Abbiamo scambiato alcune battute con il collega de “Il Tirreno”, David Biuzzi, per fare il punto sulla situazione in casa azzurra a pochi giorni dal via della stagione:

Non possiamo non partire dalla incredibile ed inaspettata telenovela estiva. Ti chiedo il tuo pensiero sulla questione e come – sia da addetto ai lavoro che da tifoso – l’hai vissuta. Ti chiedo poi se quella di Andreazzoli è la scelta giusta?

Dionisi aveva e ha tutto il diritto di puntare a una soluzione che ritenga migliore per se stesso a livello professionale. Detto questo non è invece comprensibile il comportamento che ha avuto con società e tifosi. Non è la prima volta che un allenatore sceglie di imboccare strade diverse. Lo ha fatto Sarri, lo stesso Andreazzoli. Con un comportamento pubblico e privato diverso, però. Sbandierare amore e nel frattempo offrirsi a diverse altre società tramite il procuratore, perché questo alla resa dei conti è accaduto, non è né corretto né professionale. Quanto al ritorno di Andreazzoli non è una sorpresa. Da sempre, ormai, è la prima scelta dell’Empoli. Anche la scorsa estate, prima di affondare su Dionisi, il ds Accardi si prese qualche giorno per sondare nonno Aurelio…

Una questione che a tuo avviso ha fatto perdere quel vantaggio temporale che si poteva avere o che alla fine, su questo, non ha inciso?

Non credo che l’Empoli abbia perso tempo. Il mercato degli azzurri è ancora fermo perché così è per tutti e non per la questione allenatore. A quanto mi risulta non appena ci sono state le prime avvisaglie, cioè dal giorno del cambio di procuratore di Dionisi, i dirigenti hanno cominciato a muoversi per il successore. Puntando subito su Andreazzoli. Poi il gioco delle parti ha prodotto un periodo di attesa, perché l’Empoli voleva farsi pagare il disturbo e in questi casi chi fa la prima mossa poi perde, ma intanto non ha mai smesso di programmare e pensare al futuro. Accardi e Corsi non sono arrivati con la piena del fiume, avevano annusato l’inghippo in tempi non sospetti e si sono mossi di conseguenza.

Siamo nel periodo del mercato, un mercato che in casa azzurra non è ancora però decollato. La sensazione è che con la “nuova gestione” si possa andare incontro ad un numero maggiore di movimentazioni rispetto alla prosecuzione con Dionisi. Sei anche tu di questo avviso?

Credo anche io che il cambio di allenatore possa incidere anche sul mercato. Chi arriva non ha “debiti morali” nei confronti di nessuno. Poi c’è da capire bene anche la questione tattica visto che l’Andreazzoli-1 in azzurro era marchiato 4-3-1-2, l’Andreazzoli-2 invece 3-5-1-1 (stile Atalanta, per intenderci). Dalla scelta sull’abito, cioè il modulo, dipenderà anche quella degli accessori, cioè i giocatori

Quale il reparto dove si deve metter maggiormente mano?

Proprio in virtù di un eventuale cambio di modulo potrebbe essere la difesa. Anche perché il reparto ha già perso Sabelli, Casale e Terzic. Ma mi aspetto novità in ogni zona del campo. Magari non rivoluzioni totali, ma novità sì

Ci provo…hai un nome per il mercato in entrata che ancora non è stato fatto da nessuno?

Per i nomi credo sia ancora presto. Nel senso che ne girano tanti e in qualche modo tutti fondati. Ma è il periodo dei giri d’orizzonte, non ancora delle trattative vere e proprie. Magari dai primi di luglio qualcosa si muoverà. Però mi aspetto il solito colpo a sorpresa. Il Bennacer o il Bajrami della situazione, per capirsi. E non è detto che siano giovani o giovanissimi

Quali sono le operazioni in uscita?

Come dicevamo potrebbero essercene anche più del previsto, visto il cambio di allenatore. Poi ovviamente dipenderà dalle richieste, ma penso che di fronte a quella giusta potrebbero partire anche uno tra Ricci e Bajrami. Per quest’ultimo si parla già del Sassuolo, visto che è andato ad allenare i neroverdi, ma non è neanche detto che giochi col fantasista (Berardi dove lo mette?). Comunque per quelle eccellenti si parla di cifre alte, almeno 15 milioni per Ricci forse anche 20 per Bajrami. Cifre che, almeno ad oggi, sono fuori mercato

Per chiudere, ringraziandoti, che serie A ti aspetti? Anche guardando alle vecchie in cui vi abbiamo preso parte

Una grande Serie A se penso al ritorno di pista di allenatori che conosciamo bene, come Spalletti e Sarri, ma anche meno, come Allegri e Mourinho. Come al solito la lotta salvezza sarà un discorso a parte. E visto l’elenco totale delle partecipanti credo che l’Empoli potrà giocarsela. Ovviamente nessuno, né la società ma neanche l’ambiente, deve dare niente per scontato. Per l’Empoli salvarsi in A resta scalare l’Everest a mani nude. Un’impresa di quelle vere, insomma.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

14 Commenti

  1. Èh si… “per l’Empoli salvarsi in serie A resta come scalare l’Everest a mani nude, una impresa di quelle vere…” ciò che secondo me buona parte dei tifosi empolesi ha perso di vista!!! MAI un minimo di riconoscenza

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