Mentre Sky Italia e Mediaset hanno siglato la pace armata sui diritti tv relativi al periodo 2015-2018 per la serie A di calcio esce allo scoperto il terzo incomodo.
Eurosport, che aveva fatto un’unica offerta da 140 milioni per il pacchetto D (le partite in esclusiva delle 12 squadre cosiddette minori), comprato ieri dal Biscione e girato immediato alla pay tv satellitare nello scambio che ha reso possibile la conclusione del bando di gara, non ci sta e minaccia ricorsi.
“Eurosport prende atto della decisione della Lega Serie A sull’assegnazione dei diritti. Riteniamo che questa assegnazione sia contraria alle regole descritte nell’invito ad offrire redatto dalla Lega Serie A e stiamo valutando tutte le opzioni, incluse quelle legali”, si legge nella breve nota diramata questa mattina.
La televisione satellitare tematica paneuropea controllata al 100% dal colosso Usa Discovery, grande avversario Oltreoceano della News Corp di Rupert Murdoch, rischia di far saltare il banco e l’accordo che ieri notte aveva accontentato tutti: la Confindustria del pallone e l’advisor Infront, soddisfatte dell’incasso (950 milioni) sopra il minimo garantito, i due network che si sono spartiti i pacchetti principali e la gran parte delle squadre di calcio che necessitavano al più presto, per far quadrare i conti, della certezza dell’incasso futuro (l’anno prossimo) dei diritti tv.
Nico Raffi