Abbiamo contattato, al termine dell’allenamento odierno, Daniele Rugani difensore centrale classe ’94 che ricordiamo è in comproprietà con la Juventus. Per merito delle sue prestazioni autorevoli è stato la lieta sorpesa dell’Empoli in questa prima parte della stagione, attirando le attenzioni del c.t dell’Under 21 Gigi Di Biagio che lo ha convocato per la delicata sfida di lunedì scorso in casa del Belgio.
Ciao Daniele. Sei appena rientrato dall’Under 21, che tipo di esperienza è stata?
” Si è trattato di una bella esperienza, far parte della nazionale del tuo paese rappresenta sempre motivo di orgoglio. Sapevo che sarebbe stato difficile giocare, visto che avevo davanti difensori di serie A. Bisogna ricordare che si trattava di una partita molto importante, quella di giocare era solo una speranza per me, ritengo che l’importante sia esserci.”
Parliamo sempre di maglia azzurra ma quella di club; al momento del tuo arrivo qui a Empoli nella prima intervista rilasciata qui a PE il tuo pensiero era che dovevi affrontare per la prima volta un campionato professionistico. Ora dopo le prime partite possiamo fare un piccolo consuntivo, che tipo di differenze hai trovato tra la serie B e il campionato primavera?
“Le differenze principali sono che gli attaccanti sono molto più furbi rispetto a quelli che si affrontano nei campionati primavera o giovanili. Ti mettono maggiormente in difficoltà grazie a un maggior tasso tecnico, e inoltre c’è maggior intensità e non puoi distrarti un attimo.”
Sempre in quella intervista ci dicesti che non conoscevi Sarri: come è il rapporto con lui e come stato l’impatto con il gruppo?
“Con il mister è stato ottimo, una persona molto semplice che lavora molto e che trasmette la sua idea di calcio e che sulla fase divensiva è molto molto meticoloso. Con il gruppo non ci sono stati problemi, mi hanno messo a mio agio ed inserirmi non è stato difficile. Poi Empoli è comunque una seconda casa da sempre.”
Nel tuo gioco abbiamo visto che sui corner vai spesso a saltare come il tuo compagno Tonelli. E’ una caratteristica che hai sempre avuto oppure il mister insiste su questo tipo di situazioni?
” Un’ pò tutte e due, nel senso che nelle mie caratteristiche c’è quella di affacciarmi nell’area avversaria in occasione dei corner. Ma è vero che il mister lavora molto sulle situazioni da palla inattiva utilizzando molti schemi. Mi trovo davvero bene con lui e mi piace molto il modo con cui lavora.”
Sei in comproprietà con la Juventus, società tra le più importanti in Italia ed Europa: come prefiguri il tuo futuro? il tuo sogno nel cassetto?
” In questo momento non penso alla mia situazione, ma unicamente all’impolito ed a cercare ogni giorno di migliorare e crescere il più possibile. Sono in una società dove si da molta importanza ai giovani, di conseguenza cerco di giocarmi al meglio le mie carte qui, dando il mio contributo per il bene dell’Empoli. Il sogno? giocare nella massima serie è un ‘pò quello che tutti i giocatori vorrebbero, Juventus o Empoli per me sarebbe lo stesso non ho preferenze. con la Juventus la vedo francamente difficile quella è una realtà davvero particolare e ritagliarsi spazi è dura, a Empoli sarebbe bello”
Dopo la sconfitta episodica di Reggio, dove tu mancavi, arriva il Varese. Ci sarà da affrontare il capocannoniere Pavoletti e Neto Pereira che è sempre un cliente scomodo, si prospetta una giornata impegnativa per voi difensori.
“Loro sono forti davanti e dovremo fare molta attenzione in difesa. Il nostro compito è riscattare la sconfitta di Reggio e fare la nostra partita. Sarà una partita difficile ma tutti gli avversari che affrontiamo ogni sabato lo sono, l’importante e fare sempre la nostra partita indipendentemente da chi affrontiamo”.
Stefano Scarpetti