti un solo precedente, con tra l’altro protagonista lo stesso Marangoni: il giudice nel 2010 respinse un ricorso cautelare di Conto Tv, la quale aveva chiesto che venisse sospeso il contratto per la trasmissione in tv delle partite di Serie A firmato tra l’allora Lega Calcio e Sky Italia.